Emma Marrone ospite ieri di “Ti lascio una canzone” ha duettato con due piccole protagoniste (Lucrezia e Lucia) del programma condotto da Antonella Clerici.
La vincitrice di Amici 2010 di Maria De Filippi si è conquistata l’ospitata Rai a tempo di record. Emozioni, un “non mi sembra vero” che però ci pare poco sorprendente. E le canzoni “Calore” e “E penso a te” dove si faticava a vedere il gap tra l’astro consacrato da Amici e le due piccole – dotatissime – cantanti di “Ti lascio una canzone”.
Intendiamoci, lo spettacolo c’è stato, e gli ascolti lo hanno premiato. Il crossover tra reti ha sempre il suo fascino ed Emma Marrone è – scontato dirlo – molto brava. Tuttavia forse in questa girandola di apparizioni, occasioni, fan, trasmissioni si rischia di lanciare troppi astri nascenti.
E, come in tutte le cose, c’è scuola e scuola: quella di Amici ha un format definito, ed è attenta a certi particolari che piacciono certo al pubblico ma ci chiediamo, come ha fatto Red Ronnie in una intervista al nostro giornale (clicca qui) in una scuola come quella di Amici sarebbe mai potuto sbucare un talento come Vasco Rossi o Lorenzo Cherubini (in arte Jovanotti)?
Forse no, troppo fuori dagli schemi, troppo “fuori dalla classe”. Naturalmente il talento di Alessandra Amoroso e Valerio Scanu nessuno lo mette in discussione, ma loro davvero hanno dimostrato di saperlo mettere a frutto compiendo un percorso personale di cui Amici è stata solo la fase iniziale. Così, a Emma Marrone, come a Pierdavide Carone (che scommettiamo avrà un futuro principalmente per doti di paroliere/compositore piuttosto che cantante) e a Loredana Errore (la voce c’è, la personalità può davvero esplodere in modo originale) auguriamo che l’avventura di Amici sia davvero come la intende Maria De Filippi: l’inizio di un cammino, per individuare un metodo per imparare, che comprenda l’umiltà – quella vera – di farlo tutti i giorni.