CATTIVISSIMO ME 2/ Gru, i Minion e le bambine in un “calderone” che esalta la famiglia
Gru, Margot, Edith, Agnes e i Minion sono tornati con un sequel. Un ex cattivo contro il suo possibile erede: ecco il conflitto al centro della storia. La recensione di ILENIA PROVENZI

Chi ha visto Cattivissimo me conosce bene Gru, maestro di perfidia, architetto di un malefico progetto per rubare la luna, capitolato infine di fronte a tre deliziose bambine, Margot, Edith e Agnes. Con loro Gru ha formato uninsolita famiglia, cominciando una vita post-cattiveria esplorata nel sequel, Cattivissimo me 2, in cui si pongono nuove domande: come farà Gru a condurre una vita normale? Che cosa combineranno i Minion, i suoi minuscoli alleati gialli, e il professor Nefario, ora relegato nel laboratorio a produrre marmellata? Non è facile essere buoni, soprattutto quando la gelatina sperimentata non piace a nessuno. Così Nefario non resiste al richiamo della malvagità e lascia Gru, per andare a lavorare altrove.
Le bambine invece vorrebbero vedere il papà adottivo felice con una donna e si mettono allopera, combinando improbabili incontri che Gru rifiuta a priori. Si sta trasformando in un noiosissimo buono, quando finalmente incontra la sua occasione: il capo della Lega Anti-Cattiveria lo chiama per aiutarlo a stanare il nuovo genio del male, El Macho, che si è reso protagonista di un furto spettacolare. Un ex cattivo contro il suo possibile erede: ecco il conflitto al centro della storia, che si snoda tra la casa della bizzarra famiglia di Gru, la sede dellagenzia in mezzo al mare, il centro commerciale della zona e la casa del Macho, dove finiscono tutti i Minion, catturati e trasformati in micidiali mostriciattoli viola.
Nella sua missione, Gru è affiancato da Lucy Wilde, una scaltra agente segreta dalla personalità spumeggiante che ha un debole per lui e che lo aiuta a superare il suo trauma infantile, lumiliazione inflitta da una bambina nel cortile della scuola. Ma i problemi non arrivano solo dal nemico. La seria e posata Margot sembra avere perso la testa per il figlio del Macho, un ragazzino dal ciuffo ribelle che si diverte a conquistare i cuori. E Gru non può permettere che qualcuno – soprattutto lui – si avvicini alla sua bambina.
A tratti tenerissimo, spesso avventuroso, infarcito di gag comiche, il film intreccia molti elementi che convivono sullo schermo: la spy-story, i problemi familiari, il corteggiamento, i balli e i salvataggi mozzafiato. Un calderone da cui fuoriesce una pellicola divertente e ben orchestrata, nella quale manca però la scintilla che aveva reso così originale Cattivissimo me: la capacità di osare. Nel film precedente, i cattivi erano incredibilmente egocentrici e imprevedibili, mentre El Macho è una figura di villain classico, senza sorprese particolari. Inoltre, Gru era un personaggio tormentato, messo di fronte al dissidio tra la sua natura e i nuovi sentimenti nati dallincontro con le bambine. Adesso è un padre amorevole che tenta di superare il suo trauma per avvicinarsi a Lucy, la quale ammira le sue imprese passate e si innamora della sua personalità presente.
È meno graffiante del primo, ha meno pepe, eppure Cattivissimo me 2 è un buon sequel, che dosa sapientemente commedia e sentimento, azione e scene familiari, presentando dei personaggi adorabili (le tre sorelline, che crescono ma non cambiano il loro carattere) e un tema caro al pubblico: al centro della storia si trova, indiscutibilmente, la famiglia.
Una famiglia bizzarra ma unita, dove i grandi e i piccoli si aiutano a vicenda e il lieto fine è d’obbligo. I bambini si divertono, gli adulti apprezzano l’ironia e l’empatia dei personaggi, con i loro pregi e i loro difetti, profondamente umani.
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