La seconda parte di stagione di Crozza nel Paese delle meraviglie riparte con il comico che cavalca la sua riuscitissima imitazione di Matteo Renzi. Il neo premier inizia subito a cantare: “Forza Renzi che sei tutti noi” sulle note di Jesus Christ Superstar, che il sindaco fiorentino adora. Per un po’ addirittura si paragona a Cristo: “Io non dirò chi mi ama mi segua, ma chi mi ama mi followi”. Gli si avvicina alle spalle un giovane con le stampelle che gli chiede aiuto. Renzi gli pone una mano sulla testa e dice d’aver risolto tutto. Abbandonati i supporti però il ragazzo cade in terra, mentre il premier ne approfitta per il primo selfie della serata. Inutili le domande rivoltegli, dal momento che Matteo risponde unicamente con lunghe e sconclusionate divagazioni. Non ha la più pallida idea di come farà a trovare i soldi per le riforme promesse, e si inventa di punto in bianco che saranno loro a trovare lui. Il gruppo di giovani che lo circonda si siede per terra con lui e si dà vita al secondo selfie, che come il primo finisce direttamente sul maxischermo alle loro spalle. Questi temi seriosi inoltre lo annoiano presto. Lui non vuol parlare di crisi, bensì di crisalide, dalla quale il Paese ben presto uscirà come una farfalla. Confermando il nuovo corso giovane dell’Italia, Renzi ha già pronto anche una versione rivisitata dell’inno di Mameli, Fratelli di Eataly. Scherzando, ma neanche troppo, Crozza fa notare come, a ogni nuova stagione del suo programma, l’italia si ritrovi con un nuovo governo. Si è passati da Berlusconi a Monti, e ora da Letta a Renzi. Ciò però non è affatto casuale dice il conduttore, anzi frutto di un accordo tra Napolitano e Cairo, preoccupato del fatto che Letta non facesse vendere copie in edicola. Crozza non nota alcuna novità in questo governo, dal momento che c’è ancora Alfano. Sottolinea poi come si sia ancora palesemente in ritardo sulla legge elettorale e che reclamare ancora la parità dei sessi in Parlamento sia assurdo. Il paradosso dell’Italicum è doppio, dal momento che una legge esiste ma non la si può utilizzare. Si dovrà aspettare fino a marzo 2015, un po’ come il divano incelofanato in casa della donna, che si può solo guardare ma non ci si può sedere sopra. L’unico Paese al mondo ad avere il Divanicum è l’Italia. Per questa perdita di tempo lo stesso Berlusconi ha rilasciato una dichiarazione: “Renzi mi stai deludendo”, e Crozza gli fa il verso con la voce alla Bastianich, per poi far partire una canzoncina dedicata ai due, sulle note di Father and Son di Cat Stevens. La vera inversione di tendenza forse di questo governo sta nel fatto che gli indagati, ben quattro su cinque, appartengono al Pd. I russi sono entrati in Crimea e mirano a Kiev, ma i media italiani danno poco spazio al conflitto, dedicando più tempo alle liti televisive. Si è però affrontata la questione gas, del quale pare l’Italia abbia scorte solo fino all’estate. Viene mandata poi una clip dell’ex ministro Mario Mauro, che ad Agorà ha mandato a quel paese (con un linguaggio più crudo) tutti quelli che criticano l’Europa. Un tempo, dice Crozza, c’era soltanto Grillo a dire certe cose, e soltanto agli altri, mentre oggi lo dice anche ai suoi. Nel Movimento 5 Stelle Crozza rivede qualcosa della saga fantasy Game of Thrones, che per l’occasione viene rinominato Game of Streaming. Con parrucca e pelliccia sulle spalle, Crozza diventa Lord Blog, ovviamente con iPad alla mano. Subito hanno inizio gli scontri con i propri seguaci: ” pericoloso parlare di vostra iniziativa”, facendo poi decidere alla rete della loro sorte. La rete però non è il web, ma una vera e propria rete metallica nella quale vengono intrappolati. Crimi intanto combatte contro il boicottaggio. Ha l’elmo al contrario e non vede Lord Blog, mentre viene chiarito il perché del soprannome di Di Battista, il castigatore, dal momento che lo si vede impegnato a letto con una donna. Si passa a parlare del Senato, con la tristezza di Crozza per i tanti inquilini che lo lasceranno: “Attualmente ci abitano 320 persone, molti sono stati risucchiati nel vortice della criminalità. Entro pochi mesi questi disgraziati verranno sfrattati”. Impossibile non sciorinare dei numeri a riguardo, dal momento che il Senato costa 520 milioni l’anno: “Avete speso sette milioni in trasporti. Per andare a prendere il caffè in Brasile. Quattro milioni per noleggio di pc e stampanti, comprateli. Per non parlare dei 7mila euro in posate. Ma invece di lavarle le gettate?”. Tra l’altro il Senato si ritrova spesso con poltrone vuote, e così viene mostrata la top five degli assenteisti: Tremonti, Mariarosaria Rossi, Matteoli, Ghedini e Denis Verdin, che addirittura ha raggiunto il 99.95% di assenze, presenziando soltanto a due votazioni: “Si è rovinato l’en plein”. Per Crozza però peggio degli assenteisti sono i senatori che arrivano unicamente per parlare di frivolezze, come l’abbigliamento. Si mostra così una clip di Formigoni, che si vanta della propria giacca di Richmond: “Ti danno associazione a delinquere e parli di fashion? C’è rischio che la prossima collezione la vedi nel 2033. Il tuo problema non è il fresco lana, ma il fresco fresco”. La scena della festa de La Grande Bellezza fa venire in mente a Crozza un Formigoni versione Gep Gambardella. Va così in scena La Grande Inutilità. La musica è alta ma si blocca improvvisamente quando un’invitata dice d’aver trovato una ricevuta. Formigoni è incredulo, ma poi dice che è un’ingiunzione di Richmond, che gli chiede di smetterla di pavoneggiarsi con i suoi modelli. Torna anche Razzi. Confonde Kiev con Chi e dice di preferire Novella 2000, ma poi cosa importa, tanto tutti parlano del GF. Come sempre c’è il momento minaccia alla voce fuori campo, alla quale Razzi consiglia di spedire delle cassette di Colpo Grosso a Putin, così da farselo amico. Il finale è dedicato all’inglese Friedman, nuovo personaggio, che espone senza sosta una lunga sequela di complotti assurdi, tirando in ballo Ratzinger, Papa Bergoglio e ovviamente il presidente Napolitano, con viva e vibrante partecipazione.
Mancano poche ore al ritorno in tv di Maurizio Crossa che riprenderà le redini di Crozza, nel Paese delle Meraviglie con personaggi nuovi e vecchi e la sua satira pungente che non avranno come protagonisti solo Silvio Berlusconi e Matteo Renzi ma anche Antonio Banderas in versione mugnaio Mulino Bianco, Il presidente della Repubblica Napolitano, Antonio Razzi, Papa Francesco i cattivi della tv, ovvero Flavio Briatore e Joe Bastianich ma anche Roberto Formigoni e il Padrino. Lo spettacolo porterà la firma dello stesso Crozza e di Andrea Zalone, Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Claudio Fois e.tanti altri. Tutti coloro che vogliono seguire la puntata e vogliono farlo da pc o dispositivi mobili possono farlo in streaming dalle 21.10 con La7 live streaming, clicca qui
Venerdì’ sera significa il ritorno di Maurizio Crozza. Lo showman, comico e imitatore tornerà questa sera su La7 con la sua pungente satira prendendo il posto che era di Salvo Sottile e del suo Linea Gialla, cancellato nei giorni scorsi. La7 lancia il ritorno di uno dei suoi gioiellini con un video che rivela la “verità” del discorso tra due dei protagonisti della politica delle ultime settimane e non solo, ovvero Silvio Berlusconi e il neo premier italiano, Matteo Renzi. Il video è stato pubblicato sulla pagina della rete di Cairo dove Crozza lo presenta dicendo ‘Io ho sempre avuto dei sospetti, ma ora questi miei sospetti sono diventate certezze. Sono entrato in possesso di un filmato che non lascia ombra di dubbio’. Il video riguarda il famoso colloquio segreto che i due hanno avuto la “#Notteprimadellafiducia”. Per scoprire la “verità” dovrete vedere la puntata di Crozza, Nel Pese delle Meraviglie venerdì 7 Marzo alle 21.10 su La7.
Questa sera, dopo circa tre mesi di stop, torna in onda Crozza nel Paese delle meraviglie. Il one man show tratterà, come sempre, della strettissima attualità italiana in chiave satirica: il sarcasmo e lironia che pervade le caricature del comico genovese e i suoi monologhi sono un marchio di fabbrica vincente che assicura tante risate. Accompagnato dallinseparabile spalla Andrea Zalone, Crozza riproporrà tutte le sue imitazioni di successo, dal senatore Antonio Razzi a Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, protagonisti insieme – come fossero padre e figlio – del promo di lancio che è stato trasmesso in questi giorni. Berlusconi, dalla regia, dà preziosi consigli di comunicazione a un Renzi ben disposto ad accoglierli. Ma ci saranno anche novità e personaggi finora mai imitati prima. Per prepararsi a questo ritorno su La 7 Crozza nelle ultime due settimane non ha curato la copertina di Ballarò, venerndo sostituito da Virginia Raffaele. Tornerà martedì prossimo nel consueto spazio su Rai Tre. Ora non resta che sintonizzarsi su La7 alle 21.10 per unora e mezza allinsegna del divertimento.