Questa sera, su Rai Uno, andrà in onda la quinta puntata di Rosso San Valentino, mentre domani verrà trasmessa l’ultima. Simon Grechi interpreta il cattivo (per ora…) Lorenzo Da Varano. Nella realtà è un attore che ama definirsi eclettico e che negli ultimi anni ha partecipato a diverse fiction: Carabinieri 7, Puccini, Tutti pazzi per amore 2, Dov’è mia figlia e molte altre. Ha iniziato da giovanissimo lavorando come modello, per passare, dopo l’esperienza del Grande Fratello (edizione 2006), alla recitazione, una nuova carriera che sta dando i suoi frutti. Gli abbiamo chiesto qualche anticipazione sulle complesse vicende in cui vedremo coinvolti i protagonisti di Rosso San Valentino in queste due puntate conclusive…
Lorenzo, il personaggio che interpreti in Rosso San Valentino, è il cattivo ragazzo che cerca di mettere i bastoni tra le ruote un po’ a tutti i protagonisti. Ti sei divertito a interpretare questo ruolo?
Diciamo di sì, tutti i personaggi per interpretarli devi amarli. Questo mi ha intrigato, e poi è più interessante interpretare un personaggio con molte sfaccettature, mentre i protagonisti, i buoni, sono ritratti con tinte un po’ fiabesche.
Perchè il pubblico dovrebbe guardare Rosso San Valentino?
Io credo che la storia sia lineare e accessibile a tutto il pubblico televisivo. Si potrebbe criticare il fatto che sia un prodotto un po’ nazional-popolare, ma la regia è ottima, le storie sono chiare ed è facile empatizzare con i personaggi. E’ un intrattenimento leggero e piacevole.
La scorsa settimana abbiamo visto come i piani di Lorenzo e di Daria Danieli (Elisabetta Pellini) stiano funzionando: ci puoi anticipare qualcosa di quello che vedremo nelle prossime puntate?
Lorenzo è interessante perchè cambia pelle. Diventa un personaggio più angelico e disponibile verso Laura Argenti (Alexandra Dinu), la protagonista. Lui ha una doppia faccia: da un lato sarà il riferimento dell’azienda, mentre dall’altro tramerà per farla crollare e farla acquistare dal cattivo per eccellenza, che è Alberto Mariani (Toni Garrani). In realtà, Lorenzo non è tanto consapevole di quello che fa, perchè sarà il primo ad avere dei sensi di colpa, e per amore si troverà a fare cose che non riesce a frenare. Insomma, non è un cattivo tout-court.
Hai partecipato al Grande Fratello (sesta edizione): daresti un bilancio positivo o negativo di questa esperienza?
E’ una domanda che mi fanno sempre! Non so, è sicuramente un’esperienza. È facile criticarla perché se ne parla come del cibo spazzatura, ma è stata un’esperienza unica, che non posso definire formativa da un punto di vista professionale, quanto umano, anche perchè mi sono trovato a dover convivere con un gruppo di persone. Poi dipende da come uno lo affronta. In quegli anni si era più inesperti su questo tipo di intrattenimento, e veramente lo vivevi in prima persona. Mi rendo conto che ora questi programmi hanno diffuso l’idea del tutti possono fare tutto, ma a livello professionale non posso dire che sia stato il Grande Fratello a portarmi dove sono: più che un trampolino “è un muro”, a meno che tu non voglia semplicemente essere conosciuto.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Per il momento sto lavorando a un progetto per Mediaset (Le tre rose di Eva 2, ndr) dove interpreterò un prete. Mi piace essere abbastanza eclettico e questo è un personaggio con alcuni scheletri nell’armadio, vittima di situazioni familiari complesse… Un progetto interessante.