Tra coloro che sono stati chiamati a contendersi l’eredità di Chiara Galiazzo, la trionfatrice della sesta stagione del talent show, vanno ricordati i FreeBoys, un gruppo costituito dai diciassettenni Enrico Nadai e Kevan Gulia e dal sedicenne Simone Frulio che non aveva potuto partecipare alle prove in quanto non aveva ancora compiuto i canonici sedici anni necessari per poter concorrere. Il gruppo, che viene accostato da molti ai One Direction, si è formato nel corso del 2012, proprio dopo la partecipazione a Io canto, altro talent di grande successo, nel quale i tre si erano conosciuti e avevano verificato sul campo la loro affinità. Accolti all’interno della squadra Gruppi, alle spettanze di Simone Ventura, si attendono dalla partecipazione a X Factor una ulteriore crescita professionale in grado di tener vivo il grande sogno, quello di riuscire un giorno ad aprire un concerto dei Daft Punk.
Dopo la partecipazione a Io canto, i Freeboys hanno registrato alcuni brani in studio (Indelebile e Party Mega) alle dipendenze di dj Mitch, oltre a svolgere unintensa attività live lungo tutta la penisola. Kevan, che risiede a Lecco, suona la chitarra elettrica, Enrico, di Treviso, il violino e il pianoforte, mentre il milanese Simone si dedica alla chitarra acustica. Non hanno un vero e proprio riferimento prevalente in campo musicale, ma tendono ad attingere il loro repertorio da svariati artisti, anche se dichiarano di trovarsi tutti d’accordo su Conor Maynard. Il loro cavallo di battaglia è un pezzo dei Take That, Relight My Fire.
Enrico Nadai è nato a Conegliano nel maggio del 1996. Nel tempo libero ama dedicarsi alla lettura, soprattutto se la trama dei libri affrontati si dimostra struggente e alla visione di film. Ha un profilo personale Facebook, un account su Twitter e un sito. Il suo sogno nel cassetto è quello di riuscire a dare vita a un percorso artistico realmente proficuo. Ha iniziato a cantare all’età di dodici anni e naturalmente si aspetta un ottimo riscontro in termini di popolarità da una vetrina come quella rappresentata da XFactor.
Kevan Gulia è invece nato a Lecco, anche lui nel maggio del 1996 e attualmente risiede a Vestreno. Nel tempo libero ama andare in canoa o in palestra e uscire con gli amici. Odia la falsità degli altri e chi tradisce la fiducia, mentre ama naturalmente cantare e suonare. Anche per lui, trasformarsi in un artista a tutto tondo è un vero sogno nel cassetto, da coltivare anche mediante la partecipazione ai talent show, ma senza rinunciare a quelli che ritiene essere i suoi valori.
Infine, Simone Frulio, nato a Milano nel luglio del 1997, dichiara tra i suoi hobby la visione di pellicole horror, la lettura e la cucina, attività che esercita nei confronti degli amici. Autore del suo sito personale, ha un profilo su Facebook riservato però ai soli conoscenti, un profiloTwitter non molto usato e un account su Instagram. Il tutto gli fornisce lo spunto per connettersi spesso e intrattenere rapporti con amici anche lontani. Si diverte con le imitazioni, la pallavolo e la Wii. Dichiara al contempo di non apprezzare chi gli intima le cose da fare e la musica bassa, oltre alle tapparelle alzate quando si sveglia. Il suo sogno personale è naturalmente quello di intraprendere l’attività professionale come cantante, di viaggiare molto e imparare le lingue, proprio come Mika. Il suo approccio alla musica è avvenuto ad appena otto anni, quando ha iniziato a cantare, mentre la chitarra è una passione nata alle scuole medie, dove l’ha suonata per tre anni. Ha già al suo attivo Tredici, un EP che gli ha procurato una certa popolarità e un album, Tutta un’altra musica, prove che ne fanno un talento in ascesa e ormai pronto a fare della musica una vera e propria professione. Per riuscire a sfondare sarebbe disposto a impegnarsi al massimo, senza arrendersi di fronte alle difficoltà. Un proponimento che potrà mettere in pratica proprio nel corso della fase finale di X Factor insieme ai suoi compagni di avventura, quando il gruppo sarà chiamato a superare le difficoltà, pane quotidiano del talent.