Mercoledì 19 marzo è andata in onda la seconda e ultima puntata di “Per amore del mio popolo” la miniserie dedicata a don Giuseppe Diana. Rivediamo quanto successo. Don Diana (Alessandro Preziosi) ritrova sulla sua auto una copia del documento di cui si è fatto promotore, con su scritto “Dio sta con la Camorra”. Poi, viene avvicinato da un uomo di Aversa, che gli racconta che suo figlio venne ucciso dalla camorra quando aveva solo quindici anni: il prete manifesta il desiderio di conoscerlo meglio e di ascoltare la sua storia. Intanto, gli Esposito, famiglia di camorristi rivale dei Capuano, cominciano a pensare di fare i soldi con lo smaltimento illegale dei rifiuti, lasciando nelle mani dei rivali il business della droga; pensano poi di dare una lezione a don Diana, per il documento letto in chiesa a Natale. Quest’ultimo, intanto, dopo aver beneficiato dell’appoggio del vescovo Gentili (Mauro Marino) per il documento letto nelle parrocchie di Casal di Principe, riceve la visita del suo più grande amico d’infanzia, Saverio Criscuolo (Yari Gugliucci), che gli comunica che è tornato da Milano per trasferire la sua attività a Casal di Principe, per ridare così una speranza al suo territorio. Nella notte di Capodanno, intanto, Carlo Esposito (Giancarlo Di Gennaro) compie un attentato in chiesa, nella quale si festeggia l’arrivo del nuovo anno. Domenico (Vincenzo Pennarella) sa che è stato Carlo a sparare, ma evita di dire ciò che sa ai carabinieri. Poi, viene prelevato da uno degli scagnozzi di Antonio Esposito (Massimiliano Gallo): quest’ultimo vuole sapere se il ragazzo ha detto qualcosa al prete anticamorra a proposito dell’attentato della notte di Capodanno, e il ragazzo risponde di non aver rivelato nulla. Poi, il camorrista manifesta al figlio la volontà di portarlo a casa con lui e di sottrarlo alla custodia di don Diana; il ragazzo accetta. Don Diana ritrova Domenico nel circolo di Esposito, e cerca di convincere il malavitoso a dare la possibilità al figlio di scegliere dove vuole stare: a nulla valgono i tentativi fatti dal prete per cercare di convincere il ragazzo a ritornare con lui, perché questo sceglie di rimanere col padre. Teresa (Elena Margaret Starace), figlia di Pasquale Capuano (Antonio Pennarella) decide di non sposare Carlo Esposito, perché non vuole avere nulla a che fare con la famiglia di coloro che hanno ucciso suo fratello, ma il padre, di fronte all’eventualità di perdere la possibilità di fare i propri affari, costringe la ragazza a ripensarci. Don Diana pensa intanto a istituire un comitato permanente anti-camorra, vincendo cosi le resistenze degli altri parroci della zona; così, tutti insieme decidono di informare il vescovo della loro iniziativa. Domenico scopre poi che Saverio lavora per suo padre nell’ambito dello smaltimento illegale dei rifiuti; il padre costringe poi Saverio a mettersi al suo servizio anche per quel che riguarda il traffico di armi. Don Diana aiuta Teresa, che va a stare a casa di Mariella (Rosa Diletta Rossi). L’intromissione del parroco negli affari di famiglia dei Capuano, però, desta la preoccupazioni dei genitori di don Diana, Jolanda (Anita Zagaria) e Gennaro (Gigi Savoia), il quale cerca di far capire al padre che la camorra vince perché si ritrova davanti sempre persone deboli e impaurite dalla prepotenza. Carlo Esposito si reca da don Diana per cercare Teresa, e si trova davanti la ferma reazione del prete, che non si mostra minimamente impaurito dai modi prepotenti del giovane malavitoso, e minaccia di denunciarlo se solo proverà a spaventare Teresa. I carabinieri, intanto, vengono a sapere l’identità del killer di Francesco Ficucello (Adriano Pantaleo): si tratta di Carmelo Sorrentino, uomo dei Capuano. I carabinieri si recano da Pasquale Capuano per arrestarlo, ma questo è già fuggito, ma riescono ad arrestare Sorrentino. Teresa sa che dietro l’assassinio del ragazzo ucciso per sbaglio c’è anche la mano di suo padre e comincia a sentirsi responsabile, così don Diana cerca di convincerla del fatto che non deve sentirsi in colpa per i crimini commessi dal padre. Intanto, le parrocchie della zona si uniscono e danno vita al comitato Liberiamo il nostro futuro, ma proprio nel corso della prima riunione, gli Esposito girano per Casal di Principe sparando con i kalashnikov. Mentre don Diana, aiutato da molti casalesi, difende gli immigrati dai modi prepotenti di Carlo Esposito, che li vuole cacciare dalla zona in cui questi si erano precedentemente stabiliti, dopo aver acquistato il terreno, arriva sul luogo Franco Aversa (Francesco Procopio), che annuncia l’arresto di molti malavitosi, compreso Antonio Esposito, e di un assessore.Franco Aversa dice a don Diana che è intenzionato a candidarsi per la carica di sindaco alle prossime elezioni, e riceve da quest’ultimo un appoggio incondizionato. Aversa viene eletto, e ciò dimostra come ormai a Casal di Principe si stia diffondendo tra la gente una grande voglia di cambiamento. Saverio, intanto, decide di partire per Houston, dove il suo bambino, nato con una grave malformazione, potrà essere operato, e annuncia all’amico di aver chiuso la sua attività, e di non voler avere più nulla a che fare con i camorristi. Anzi, Saverio deciderà anche di diventare collaboratore di giustizia. Don Diana, purtroppo, verrà ucciso da un uomo degli Esposito nella sagrestia della chiesa, mentre è intento a preparare la messa, il 19 marzo 1994.
Alessandro Preziosi torna questa sera nei panni di Don Peppe Diana, il prete ucciso dalla Camorra nel 1994. Più in basso trovate le anticipazioni della seconda e ultima parte di questa miniserie, mentre cliccando qui potete guardare il video del promo, che ci offre qualche scena in anteprima. In particolare vediamo che Domenico e il sacedorte si troveranno divisi, perché il ragazzo deciderà di andare a vivere con suo padre e di abbracciare la criminalità organizzata.
Questa sera, mercoledì 19 marzo nel giorno del 20° anniversario della morte di don Peppe Diana, va in onda su Rai 1 la seconda e ultima puntata di “Per amore del mio popolo”, la miniserie dedicata al prete “anticamorra” interpretato da Alessandro Preziosi. Vediamo le anticipazioni. La lettera scritta dal sacerdote e letta il giorno di Natale suscita un grande clamore e il Vescovo appoggia, con la dovuta discrezione, l’iniziativa di don Diana. Gli Esposito e i Capuano, dopo essersi combattuti, cercano di stabilire una tregua per spartirsi gli affari e per dare una lezione a don Diana. Nella notte di capodanno, mentre don Peppe e il suo gruppo festeggiano in oratorio, Carlo spara con un mitra contro la Chiesa. L’unico testimone dell’accaduto è Domenico, il suo fratellastro, che nega di aver visto qualcosa. Il ragazzo viene convocato dal boss Antonio Esposito, suo padre, che premia la sua omertà accettandolo ufficialmente nella famiglia. Don Diana e gli altri sacerdoti decidono di istituire un comitato anticamorra che chiamano “Liberiamo il nostro futuro”. La tregua tra le due famiglie ha breve durata: per dare un segno della loro forza, gli Esposito organizzano un raid nel centro del paese sparando in aria con i mitra. Tra loro c’è anche Domenico. Don Diana porta Domenico nel cimitero dove sono sepolti molti ragazzi uccisi nella guerra tra bande.
Intanto i Carabinieri compiono una serie di arresti che colpiscono i clan e svelano i rapporti tra camorra e politici. Viene così sciolto il Consiglio Comunale e il medico Franco Aversa, da tempo vicino a Don Diana, decide di candidarsi. Don Diana appoggia la sua lista civica. Aversa vince e sembra l’inizio di un cambiamento. Ma il 19 marzo 1994, giorno di San Giuseppe, don Diana viene ucciso nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si accinge a celebrare la santa messa.
La fiction Per amore del mio popolo torna questa sera con la seconda e ultima parte, di cui trovate più in basso le prime anticipazioni. Alessandro Preziosi nei panni di Don Peppe Diana sembra aver intanto convinto il pubblico. La prima parte della miniserie, in onda ieri sera, è stata infatti vista da 5,3 milioni di italiani, pari a uno share del 20%, battendo quindi la concorrenza degli altri canali.
Alessandro Preziosi nei panni di Don Peppe Diana torna questa sera con la seconda e ultima parte di Per amore del mio popolo, la fiction di Rai 1 dedicata alla vita del sacerdote ucciso esattamente 20 anni fa dalla Camorra. Più in basso trovate le prime anticipazioni di quello che ci aspetta, mentre cliccando qui è possibile rivedere la prima parte, in cui vediamo l’opera di Don Diana nella difficile realtà di Casal di Principe, fino alla decisione di scrivere una lettera molto dura contro la criminalità, che viene letta nel giorno di Natale nelle parrocchie della città.
La fiction di Rai 1 su Don Peppe Diana, interpretato da Alessandro Preziosi, si concluderà domani con la seconda e ultima parte. Vediamo le prime anticipazioni in merito. La lettera scritta da Don Diana suscita clamore. Gli Esposito e i Capuano stabiliscono intanto una tregua per gestire il traffico dei rifiuti e decidono di dare una lezione a Don Diana. E così Carlo spara conto la chiesa nella notte di Capodanno.
Alessandro Preziosi vestirà i panni di Don Peppe Diana nella fiction Per amore del mio popolo, in onda questa sera e domani su Rai 1. Verrà così reso omaggio a uno degli eroi del nostro secolo, un simbolo della lotta alla criminalità sempre pronto a combattere e a non tirarsi mai indietro o cedere. Lo stesso Preziosi si è detto felice di questo ruolo, definendolo uno dei più belli mai fatti visto che Don Diana era una persona che ha vissuto in maniera intensa ma con semplicità, sempre pronto ad ascoltare e dedicato ai giovani. Oltre alle anticipazioni che trovate più in basso, qui sotto vi proponiamo una clip in anteprima della fiction, in cui Diana parla ai suoi fedeli. Notiamo che scende dall’altare per andare tra i fedeli e chiedere il loro aiuto per combattere il male diffuso nella società.
Nella fiction Per amore del mio popolo, che andrà in onda oggi e domani su RaiUno, vedremo Alessandro Preziosi nei panni di Don Giuseppe Diana, il parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra vent’anni fa proprio a metà marzo del 1994. L’attore, che abbiamo visto in diversi ruoli ma mai nei panni di un prete, si è detto entusiasta del suo ruolo in cui è stato facile entrare ma molto difficile uscire visto che si tratta di una persona straordinaria, un personaggio vivo e vero che lo ha reso felice sul set. In un’intervista a tvblog, lo stesso attore ha riferito di non aver avuto difficoltà a entrare nei panni di Don Diana, ma che per farlo ha approfondito molto il personaggio con il regista, Antonio Frazzi, e poi ha parlato molto con i suoi famigliari e le persone che lo hanno conosciuto essendo lui sempre al servizio della gente. Per interpretarlo ha cercato la via più semplice e liberandosi di fronzoli e altro è andato dritto verso il cuore usando la spontaneità e restituendo a Don Dian “la sua natura di uomo con la vocazione di essere al servizio della gente”.
Alessandro Preziosi sarà Don Peppe Diana nella fiction Per amore del mio popolo, in onda questa sera su Rai 1. Più in basso trovate le anticipazioni, cui si aggiunge il video del promo disponibile cliccando qui: un aiuto per entrare nell’atmosfera di questa miniserie, in cui vediamo il coraggio di un sacerdote che sfida la criminalità per amore della sua gente, del popolo di cui lui stesso si sente parte.
Questa sera, martedì 18, e mercoledì 19 marzo andrà in onda su Rai Uno la fiction “Per amore del mio popolo”, dedicata alla figura di don Giuseppe Diana, interpretato da Alessandro Preziosi, ucciso il 19 marzo 1994 a colpi di pistola nella sagrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe. “Don Diana amava definirsi un prete e basta. Ecco siamo partiti da questa semplice affermazione per costruire questo nostro film. Un prete e basta! Un prete calato in un habitat tra i più difficili e duri del nostro meridione. È in questo far west nostrano, a un’ora e mezzo di auto da Roma, che ha operato venti anni fa don Giuseppe Diana. Ed è qui che è stato ucciso. Ucciso perché si è opposto ai soprusi della camorra che funestavano il territorio. Ucciso perché ha saputo mobilitare le coscienze di fronte ai tanti delitti che si verificavano nell’aversano”, ha detto il regista Antonio Frazzi. Il titolo della fiction è un riferimento alla lettera che Don Diana scrisse, in occasione del Natale del 1991, a tutte le parrocchie della zona: “Assistiamo impotenti al dolore di tante famiglie che vedono i loro figli finire miseramente vittime o mandanti delle organizzazioni della Camorra. Come battezzati in Cristo, come pastori della Forania di Casal di Principe ci sentiamo investiti in pieno della nostra responsabilità di essere segno di contraddizione”, è l’incipit della lettera. Ma vediamo le anticipazioni della prima puntata di “Per amore del mio popolo”.
Don Giuseppe Diana, per tutti Don Peppe, è un sacerdote della forania di Casal di Principe, dove gli Esposito e i Capuano si affrontano senza esclusioni di colpi per il controllo del territorio. Dopo aver rifiutato l’opportunità di trasferirsi a Roma per stare vicino ai suoi scout, Don Peppe diventa parroco e gli viene affidato Domenico, il figlio illegittimo di Antonio Esposito. In un crescente clima di terrore e dolore, Don Diana cerca di salvare Domenico da una possibile vendetta, ma rimane ucciso in un agguato Francesco, uno dei suoi scout. Don Giuseppe decide di scrivere la lettera “Per amore del mio popolo”, che viene letta nelle chiese di Casale la Notte di Natale. Il documento porta Don Peppe a essere riconosciuto come nemico della Camorra che procura “il dolore a tante famiglie che vedono i loro figli finire vittime o mandanti”, come da lui scritto.