Il grande cinema sbarca stasera su Iris, dove va in onda alle 21.05 Apollo 13, celebre film diretto da Ron Howard nel 1995. La pellicola narra della missione del 1970 che doveva portare l’Apollo 13 sulla Luna, fallita a seguito di un problema all’astronave. La storia di quanto avvenne è tratta dal libro Lost moon, the perilous voyage of Apollo 13 scritto da Jim Lowell (uno degli astronauti partecipanti alla missione) in collaborazione con il giornalista Jeffrey Kluger. Il film rientra nel genere storico-drammatico e, a conferma della sua intensità e bellezza, ha ricevuto moltissime nomination ai Premi Oscar, ai Bafta Award e ai Golden Globe, vincendo alcuni premi di categoria. La trama di Apollo 13 parte dalla preparazione del lancio, avvenuto l’11 aprile 1970 dalla base spaziale di Cape Kennedy. A bordo tre astronauti di provata esperienza: James Lovell (interpretato da Tom Hanks), Jack Swigert (interpretato da Kevin Bacon) e Fred Haise (Bill Paxton). Dopo appena tre giorni dal decollo, uno dei serbatoi d’ossigeno esplode, danneggiando gravemente l’astronave e precludendo così la possibilità di continuare la missione. Tuttavia i danni sono tali da rendere pericoloso anche il rientro sulla Terra. Il film alterna le sequenze drammatiche della situazione dei tre astronauti con quelle degli operatori della Nasa che, nonostante la difficoltà, cercano di riportare lequipaggio sulla terra sano e salvo. Il direttore di volo Gene Kranz (interpretato da Ed Harris) si attiva in prima persona per risolvere la complicata situazione, richiamando alla base tutti i migliori tecnici della Nasa compreso uno dei membri dell’equipaggio, Ken Mattingly (Gary Sinise) che non era potuto partire in missione a causa di un sospetto di morbillo. Per la prima volta, la Nasa si trova a dover effettuare delle procedure straordinarie di recupero per portare in salvo gli astronauti. Il fallimento non è contemplato (failure is not an option), è l’ordine di Kranz allo staff dell’unità di emergenza. Alla tensione dei protagonisti, si aggiunge quella di tutta l’America: la missione, che dapprima era stata snobbata dalla televisione che riteneva l’allunaggio una cosa ormai quasi di routine, viene seguita dal mondo intero attraverso ogni mezzo di comunicazione.
Il film si avvale di una serie di effetti per ricreare le scene in assenza di gravità, mentre, per quanto possibile, tutti i dialoghi tra la base della NASA e la navicella sono stati riportati come realmente verificatisi o integrando comunicazioni di altre missioni spaziali. Una piccola variazione, che si è rivelata successivamente uno dei punti di forza della fama del film, si è avuta sulla celebre la frase del film “Houston, abbiamo un problema” entrata subito nel linguaggio collettivo. Tuttavia la frase non è stata mai pronunciata in questo modo: nel film infatti è Lovell a evidenziare l’esistenza del problema a bordo mentre, nella realtà, fu Swigert, pilota del modulo, a comunicare con la base dicendo “Ok Houston, qui abbiamo avuto un problema”.