Carlo Giuseppe Gabardini, attore comico diventanto noto ai più con le gag della sitcom trasmessa su Italia 1 “Camera Café”, sarà ospite di Daria Bignardi nella puntata de Le invasioni barbariche in onda oggi, venerdì 7 febbraio. Carlo Giuseppe Gabardini, è nato a Milano 25 gennaio del 1974. Ha frequentato, a Milano, presso la scuola tedesca, elementari, medie e liceo, ottenendo una maturità bilingue in italiano e tedesco. Ha frequentato subito dopo la Scuola d’Arte Paolo Grassi a Milano dove si è diplomato nel 1998. Gabardini è uno dei co-fondatori di “Esterni”, unorganizzazione culturale che, dal 1995, produce il Festival del Film di Milano. Nel 2003 Gabardini è diventato famoso soprattutto per aver interpretato il personaggio di nome Olmo Ghesizzi nellambito della nota sitcom trasmessa su Italia 1, intitolata Camera Café di Fabrizio Gasparetto. Nel 2008 Gabardini ha lavorato insieme a Giulio Manfredonia per realizzare il film “Si può fare” nel quale ha interpretato il ruolo di Goffredo. Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane nellottobre dello stesso anno. Oltre a essere un egregio interprete e comico, Carlo Giuseppe Gabardini si è anche cimentato come sceneggiatore, nella commedia “Piloti” di Celeste Laudisio nel 2007. Nel 2011 ha partecipato, con un piccolo ruolo, al film “Benvenuti al Nord”, nel quale ha interpretato solo un barista a cui Alessandro Siani si rivolge per avere un caffè. Infine nel 2013 ha preso parte al film intitolato “Il pretore” diretto dal noto Giulio Base, in cui ha il ruolo di un avvocato, Memeo.Ultimamente ha scritto sull’omosessualità una lettera aperta, in occasione del suicidio di un ragazzo omosessuale che era stato discriminato per il proprio orientamento di tipo sessuale. Nella lettera, pubblicata poi dal “la Repubblica” lo scorso 31 ottobre del 2013, Gabardini ha condannato l’omofobia e ha fatto egli stesso coming out. Colpito dal suicidio del ventunenne romano che era stato spesso maltrattato perché gay, nella lettera Gabardini ha spiegato che ha deciso solo ora di dichiarare di essere omosessuale in quanto pensava che la notizia non fosse importante. Nella lettera, intitolata “Non sentiamoci in colpa, si può essere gay e felici”, si rivolge al ragazzo dicendo che essere gay “non è una colpa, non è un atteggiamento che uno sceglie, è normale tanto quanto non esserlo”. E poi ha aggiunto che “nel 2013 cè una certezza che nell’intimo nessuno può misconoscere: essere gay o eterosessuali è assolutamente la stessa cosa. come dire biondo, castano, alto, magro, sportivo, tutte quelle cose che ovviamente fanno parte di noi, ma nessuna di esse presa singolarmente ci definisce del tutto”. Gabardini ha concluso la lettera dicendo che se la “non-notizia” di essere gay può salvare un ragazzo da un proposito di suicidio, allora dichiara: “io sono gay”.
Un mese dopo la pubblicazione della lettera Carlo Giuseppe Gabardini è tornato nuovamente sul tema dell’omosessualità, partecipando al progetto “Le cose cambiano”, l’affiliato italiano del “It Gets Better”, realizzando un video, un monologo, pubblicato su YouTube, dal titolo “La marmellata e la Nutella”. Carlo Giuseppe Gabardini dice di sé nella sua pagina di Facebook: “Scrivo e recito; del resto chi non lo fa? Nella vita non indosso le camicie di Olmo, perché ho una mamma. Non avete una tv che fa schifo, sono dimagrito. Carlo Gabardini e la Nutella”. Riguardo alla sua partecipazione a “Le invasioni barbariche” ha dichiarato su Twitter: “Sono felice come un bimbo e terrorizzato come un adulto! Questo è il mio #comingout per l’invito a @leinvasioni di venerdì 7. Grazie a tutti”.