Claudio Bisio e Paola Cortellesi, coppia che ha condotto Zelig 2012, ha preso carta e penna e hanno scritto ciascuno una lettera in cui salutano i telespettatori raccontano cos’hanno vissuto come professionisti e umanamente nel programma comico per eccellenza delle reti Mediaset. Nei giorni scorsi si era parlato dell’addio di Bisio a Zelig: il comico spiega tutto in questa lettera, di cui vi proponiamo ampi stralci. Faccio lattore da circa trentanni, quindi Zelig è, in termini numerici, metà della mia vita professionale, in termini artistici è molto di più. Con Zelig ho imparato un mestiere nuovo e insieme a Gino Michele e Giancarlo forse lo abbiamo addirittura inventato: è un bellibrido a cui sta stretta la definizione di conduttore, come quella di spalla e pure quella di showman, ma è tutte queste cose insieme più qualcosaltro. E poi l’annuncio che forse i suoi numerosi fan non avrebbero mai voluto sentire: Bene, ora dopo tutti questi anni sento il bisogno di prendere una pausa, ricaricare le pile, studiare, sperimentare (fossi un docente invocherei il diritto allanno sabbatico). Avrei voglia di potermi concentrare un po’ più sul cinema. Mi manca il teatro, il luogo in cui sono (artisticamente) nato e che negli ultimi anni ho potuto frequentare poco. Vorrei tornare a fare il comico, come ho fatto per anni in un locale milanese chiamato Zelig da cui è nato tutto, anche la voglia di portare il cabaret in televisione…Può fare bene anche a Zelig un bel rinnovamento e in tempi in cui nessuno molla la propria poltrona, mi sembra anche un bel segnale. Seguono poi sinceri e affettuosi ringraziamenti ai dirigenti di Mediaset ai produttori e a tutte le persone che a vario titolo e con diverse mansioni hanno contribuito in questi anni al grande successo di Zelig. E last but not least, un grazie speciale alle mie compagne di viaggio, tutte, con le quali spero di aver contribuito a trovare un ruolo meno banale e scontato della donna su di un palcoscenico ammettiamolo, molto, a volte troppo, maschile. E penso soprattutto a Paola Cortellesi che da comica di serie A ha accettato di mettersi al servizio di altri comici, di compagni di viaggio più giovani e magari più inesperti, di fare insieme a me la cosiddetta spalla a chiunque ne avesse bisogno, portando però anche le sue doti di showgirl al servizio di uno spettacolo che nasce cabaret puro, ma che con gli anni si è sempre più avvicinato ad un moderno varietà. Tutto qui. Una pausa, un arrivederci, non certo un addio.
Forse commossa da questo tributo che pubblicamente le ha reso Claudio Bisio, anche Paola Cortellesi è intervenuta con una lettera: in cui spiega di aver lavorato per due anni con un gruppo che considera come la sua famiglia e fa notare che: nel nostro mestiere il cambiamento è linfa vitale e al termine di un viaggio lungo 27 puntate (e circa 90 spettacoli) è naturale dedicarsi a nuove esperienze. Tra tutte quelle fatte finora però, quella con Zelig è stata per me una delle più emozionanti. Continua alla pagina seguente.
Paola Cortellesi scrive che si è sentita spiazzata e lusingata quando Claudio Bisio le ha proposto di affiancarlo due anni fa. Avventura professionale che la Cortellesi ha accettato con entusiasmo e che le ha regalato enormi sorprese e in cui “ricevuto protezione e affetto da Claudio, Gino, Michele, Giancarlo, Roberto. A loro mi legano una bellissima amicizia e una profonda gratitudine. E un pensiero speciale per Claudio Bisio: “C’è il “capitano” Claudio Bisio. Esplosivo trascinatore o generosa spalla al servizio degli altri. Grande mattatore capace di incantare la platea e i telespettatori e di divertire e sorprendere ogni sera,anche dopo molti anni, chiunque si trovi al suo fianco”.