Questa sera, venerdì 24 ottobre, su Sky Atlantic andrà in onda lultimo appuntamento con True Detective, la serie scritta da Nic Pizzolatto. Gli utlimi due episodi si intitolano Capitolo sette: Verso la verità e Capitolo otto: Carcosa, in cui scopriremo chi è Re Giallo. Ma prima di scoprire le anticipazioni, rivediamo quanto successo nei precedenti episodi. Cohle (Matthew McConaughey) è riuscito a convincere Ginger a collaborare, offrendogli la possibilità di arrivare a Reggie Ledoux, suo cugino DeWall. L’uomo è a dir poco sospettoso e dice d’aver intravisto un’ombra oscura negli occhi di Cohle, promettendogli di ucciderlo la prossima volta che lo rivedrà. Ovviamente rifiuta l’offerta di Cohle di cucinare per dei suoi clienti, ma questo era facile intuirlo. Il piano del detective era quello di attirarlo allo scoperto, così da poterlo seguire fino alla sua tana. Marty (Woody Harrelson) è già in strada e dice a Cohle dove dirigersi, mentre Ginger è legato sul retro. La base dei due Ledoux è in un campo desolato, con un paio di rozze costruzioni al centro, il truck ben nascosto in lontananza e mine antiuomo sparse ovunque, così da tenere alla larga gli intrusi. Marty sta quasi per colpirne una, ma Cohle gli salva la vita. Più si avvicinano e più è chiaro che Cohle intende finire questa storia sul momento, non fidandosi degli agenti in stazione, ma soprattutto della famiglia Tuttle, che troppo spesso ha tentato di intromettersi. Lentamente i due si avvicinano, armi in mano, e bloccano Reggie. Lo ammanettano e lasciano a terra, in attesa che DeWall si faccia vivo. Marty entra in una struttura adiacente, menter DeWall esce allo scoperto, immobile dinanzi all’arma di Cohle. Marty torna sconvolto da quanto visto, si avvicina a Reggie e gli spara alla testa a sangue freddo. A questo punto DeWall fugge, Cohle prova a sparargli, ma quello esplode a causa di una sua mina. In seguito Rust va a vedere cos’ha sconvolto Marty, ovvero due bambini su un materasso, in chiaro stato di shock. I due devono inventarsi una storia per giustificare le due morti, ed è la stessa che raccontano ai due detective nel 2012. Parlano di una sparatoria con armi pesanti, dei Ledoux che li hanno attaccati e di come non hanno potuto far altro che strisciare tra l’erba per salvarsi la vita e abbatterli entrambi. In centrale tutti si congratulano con loro, ai quali andranno una promozione (per Marty) e una medaglia (per Rust). Passano gli anni e Rust si fa un nome nell’ambiente della Louisiana, soprattutto per quanto riguarda la capacità di far confessare i criminali, raggiungendo un elevato livello di connessione empatica con loro, portandoli sul baratro della disperazione. In uno di questi casi il sospettato in questione confessa un duplice omicidio, ma racconta a Rust di voler fare un accordo, dicendogli che il vero omicida che lui e il suo partner credevano d’aver preso è ancora in libertà e uccide. Partono così le indagini in solitaria di Rust, che si scontra con il detenuto che sceglie il suicidio, dopo una sospetta telefonata, e le pressioni del suo capo, che senza prove o cadaveri non acconsente a indagini del genere. Rust però non si ferma, mentre Marty riesce a tornare a casa da sua moglie, che lo ha perdonato. Infine Rust fa ritorno in una delle scuole dei Tuttle, avendo capito che esiste un collegamento tra queste scuole e l’omicida. Al suo interno trova una miriade di costruzioni in legno, come quelle trovate sulle scene del crimine. Nel 2012 i due detective chiariscono a Marty che sospettano di Cohle, facendolo riflettere sullo stato mentale dell’ex partner.
Cohle non riesce a fermarsi, portando avanti quella che è l’indagine della sua vita. Ormai vive questa situazione come un enorme peso da eliminare dalla propria coscienza, e così indaga a fondo su qualsiasi persona scomparsa, concentrandosi su donne e bambini. Soprattutto si ritrova in alcune vecchie scuole della famiglia Tuttle, e su ognuno di questi sentieri trova tracce misteriose. Riesce anche a rintracciare il vecchio reverendo che teneneva messa in una chiesa itinerante. Ora è un ubriacone che vive alla peggio, ma gli racconta cose interessanti. Dice d’aver abbandonato il gruppo Tuttle perché aveva scoperto qualcosa, ovvero un libro colmo di fotografie di bambini nudi. Quando provò a far presente questa cosa ai suoi superiori, fu tacciato d’essere il responsabile di quegli scatti. Questa stessa identica storia la racconta il vescovo Tuttle, quando Rust va a disturbarlo. Gli dice inoltre di non poterlo aiutare nella sua ricerca del personale delle varie scuole religiose da lui fondate. Non appena Rust va via, arriva una telefonata al suo capo, che s’infuria incredibilmente, al punto da sospenderlo per un mese. Intanto Marty sta di nuovo distruggendo il suo matrimonio, iniziando una relazione con la prorompente Beth, incontrata anni fa in un bordello durante le indagini. Maggie (Michelle Monagha) però non è stupida, nota qualcosa e trova le prove fotografiche sul nuovo telefono del marito, che ha anche ripreso a bere. La sospensione conta poco per Rust, che va dritto per la sua strada, incontrando però un ostacolo non da poco, ovvero Maggie. Lei è disperata e vuol farla pagare a Marty, tradendolo. Non trova però il coraggio di farlo con uno sconosciuto. Decide allora di andare proprio da Rust. I due, dopo un’iniziale rifiuto di lui, fanno sesso, ma subito dopo Cohle si rende conto d’essere stato sfruttato, scacciando la donna, che confessa poi tutto a Marty lasciandolo. Ciò scatena la rissa tra i due ex amici, che non si rivedranno per 10 anni, fino a quando Cohle non costringerà Marty a fermarsi all’uscita della centrale nel 2012. Marty, spaventato, prepara la pistola.
Trama puntata 24 ottobre 2014 – Cohle e Hart cercano di scoprire se una serie di persone scomparse potrebbe essere legata all’omicidio Dora Lange e alla famiglia Tuttle. Un dettaglio trascurato fornisce ad Hart e Cohle una nuova pista sul caso di 17 anni prima.