Wild Oltrenatura, riassunto puntata del 24 aprile 2012 E andata in onda ieri sera una nuova puntata di Wild Oltrenatura, condotto come di consueto da Fiammetta Cicogna, che ci ha presentato numerosi servizi, video e documentari sugli aspetti più selvaggi ed estremi della natura. A inizio puntata, Fiammetta Cicogna presenta i numerosi servizi che saranno mostrati: si parlerà per esempio del rischio derivante dall’attacco di animali feroci, come squali e calamari giganti, di predatori letali e, come sempre, non mancheranno i “wild boys” Bear Grylls e Steve Backshall. Inoltre, ci saranno varie rubriche: i “wild files”, la classifica degli animali più letali e più astuti del pianeta, e alcune storie che hanno dell’incredibile, come quella di Joe Rangel (sopravvissuto a un naufragio), Bunrang (incantatore di serpenti) e Dawn Turner (affetta da meteorismo cronico). Viene subito trasmessa una carrellata di “wild files”: una mamma orso lotta per i suoi cuccioli, alcuni sub si trovano faccia a faccia con uno squalo bianco feroce salvandosi in extremis e un boa constrictor attacca il suo padrone, rischiando di fargli perdere una mano. Inoltre, un pompiere viene attaccato da uno sciame di api, venendo salvato dai suoi compagni. Backshall si mette sulle tracce degli animali più letali della terra. Oggi, si occupa di lupi, infallibili cacciatori, e di cani, sfidando dei quattro zampe poliziotto con delle imbottiture sulle braccia. E dalla forza degli animali, viene mostrata quella della natura, con immagini di violente inondazioni in Sudamerica e di strade ghiacciate che causano disastri. Fiammetta ci porta alla scoperta dei suricati, animaletti dall’apparenza innocui in grado di sfidare e mangiare persino i serpenti. E a proposito di animali straordinari, il cameraman Bob Cranston, della National Geographic, compie un fantastico viaggio alla ricerca dei calamari giganti, a sessanta metri di profondità. Verrà persino attaccato, ma con la calma risolverà tutto, portando in superficie delle riprese di prim’ordine. Fiammetta poi presenta una classifica dei 5 animali più astuti del pianeta: sul podio, le grandi doti mimetiche da predatore della tartaruga Alligatore, l’istrionico Opossum, in grado di simulare addirittura la morte per scampare ai predatori, e al primo posto, le scimmie, abili quasi quanto gli esseri umani. I “wild files” a seguire mostrano invece le cadute memorabili in vari campionati di motoslitta attorno al mondo e gli scontri durante gli spericolati tornei di sprint car americane. Ma sono mostrati anche altri incidenti che vedono coinvolte persone e animali inferociti, tra cui l’animalista Vicky Moore, che finisce tra le grinfie di un toro, rischiando la morte, ma per fortuna salvandosi. La conduttrice poi, mostra la storia di Joe Rangel, sopravvissuto a un naufragio con due suoi amici.
I tre, usciti a pescare al largo, si perdono e, in balia di una tempesta, finiscono contro gli scogli di un luogo sconosciuto, con in mano soltanto acqua e senza provviste. Dovranno costruire una zattera per spostarsi alla ricerca di civiltà. Ma nel tentativo di sopravvivenza, Lorenzo, uno dei tre, perderà la vita per diabete a un giorno dalla salvezza, giunta per mano di alcuni esploratori con la loro barca. E tra acqua e fiamme finisce anche la storia di 133 pescatori, tratti in salvo da un peschereccio andato completamente a fuoco. Il file che segue mostra poi che anche in piscina possono avvenire degli incidenti pericolosi: la piccola Jennifer rimane con una mano incastrata in un bocchettone, e tra il rischio di perderla per mancato afflusso di sangue, dopo 3 ore viene liberata col taglio di un tubo adiacente, senza riportare danni permanenti. Un breve documentario poi analizza la potenza del morso delle tigri, con ricostruzioni tridimensionali ad hoc. Ritornando ai wild files, ci si focalizza nel rapporto tra animali a uomini, con alcuni casi a dir poco sorprendenti: a partire da un tempio indiano dove gli uomini vivono coi ratti, considerandole divinità, fino agli istinti materni di un gorilla che salva una bambina. Fiammetta poi presenta un’altra incredibile storia, quella di un incantatore di serpenti tailandese, leggenda vivente locale per essere in grado di sfidare dei cobra con lo sguardo, a pochi centimetri da loro. Bunrang, cosi si chiama il ragazzo, è stato morso da un cobra alla presenza di alcuni testimoni, salvandosi nonostante l’intervento fosse giunto oltre due ore dopo. Giunge poi il momento di Bear Grylls, che oggi mostra dei consigli generici sulle “priorità per la sopravvivenza” derivanti da tutte le sue avventure: cominciando dalla scelta dell’acqua giusta (libera da batteri letali e possibilmente riscaldata prima), fino a come procurarsi un rifugio sicuro, cibo e fuoco. Alcuni momenti saranno ricchi di suspance, come la lotta per bloccare un alligatore con le proprie mani, la costruzione di trappole con mezzi di fortuna e il cibo stesso, mangiato a volte crudo per mera necessità. Altre costanti sono stati anche le spettacolari scene d’azione, come la discesa di parapendii e il salto su elicotteri o su treni in corsa.