La prima puntata di Questo nostro amore 70 ha mostrato subito al pubblico la diversa impostazione degli anni ’70, con la politica e le questioni sociali, come i diritti dei lavoratori, gli scontri tra proletari e piccolo borghesi e le ideologie entrano quest’anno direttamente nei dialoghi e nei personaggi e non sono solo lo sfondo. Soprattutto le questioni del lavoro e i cambiamenti tra uomini e donne sono il cuore della puntata, con Vittorio impegnato a diventare imprenditore e Anna che invece si ricorda attraverso il vecchio fidanzato cosa significa essere corteggiata, essere donna “all’antica”; e dall’altra parte, il sussulto “maschilista” di Salvatore che sente minacciata la propria virilità e che mette rischio la propria vita familiare licenziandosi e investendo la liquidazione nella follia di Vittorio. Se le trame degli adulti, soprattutto degli uomini possono interessare un pubblico ampio, gli spettatori social, che hanno fatto arrivare l’hashtag ufficiale #QNA70 al primo posto tra le tendenze di Twitter, si appassionano alla storia di Bernardo e Benedetta che comunque appare confuse, legata a un prevedibile andirivieni, ad atteggiamenti incoerenti e poco appassionanti che li porteranno molto probabilmente al ricongiungimento, per la gioia dei fan. Nota infine debolissima è l’uso delle musiche totalmente fuori contesto: può essere comprensibile la mancanza di brani d’epoca che potrebbero costare molto per i diritti di sfruttamento, ma comporre brani originali che sembrano usciti da una classifica radio odierna è senza senso, perché stonano nel contesto e sono male amalgamati con le scene. Gli attori però segnano un passo in avanti, in termini di sensibilità e feeling con i personaggi, soprattutto Anna Valle e la nuova entrata Silvia D’amico, seducente e convincente. (Emanuele Rauco)