Il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier sarà ospite Roberto Giacobbo a Voyager Ai confini della conoscenza, questa sera lunedì 20 gennaio alle 21.05 su Rai Due
L’ultima puntata della nuova stagione di “Voyager – Ai confini della conoscenza” ha trattato, come di consueto, diversi interessanti argomenti. La puntata di lunedì 20 gennaio ha preso il via con il racconto di come il futuro Papa Francesco si è adoperato, durante il regime Jorge Rafael Videla in Argentina per salvare diverse vite umane e ha anche raccontato alcune, per la verità già conosciute, passioni del Santo Padre. Altro grande protagonista della serata è stato Leonardo, con quello che è probabilmente il suo quadro più famoso. In seguito l’attenzione si è concentrata su una domanda affascinante e di difficile soluzione, ossia se la prima esplosione atomica non sia avvenuta moltissimo tempo prima di quelle che piegarono la resistenza del Giappone nel secondo conflitto mondiale. Infine l’attenzione è stata concentrata su una nuova arma super-segreta che potrebbe vedere la luce entro i prossimi due anni e, in chiusura di puntata, la scena è stata tutta ad appannaggio del Premio Nobel scopritore del virus dell’Hiv. La puntata ha preso il via con un servizio dedicato a colui che sembra stia riuscendo a riavvicinare la Chiesa Cattolica alla gente: Papa Francesco. Nel servizio sono state raccontate alcune abitudini che il futuro pontefice aveva, quando era un prelato nel proprio paese, come ad esempio quella di utilizzare molto frequentemente i mezzi pubblici per spostarsi da una zona all’altra della città o quella di recarsi, quando possibile, a vedere le partite della propria squadra del cuore. Dopo questa introduzione, il servizio ha descritto la situazione in cui il futuro successore di Pietro si trovava a operare, ossia sotto il feroce regime dei Colonnelli, salito al potere nel 1976. In quegli anni la violenza politica e la repressione la facevano da padrona e nel servizio sono state brevemente descritte alcune delle tecniche del regime per annientare gli oppositori e farli sparire per sempre. Nel servizio si è quindi raccontato delle critiche mosse al Papa, colpevole secondo alcuni di non essersi opposto alla dittatura e alle sue nefandezze e si è quindi cercato di dimostrare come queste accuse, già cadute nell’ambito di alcuni processi ai gerarchi del regime, svoltisi negli anni successivi alla caduta della dittatura, non solo non siano vere ma costituiscano un vero e proprio ribaltamento della realtà. Voyager ha infatti cercato di dimostrare come il futuro Papa abbia, in quel periodo buio, fatto tantissimo per salvare molti propri concittadini e ha quindi raccontato prima la storia di un uomo che rischiava di essere arrestato e ucciso e che si è salvato grazie all’intervento del futuro Pontefice e poi ha dato la parola a due persone che hanno raccontato come debbano la propria vita a Papa Francesco. Al termine del servizio è stata ascoltata una testimonianza in diretta, resa da un uomo, all’epoca giovanissimo, che ha raccontato come Bergoglio lo abbia salvato da una morte certa, che era stata decretata dalla dittatura.
Il secondo grande protagonista della puntata è stato “Il Cenacolo”, di cui il conduttore ha fatto portare una riproduzione raffigurante la versione restaurata, dando poi vita a un dibattito con il direttore del restauro che ha raccontato ciò che, grazie al difficile lavoro effettuato, è stato possibile riscoprire.Quindi è stata raccontata la storia di questo importantissimo e famosissimo dipinto e il conduttore ne ha quindi mostrato un’immagine risalente al secondo conflitto mondiale, facendo notare come, osservando attentamente, si possa notare una mano che non si riesce ad attribuire a nessuno dei personaggi del dipinto. A questo punto è stato citato un passo del Vangelo di Luca, in cui si legge “La mano di chi mi tradirà è qui a questo tavolo” e si è ipotizzato che quella mano “senza padrone” potrebbe raffigurare l’apostolo traditore. L’ipotesi è stata fatta partendo dalla considerazione che è risaputo che il Da Vinci non riusciva a decidere come ritrarre Giuda e si è quindi valutata come possibile l’eventualità che l’autore abbia alla fine optato per riprendere, nel proprio dipinto, quel passo del Vangelo e non dare un volto a Giuda, ma raffigurarlo, semplicemente, come una mano. Il servizio che ha aperto l’ultima ora della trasmissione ha concentrato la propria attenzione su una domanda affascinante: e se la prima esplosione atomica fosse avvenuta millenni prima di quelle che stroncarono la resistenza nipponica nella seconda guerra mondiale? Nel servizio mandato in onda è stata avanzata l’ipotesi che il primo fenomeno di questo tipo sia avvenuto molti millenni fa, nel continente asiatico e sono stati mostrati alcuni resti sui quali sono in corso studi approfonditi.
Il conduttore, prima di passare al mistero successivo, ha ricordato come “gli antichi parlassero di armi a energia lanciate dal cielo dagli dei”. Quindi è stata la volta di un servizio dedicato a quella che è stato definito “il laser più potente del mondo”: un’arma che sarebbe pronta per entrare in azione entro due anni e che è stata descritta come potenzialmente distruttiva. Infine, quasi in chiusura di puntata, è arrivato il momento dell’ospite che tutti, in studio e da casa, attendevano: lo scopritore del virus dell’Hiv, Luc Montagnier. Lo scienziato, premio Nobel per la medicina ha tenuto una vera e propria “lectio magistralis”, spiegando come giunse ad effettuare tale scoperta, fondamentale per la scienza, e ricordando poi a tutti come la prevenzione sia, ancora oggi, fondamentale.Dopo aver saluto il prestigioso ospite, la puntata si è chiusa con due servizi con al centro la civiltà egizia e Marte.
Questa sera, lunedì 20 gennaio 2014, alle 21.05 su Rai Due va in onda un nuovo appuntamento con Voyager – Ai confini della conoscenza, il programma condotto da Roberto Giacobbo. Ospite della puntata Luc Montagnier, scopritore del virus dell’HIV e premio Nobel per la medicina. Durante la trasmissione il Professor Montagnier terrà una vera e propria lezione in diretta tv. Altro tema della puntata lopera di Papa Francesco negli anni della dittatura in Argentina: quale fu la posizione di Jorge Mario Bergoglio rispetto al regime militare del dittatore Jorge Rafael Videla? possibile che il futuro Pontefice abbia operato nell’ombra per salvare centinaia di vite?Le telecamere di Voyager torneranno in Bosnia, per seguire una nuova spedizione archeologica alla ricerca di una gigantesca piramide. Infine, dall’Europa si andrà in Asia tra India e Pakistan: nel sito archeologico di Mohenjo Daro, sembrerebbero esserci le tracce di una guerra nucleare combattuta nell’età del bronzo, come è possibile?