Nella puntata di lunedì 3 giugno della trasmissione “Nautilus – speciale maturità” condotta da Federico Taddia, è stato dedicato ampio spazio al tema della preparazione degli esami di Stato ed in particolar modo a due particolari: i riti che vengono fatti dagli studenti e tutto quello che riguarda lormai mitica “notte prima degli esami”. In studio sono presenti un gruppo di studenti che lesperienza dellesame di maturità lhanno giù vissuta nella scorsa annata, lantropologo Marino Niola e lo scrittore nonché insegnante Marco Lodoli. Si parte dal concetto di riti di passaggio presentato da Marino Niola: questi “rituali” sono una sorta di segna-tempo, dei timer che servono per fissare il momento del passaggio da una fase allaltra della propria vita. Ad esempio, lesame di maturità della nostra società, in una comunità guerriera corrispondeva ad una prova di forza e coraggio per mezzo della quale si dimostrava di essere pronti per la prossima fase, magari diventando un guerriero da schierare in prima linea nel corso delle guerre. Secondo Niola il momento culminante dei riti di passaggio è la notte, perché dopo di essa arriva il giorno che per lappunto simboleggia una nuova fase. Prendendo spunto dal tema relativo alla notte prima degli esami, alcuni ragazzi raccontano come lhanno vissuta. Cè chi ha tentato di viverle di impatto non andando a dormire passandola con il proprio gruppo di studio, arrivando alla fine dellesperienza praticamente a pezzi da un punto di vista fisico e psicologico. Poi cè chi invece ha avvertito proprio in quella notte tutta la pressione nei giorni precedenti. Marco Lodoli rimarca come il giorno prima degli esami non debba esserci alcun tipo di contatto tra gli studenti ed i rispettivi professori, perché è unesperienza che ogni ragazzo deve vivere da solo. Nella notte si deve prendere consapevolezza di un passaggio che sta avvenendo con la fine di un percorso e di una socialità durata cinque anni, al cui termine ci si ritrova soli. Un po come diceva Goethe: “si parte in tanti e si arriva da soli”, anche perché quando si sostiene la prova desame nessuno potrà starti vicino con il proprio supporto. Viene poi mandato in onda un breve video nel quale viene presentata unintervista effettuata a Fausto Brizzi, regista del celeberrimo film “Notte prima degli esami”, che propone alcuni consigli per passare al meglio quella fatidica notte.
Nello specifico, Brizzi sottolinea come sia opportuno trascorrerla riposando in maniera tale di arrivare freschi alla gara per dare il proprio meglio. È inutile mettersi a ripetere gli argomenti, anzi, Brizzi consiglia di passare l’ultimo giorno come se nulla fosse. Anche Marco Lodoli è concorde nel ritenere che la cosa migliore per passare la notte prima degli esami sia quella di riposare. Si cambia argomento passando a parlare di riti e superstizioni propiziatorie. Parla Marta Ferrucci del sito Studenti.it, che fa presente come ci siano riti e superstizioni a seconda dell’area geografica. Ad esempio, a Pisa si fa un giro intorno alla Torre, in Abruzzo si organizzano a 100 giorni dalla data degli esame un viaggio in determinati santuari, a Viareggio si scrive il voto che si vuole prendere sul bagnasciuga e, a seconda di come l’acqua lo cancella, ci si rende conto di come potrebbe andare l’esame. Gli studenti presenti in studio raccontano le impressioni personali: c’è chi parla di una matita portafortuna, chi di come fare l’amore con il proprio partner possa aiutare e via dicendo. L’antropologo Niola ricorda l’esistenza di alcuni santi degli studenti mentre invece lo scrittore Lodoli parla di come studenti da ogni parte del mondo per superare esami oppure trovare l’ispirazione si recano sulle tombe di grandi poeti, come succede a Napoli su quella di Virgilio, lasciando dei fogliettini per una determinata richiesta. Viene mandata in onda la rubrica “Conto alla rovescia”, nella quale viene chiesto a studenti che dovranno affrontare quest’anno l’esame di maturità un impressione su come si stiano avvicinando e tutti sono concordi nel ritenere che vada affrontato con un studio costante con picchi negli ultimi giorni. Poi si passa ad analizzare il toto tracce e si rimarca come sia inutile sprecare tempo nell’attesa di captare la classica soffiata che per motivi di natura tecnica non arriverà mai, piuttosto sarebbe utile ragionare per prevederle. Tra l’altro, fa notare Lodoli, tutte le tracce possono essere interessanti a seconda delle capacità dello studente di mettere insieme racconto e riflessione. Chiaramente poi ci sono alcuni che si affidano alla statistica, appurando da quanti anni non escano determinate tematiche. Infine, il consiglio che danno i ragazzi che lo hanno affrontato in passato è quello di affrontarlo con ottimismo per vivere a pieno questa esperienza unica nella vita.