Questa sera, come da programmazione Mediaset, non mancherà su Rete 4 Quinta colonna la striscia quotidiana delle 20.30 con il programma di approfondimento politico condotto dal giornalista Paolo Del Debbio. Tasse, la tanto tribolate Legge di Stabilità, il futuro PdL e Pd al centro dell’agenda. Ma facciamo un passo indietro. Nellappuntamento di Quinta Colonna – Il quotidiano andato in onda ieri sera su Rete 4, largomento cardine del dibattito è stata la notizia sulla nuova e ulteriore stangata sulla casa. Gli ospiti in studio Roberto Formigoni, Carlo Rienzi, Stefania Pezzopane e (in collegamento Paolo Liguori) sono intervenuti in merito. Gira e rigira, alla fine vengono sempre aumentate le tasse sulla casa. La gente intervistata dagli inviati del programma ammette di non avere più la possibilità di pagare le spese di condominio, accumulandole anche per mesi e mesi. Solo alcuni ammettono di volere pagare se avessero i soldi, ma non possono farcela visto che i pochi euro a disposizioni servono per mangiare. In collegamento dalla piazza di Cagliari Roberto Poletti ha intervistato i cittadini presenti sul diritto di possedere una casa. I presenti, estremamente infastiditi ed esagitati, hanno sostenuto che la casa è “sacra” e che i politici non riescono a mantenere le promesse sulleliminazione delle tasse in merito: eliminano una tassa, la trasformano e la camuffano in un’altra. Tra le varie interviste è stato chiesto agli italiani a quanto ammontano le nuove spese da affrontare per pagare le tasse sulla casa, con molti che non sanno ancora fare il conto spiegando che non si è capito nulla su quanto e quando si dovrà pagare.
“Noi tartassati, i politici spreconi” è stato il secondo tema portante della puntata. Il servizio di Valerio Minelli spiega che per evitare l’aumento dell’Iva sarebbe stato sufficiente risparmiare un solo miliardo mentre per eliminare l’Imu si dovrà tenerne da parte due. Unimpresa neanche troppo difficile se si pensa che solo di inutili consulenze si pagano circa 1 miliardo e trecento milioni, oltre a tutti gli inutili sprechi che vengono fatti da tutti i politici. Gli sprechi delle amministrazioni avvengono ovunque: da Nord a Sud. Per esempio in Lombardia “la strada fantasma di Monza“, ovvero un cantiere fermo da circa 14 anni sta costando 17 milioni di euro; ovviamente si tratta di soldi che dovranno uscire dalle tasche dei contribuenti e che, inevitabilmente saranno recuperati grazie ad ulteriori tasse e aumenti vari. In Emilia Romagna invece lo scandalo dei i soldi pubblici spesi per acquistare molti effetti personali quali un asciugacapelli, un microonde, spumanti, cene, regali di Natale, un divano letto dell’Ikea. Il responsabile? Marco Menari che ha speso più di quattrocento euro in ostriche e pranzo a base di pesce per due persone. E come se non bastasse, gioielli di Tiffany per le segretarie che “purtroppo” non sono riusciti a farsi rimborsare. Infine, due scontrini di 50 centesimi l’uno per il rimborso dell’uso dei bagni pubblici.