Avevano fatto il giro dei siti, delle tv e dei giornali le foto di Rihanna, risalenti a tre anni fa, che ritraevano la cantante completamente sfigurata con il volto tumefatto di botte. Era irriconoscibile, lei che dell’immagine e della bellezza ci aveva costruito la carriera. Colpevole dei lividi che hanno tenuto Rihanna lontana dal palcoscenico per alcuni mesi, era l’ex fidanzato, il cantante Chris Brown. Eppure, la starlette originaria di Bardabados è tornata ieri sui suoi passi. Stiamo provando ad essere amici, ha confessato Rihanna in un’intervista con Oprah Winfrey, all’Oprah’s Next Chapter. Siamo molto intimi – ha spiegato in lacrime la cantante -. Stiamo ricostruendo la fiducia che ci legava prima. Aggiungendo: Se sei stato innamorato almeno una volta, non è qualcosa che puoi tagliare fuori dalla tua vita, come nulla fosse. Devo continuare a indossare una maschera, tenermi per me i miei sentimenti e sopprimerli. Penso che lui fosse l’amore della mia vita.Tralasciando il fatto che il personaggio possa cavalcare l’aspetto spettacolare della situazione per darsi un po’ di visibilità – dice Stefania Bartoccetti, presidente e fondatrice di Telefono Donna, associazione milanese che offre aiuto alle donne in difficoltà, interpellata da Il Sussidiario.net – e dando per certo che l’affermazione corrisponde al vero, purtroppo queste affermazioni non possono che rimandarci un’immagine di un amore malato. Il vero errore è confondere l’amore e la relazione affettiva passando dal piano della premura e dell’affetto ad un rapporto basato su scambi forti e addirittura violenti. La mancanza di autostima, secondo la dottoressa Bartocetti, è alla base dell’errore che commettono molte donne che sono spinte ad amare ancora, a volte con maggior intensità, l’uomo che le ha fatte soffrire e le ha umiliate. Probabilmente Rihanna è cresciuta in un ambiente familiare in cui gli scambi affettivi erano per lo più violenti e non ha mai interiorizzato un modello di amore positivo, tipici di un rapporto di coppia fra uomo e donna. In questi casi è molto frequente che la donna sviluppi sensi di colpa e bassa autostima, dettati dalla verbosità violenta del compagno che ha tutto l’interesse nel farle credere che non vale nulla, giustificando così botte e insulti quotidiani.
Insomma, questo tipo di uomini ha sempre un alibi per far subire alla compagna le peggiori angherie”. Un gioco al massacro che fa precipitare la donna in un baratro di sfiducia e di perdita della propria consapevolezza, allontanandola anche dagli affetti più cari come la famiglia o le amiche. Il fatto che un personaggio così famoso fra le teenagers si sia spinta in affermazioni così estreme, per Bartoccetti è “disdicevole”: “Affermazioni che possono un esempio tanto negativo per le ragazze”. Per uscire da questo circolo vizioso, secondo la fondatrice di Telefono Donna, occorre innescare un percorso di rinascita: “Innanzitutto, la donna deve decidere di chiedere aiuto: circondate da questo involucro di violenze, spesso, infatti, le vittime si chiudono in se stesse e rinunciano ad una vita di relazioni normali e soddisfacenti. Perdono, dunque, una parte della loro personalità cedendo spazio a questo nuovo modo passivo di vivere. In seguito, occorre iniziare una terapia di incontri con consulenti e psicologi per iniziare un lento recupero di stima in se stessi e della giusta dimensione della coppia senza più vittime e carnefici”.