Mauro Masi, lex Dg (dal 12 maggio) della Rai, torna per la prima volta nellazienda di Viale Mazzini. Lo fa intervenendo alla trasmissione di Radiodue, Un Giorno da pecora, dove, anzitutto, a chi gli chiede se se ne sia andato o se sia stato cacciato, risponde: «Diciamo che dopo due anni e due mesi si era creato un rapporto difficile con il consiglio di amministrazione. Masi sostiene di aver vissuto labbandono dellazienda come «una liberazione e entrando nel merito dei problemi che avevano portato ad un stallo – spiega che ci sono serie pecche nelle regole di governance: «il dg deve portare qualunque cosa al cda per farla approvare, e al tempo stesso il cda non può fare nulla se il dg non lo propone.
Masi parla anche del suo rapporto estremamente controverso con Michele Santoro e precisa che, ai tempo del famoso vaffanbicchiere gli avrebbe volentieri risposto per le rime, con un confronto a tu per tu, «da uomo a uomo. Non il venire alle mani, «Questo no, ma una sana lite a quattrocchi ci sarebbe stata tutta. Ora che entrambi sono fuori dalla rai, «del dialogo con Santoro non me ne frega niente, confessa Masi che, tra Santoro e Travaglio non dubbi su con chi andrebbe a cena: «Se proprio devo scegliere dico Santoro. Ma è come se ti chiedono: preferisci morire di peste o di colera….
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