Dopo la terribile fiction su Altiero Spinelli, Un mondo nuovo, Rai1 rifila lennesima delusione al suo pubblico. La fiction “Qualunque cosa succeda Giorgio Ambrosoli”, diretta da Alberto Negrin, non riesce a restituire ai telespettatori il ritratto credibile di un uomo onesto che si mise a disposizione del nostro Paese, lottando solo contro tutti e sacrificando la sua stessa vita. Al di là della ricostruzione storica che lascia il tempo che trova, Qualunque cosa succeda è una fiction noiosa e davvero poco brillante. Pierfrancesco Favino è un bravo attore ma qui siamo ai minimi storici. Migliora leggermente il montaggio della fiction rispetto a quanto visto durante il Roma Fiction Festival ma Qualunque cosa succeda non può certamente essere considerato un lavoro accurato. Alcune delle riprese del Parlamento sembrano prese dallultima puntata delle Iene e la ricostruzione sa di vecchio, roba che i giovani eviteranno come la peste. Il banchiere Michele Sindona e i suoi amici mafiosi sono rappresentati in modo talmente grossolano che in confronto i cattivi di Squadra Antimafia sono da Oscar. Per di più stona il ritratto di un quadro familiare, quello di Giorgio Ambrosoli, intriso del buonismo tipico della famiglia del Mulino Bianco. Ora, nessuno mette in dubbio che lavvocato fosse una brava persona circondata dallaffetto dei propri cari ma quello che mostra questa fiction va al di là di qualsiasi rappresentazione coerente e realistica. La sceneggiatura è didascalica e la regia piatta, scrive un telespettatore su Twitter e come dargli torto? Costui ha inquadrato in pieno i difetti di questa fiction da cui ci si aspettava sicuramente di più.