Quinta Colonna, riassunto puntata 24 settembre 2012 (video) – Nella puntata andata in onda ieri sera, lunedì 24 settembre 2012, il programma dapprofondimento Quinta Colonna, condotto come sempre dal giornalista Paolo Del Debbio, è tornato a parlare del terremoto politico che si è abbattuto sul Consiglio Regionale del Lazio, del caso Fiorito e delle dimissioni dellormai ex governatrice Renata Polverini, arrivate circa unora e mezzo prima dellinizio della diretta. A dibattere dellargomento vi sono in studio lonorevole Laura Ravetto del Popolo delle Libertà, lonorevole Carolina Lussana della Lega Nord, lavvocato Carlo Taormina difensore di Franco Fiorito, il segretario della Basilicata del Partito Democratico Robero Speranza nonché collaboratore stretto di Bersani per la corsa alle primarie, il presidente della Federconsumatori Rosario Trefiletti, il giornalista Pierfrancesco De Robertis e il grande accusato ed ossia lex capogruppo del Popolo delle Libertà del Consiglio Regionale del Lazio, Franco Fiorito. Inoltre, in collegamento da Roma cè anche il consigliere della Regione Lazio del Partito Democratico Tonino DAnnibale insieme allinviato di Quinta Colonna Salvatore Gulisano. Le piazze collegate per la diretta sono quella di Roma con linviata Nausica Della Valle, quella di Milano con linviato Roberto Poletti e quella di Napoli con Valerio Minelli. Come si capisce dal titolo della puntata, La caduta dellImpero Romano, il dibattito sarà incentrato quasi esclusivamente sul caos esploso nel consiglio regionale del Lazio che ha portato alla dimissioni di Renata Polverini. Quasi tutti gli ospiti presenti in studio concordano nel ritenere un atto doveroso e di responsabilità quello fatto dalla Polverini che ha ben inteso come sia insostenibile ormai la situazione che si era venuta a creare. Come lo stesso DAnnibale racconta, lo scorso sabato tutti e 14 i consigliere del Pd avevano rassegnato le proprie dimissioni presentando una mozione di sfiducia nei confronti della giunta Polverini e, qualora non fossero arrivate in tempo utile, avrebbe portato ad un voto di sfiducia proprio nella giornata di mercoledì prossimo. A nulla è servito lestremo tentativo del segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, che insieme a Gianni Letta ha cercato di far desistere dalle proprie intenzioni la Polverini. Un primo momento piuttosto teso in studio si ha tra lavvocato Taormina e il consigliere regionale del Pd DAnnibale soprattutto in ragione di un paventato utilizzo dei fondi pubblici non proprio conforme alla regole da parte anche dello stesso Partito Democratico. Prendendo spunto da un cartello che mostra gli stipendi che i consiglieri regionali percepiscono in alcun regioni italiane (con i 12 mila euro della Lombardia, gli oltre 10 mila di Lazio, Sicilia e Molise), i vari ospiti in studio sono concordi nel ritenere eccessivi questi stipendi che, sommati ai vitalizi, portano ad esempio la Polverini a guadagnare di più del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Dopo una prima parte in cui viene tenuto dietro le quinte, fa il suo ingresso in studio Franco Fiorito.
Il suo ingresso scatena letteralmente le piazze con tantissime domande che piovono sull’ex consigliere e riguardanti le sue spese personali effettuate con i soldi dei cittadini. Fiorito commenta fin da subito le dimissioni della ex governatrice: “Pensavo che Renata Polverini si sarebbe dimessa a causa della nostra vicenda e, invece, mi accorgo dalla sue dichiarazioni che probabilmente non è solo questo il motivo: ci sono altre vicende sovrapposte che però io non conosco”, ha detto. Inoltre, Fiorito fa emergere il fatto di come i 109 bonifici contestato dovessero essere per forza intestati a lui in quanto era lui che deputato alla gestione delle risorse economiche di cui potevano godere i vari esponenti della giunta della Regione Lazio e quindi del Pdl: “Lo scorso 18 luglio, con una lettera, ho denunciato al Partito e a tutti i suoi membri, le spese folli del Consiglio regionale. Il documento è stato firmato da ogni singolo consigliere per ricevuta ed è stato inviato anche al Presidente del Consiglio regionale. Scrissi che c’erano spese non più plausibili e fuori controllo. La risposta arrivò il 24 luglio, con la mia cacciata da Capogruppo. Non avrei mai – conclude Fiorito – mandato quella lettera se avessi avuto qualcosa da nascondere”. Al termine di queste dichiarazioni, Franco Fiorito ha consegnato la lettera a Paolo Del Debbio. “Il Pdl è da cambiare profondamente: è necessaria una rivoluzione. Persone che vedono la politica come stipendio e affari devono essere cancellate dal Partito. A me non interessano i reati, sono garantista, ma Fiorito deve nascondersi. Se avesse dignità, si dimetterebbe e non prendere quello stipendio pazzesco. Deve cambiare paese e sparire dalla politica”, ha detto invece Daniela Santanchè (Pdl), intervenuta telefonicamente nel corso della puntata. PER VEDERE IL VIDEO