Il film di Giuseppe Tornatore “Baaria” va in onda su Canale 5. La pellicola racconta la vita di un comune in provincia di Palermo, Bagheria, a partire dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta, e segue la storia di una famiglia per tre generazioni. Il protagonista è Peppino Torrenuova, che sin da bambino è costretto a lavorare come bracciante, poi come aiutante d un pastore, abbandonando così la scuola
Domenica 2 novembre 2014 Canale 5 propone in prima serata il film “Baarìa”, un altro grande successo del regista siciliano, già vincitore dell’Oscar con “Nuovo cinema Paradiso”, Giuseppe Tornatore, regista e autore del film.
La pellicola, che ha inaugurato la 66 edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stata prodotta da Medusa, ed è uscita nelle sale cinematografiche dal 25 settembre del 2009 duplicando un altissimo consenso del pubblico. Ha infatti ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il David Giovani e il premio alla colonna sonora al David di Donatello 2010, sempre nello stesso anno hanno ottenuto la nomination al Golden Globe e gli viene assegnato il Nastro dell’anno a Taormina, durante la cerimonia di premiazione dei Nastri d’argento, per l’alto valore artistico e culturale della pellicola.
Il film della durata di ben 150 minuti, racconta l’epopèa di una famiglia e degli abitanti di Bagheria, un paesino della Sicilia, agli inizi del novecento nell’arco di tre generazioni, che vedono susseguirsi sulla scena politica italiana le due Guerre Mondiali e i relativi dopoguerra, le diverse alleanze politiche e le conseguenze sul popolo italiano.
La colonna sonora del film è il suo fiore all’occhiello, composta e diretta dal grande maestro di fama internazionale Ennio Morricone. Non da meno il cast, composto da personalità del calibro di Luigi Lo Cascio, straordinario interprete de ‘I cento passi’, Angela Molina attrice del grande cinema di Pedro Almodóvar, solo alcuni dei tanti talenti nazionali che recitano in Baarìa, costato 25 milioni di euro .
E’ interessante sapere che gli animalisti sono insorti a causa di una sequenza particolarmente cruenta in cui viene macellato un bovino, le scene in realtà sono state riprese da un mattatoio locale e Tornatore viene assolto dalle accuse. Il regista deve però fare i conti con Giovanni Sapia, scrittore di Rossano che lo accusa di plagio con una denuncia che parte dal Tribunale di Roma e la cui prima udienza si è svolta il 18 aprile 2011. Tornatore ha dichiarato che il suo non è un film autobiografico, ma senz’altro personale.
La trama del film si sviluppa attorno al suo protagonista, Giuseppe Torrenuova detto Peppino (Francesco Scianna), il quale racconta con la voce e gli occhi degli abitanti del posto la sua stessa storia, sin dai tempi in cui era un bambino e lavorava come bracciante agricolo contro la sua volontà, fino alla sua formazione come uomo e come marito, genitore di 3 figli.
Da suo padre Cicco (Gaetano Aronica) ha preso lo spirito anticonformista, infatti dapprima s’iscrive al Partito Comunista Italiano, diventandone un fedele sostenitore e abbracciandone gli ideali, poi s’innamora di Mannina (Margareth Madè) incontrando l’ostilità della famiglia di lei, che la promette in sposa ad un altro uomo. La fuitina di Peppino e Mannina scatena l’ira di suo padre e le malelingue degli abitanti del paese. La loro unione viene celebrata in maniera grottesca in una chiesa apertamente contraria alla sua appartenenza politica.
Durante i sessant’anni di storia narrati i protagonisti si avvicendano, da padre a figlio, Peppino è costretto ad espatriare in Francia, per poi diventare al suo ritorno un esponente di spicco del partito comunista, i suoi ideali sono sempre più forti e la sua famiglia salda, ancorata a dei valori che non tramontano con il passare del tempo.
Baarìa ha un finale sorprendente, si scopre infatti che tutto il film altro non è che il sogno di Peppino bambino che si risveglia in una Sicilia moderna, attuale, e corre alla ricerca della vecchia Bagheria, quella dei giochi con le trottole, ritrovandola negli occhi fiduciosi di un fanciullo.