Questa sera tra gli ospiti di Che tempo che fa ci sarà anche Vincenzo Nibali, il ciclista italiano al momento più famoso nel mondo grazie alla sua recente vittoria al Tour de France. Siciliano di Messina, dove è nato il 14 novembre del 1984, corre per lAstana, formazione kazaka con una forte anima italiana. Gareggia come professionista dal 2005 ed è lunico corridore italiano insieme a Gimondi a essersi aggiudicato la Tripla Corona, una sorta di Triplete del ciclismo che incorona i vincitori delle tre grandi corse a tappe.
Lo squalo dello Stretto – questo il suo soprannome – si trasferisce da adolescente in Toscana per coltivare il sogno di diventare ciclista professionista e si mette in luce già nelle categorie inferiori. Conquista due medaglie di bronzo nelle prove a cronometro dei mondiali Juniores (2002) e Under 23 (2004). Debutta nel 2005 fra i professionisti con la maglia della Fassa Bortolo e lanno successivo veste i colori della Liquigas, squadra con la quale miete i primi successi. Risalgono proprio al 2006 la sue prime affermazioni fra i Pro, la vittoria di tappa alla Settimana Coppi e Bartali e il Grand Prix de Ouest France. Nel 2007 si fa conoscere dagli appassionati vincendo il Gran Premio di Larciano e il Giro di Toscana. Prende parte, poi, al suo primo Giro dItalia, nel quale lavora come gregario di Di Luca (che alla fine vincerà) e indossa per qualche giorno la maglia bianca riservata al miglior giovane.
Il 2008 è un anno di transizione – vince comunque il Giro del Trentino – in cui partecipa di nuovo al Giro dItalia ma chiude fuori dalla top ten, non ancora maturo per stare con i più forti. Fa il suo debutto al Tour de France, terminandolo al 18esimo posto. Lanno successivo torna alla corsa francese ed è il miglior italiano nella classifica finale, chiusa con un settimo posto di tutto rispetto. Nello stesso anno vince pure il Giro dellAppennino e il Gran Premio Città di Camaiore.
Il 2010 è lanno della consacrazione: comincia alla grande vincendo il Tour de San Luis, corsa che si disputa in Argentina, e poi partecipa a sorpresa al Giro dItalia al posto del compagno Pellizotti. Nibali, che in realtà stava preparando lassalto al podio del Tour, impressiona tutti quanti: veste per tre tappe la maglia rosa, vince una frazione, aiuta il capitano Basso a conquistare la corsa e conclude al terzo posto, centrando il primo podio in un grande giro. Pochi giorni dopo è primo al Giro di Slovenia e un paio di mesi più tardi anche al Trofeo Melinda. Decide di saltare il Tour e puntare tutto sulla Vuelta e la scelta si rivela quanto mai azzeccata: pur senza vincere neppure una tappa, il siciliano vince la corsa, ventanni dopo lultimo italiano.
Il 2011 è un’annata al di sotto delle attese: si ripresenta al Giro da capitano per vincerlo, ma deve accontentarsi del terzo posto e pure peggio va alla Vuelta, dove non riesce a ripetersi e chiude con un deludente settimo posto. Nel 2012 scaccia i fantasmi vincendo la Tirreno-Adriatico e arrivando secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi e poi punta tutto sul Tour de France, dove centra un ottimo terzo posto finale. Il 2013 segna il suo passaggio all’Astana e fa il bis alla Tirreno-Adriatico e al Giro del Trentino, poi trionfa al Giro d’Italia. Per un soffio non riesce il bis pure alla Vuelta: viene beffato da Horner per 37’’.
Nel 2014 entra nell’olimpo dei grandi: 16 anni dopo Marco Pantani un italiano è di nuovo in maglia gialla sui Campi Elisi e prima del Tour aveva vinto anche il campionato italiano. Più di una critica ha suscitato la scorsa settimana la sua decisione di saltare il Giro di Lombardia per correre una corsa di secondo piano in Kazakistan, Paese della sua squadra. È sposato con Rachele e lo scorso febbraio è nata la sua prima figlia, Emma Vittoria.