Cè anche la ricercatrice sarda Annalisa Balloi, tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda oggi. Con la sua start-up studia i microbi che possono aiutare l'uomo
Cè anche la ricercatrice sarda Annalisa Balloi, tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda oggi. Nata a Bochum, in Germania, trentasei anni fa, e poi trasferitasi a Cagliari, Annalisa Balloi ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche presso LUniversità degli Studi del capoluogo sardo, nel 2002, con una tesi svolta allinterno del centro di ricerca di Almart, in Svezia. Non avendo intenzione di iniziare la carriera accademica, la Balloi ha quindi deciso di conseguire un Master di secondo livello sulla Desertificazione del Mediterraneo e sulle sue cause ed effetti. Un lavoro che lha portata a lavorare per oltre un anno e mezzo con lIstituto per lo Studio degli Ecosistemi del Centro Nazionale delle Ricerche di Pisa, prima mediante uno stage trimestrale e poi con due contratti a progetto di durata semestrale.
Nel 2005 si è quindi trasferita a Milano, soprattutto spinta da motivi sentimentali, in quanto il suo fidanzato, oggi suo marito, lavorava proprio nel capoluogo lombardo. A Milano ha frequentato la Facoltà di Agraria della Statale e in particolare ha ottenuto il Dottorato in Chimica Biochimica Ecologia degli Antiparassitari, oltre a conoscere il professor Daniele Daffonchio, da tempo alla ricerca di una persona in grado di dare sbocco alle ricerche sulle comunità microbiche che non fosse limitato ad un ambito accademico, ma avesse delle ricadute sotto il profilo della produzione. Una palla colta al balzo dalla ricercatrice sarda, con la conseguente creazione di uno spin off universitario, Micro4yoU, di cui è diventata amministratore delegato. Si tratta in pratica di una struttura aziendale nata allinterno delluniversità con la possibilità di utilizzarne in esclusiva i brevetti e impegnandosi in cambio a versare una percentuale sui proventi del loro eventuale sfruttamento economico.
Tra gli studi portati avanti da Micro4yoU, va ricordato in particolare quello su un microrganismo scoperto nellintestino delle api, il quale possiede la capacità di aumentare in maniera esponenziale le difese immunitarie e di far resistere le api al bacillo della peste americana. Uno studio premiato anche sotto il profilo economico, il quale ha permesso alla Balloi di guardarsi intorno, alla ricerca di altre idee innovative e pronte a un eventuale sfruttamento economico. Trovando la risposta nelle ricerche compiute da unaltra ricercatrice, Francesca Capitilli, che aveva da parte sua brevettato un metodo che sfrutta i microrganismi per la ripulitura delle opere darte.
Negli anni a seguire, Micro4yoU ha saputo mettersi in mostra anche vincendo il premio Gaetano Marzotto, pur non riuscendo mai a decollare sotto il punto di vista del fatturato. Non di meno, si tratta di una start-up estremamente innovativa che ha saputo dare vita a rapporti che potrebbero presto portare risultati anche sotto il punto di vista strettamente finanziario. A patto di trovare partner in grado di apportare risorse per lo sfruttamento del know-how e dare linfa a un’azienda che opera in un settore ancora privo di opportunità economiche, ma che potrebbe rivelarsi strategico per il nostro Paese.
Stando al sito della trasmissione di Fabio Fazio, l’intervento di Annalisa Balloi a Che tempo che fa dovrebbe essere incentrato sul mondo delle api e dei batteri. Avrà quindi modo di spiegare al pubblico le scoperte che ha compiuto con il suo team di ricercatori.