Va in onda questa sera su Iris “L’Esercito delle 12 Scimmie” (titolo originale “Twelve Monkeys”), celebre pellicola che Terry Gilliam (ex componente dei Monty Python) ha diretto nel 1995. La trama, a metà strada tra il fantascientifico e il thriller, è liberamente ispirata a un cortometraggio francese del 1962, La jetèe, opera sperimentale di Chris Marker. Il film ha ricevuto diversi premi, tra cui il Saturn Award come miglior pellicola di fantascienza, l’Empire Award per la regia, oltre a numerosi riconoscimenti a Brad Pitt come migliore attore non protagonista. Il regista era intenzionato a scegliere come protagonista della vicenda Nick Nolte, mentre nel ruolo secondario di Goines voleva Jeff Bridges, ma la Universal si oppose e Gilliam si orientò allora verso Bruce Willis e Brad Pitt, che a quel tempo non aveva ancora raggiunto il successo internazionale. Le riprese durarono circa due mesi e furono travagliate perché il clima ancora invernale (si era in febbraio) ostacolò non poco le scene in esterno, inoltre i continui salti temporali della trama finirono per far commettere diversi errori, perciò si dovette girare nuovamente diverse parti. La vicenda, che si sviluppa in poco più di due ore, vede il protagonista muoversi nel futuro, nel passato e nel presente e prende l’avvio nel 2035, in un futuro angosciante in cui gli uomini sono costretti a vivere sottoterra per sottrarsi al contagio di un virus mortale. Il detenuto James Cole (Bruce Willis) viene scelto per una missione delicatissima che potrà fargli ottenere la grazia. Deve recarsi nel passato per scoprire le cause che hanno provocato la gravissima epidemia che ha sterminato il 99% dell’umanità. Lo scopo è quello di recuperare il virus e ricavarne da esso l’antidoto per poter tornare a vivere sulla superficie terrestre. Secondo le ricerche effettuate dai capi di quella società del futuro, pare che il virus sia stato diffuso da un sedicente gruppo ecologista chiamato Esercito delle dodici scimmie e, compito di Cole, è proprio quello di intercettarne i membri e fermarli prima che compiano il loro atto criminale. Il viaggio a ritroso nel tempo però incorre in un errore e James viene inviato nel 1990, anziché nel 1996, anno in cui si era manifestato il contagio.
L’uomo viene arrestato e quindi internato in una clinica psichiatrica dove fa la conoscenza con Jeffries Goines (Brad Pitt), un giovane malato che non crede alle parole di Cole che asserisce di provenire dal futuro, ma rimane profondamente colpito dal fatto che l’umanità sarò sterminata da un misterioso virus.
La dottoressa che si prende cura di James Cole è Katryn Reilly (Madeleine Stowe), psichiatra che si dimostra particolarmente interessata alle capacità profetiche che dimostrano alcuni alienati mentali. La donna, dapprima è convinta del delirio di Cole, ma poi inizia a ricredersi. Intanto però l’uomo scompare dalla clinica. In realtà è stato riportato nel futuro per poter essere inviato nel 1996 e infatti la macchina del tempo lo catapulta alcuni mesi prima che esploda il contagio. L’uomo rapisce la dottoressa perché vuole convincerla ad aiutarlo e Katryn, dopo una comprensibile paura iniziale, comprende che Cole le sta dicendo la verità. Il fatto che sconvolge entrambi è il momento in cui scoprono che è proprio Jeffrey Gonies a fondare l’Esercito delle dodici scimmie e che suo padre è un famoso virologo: è dunque ovvio che sia stato lui a diffondere il contagio.