Questa sera Rai Tre propone in prima serata A dangerous method, film del 2011 diretto da David Cronenberg e interpretato da Michael Fassbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen e Vincent Cassel. La sceneggiatura è curata da Christopher Hampton, che ha adattato per il grande schermo un suo lavoro teatrale del 2002, basato sul libro di John Kerr Un metodo molto pericoloso del 1993. Ambientato tra Zurigo e Vienna alla vigilia della Prima guerra mondiale, il film racconta la turbolenta relazione fra lo psichiatra Carl Gustav Jung (Michael Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud (Viggo Mortensen) e Sabina Spielrein (Keira Knightley), giovane ragazza russa che si interpone tra loro. Sabina diventerà una delle più illustri analiste del suo Paese. Nellintreccio è coinvolto anche Otto Gross, neurologo e psicoanalista incline alla depravazione. Di seguito il video del trailer.
Su Rai 3 stasera, giovedì 10 aprile, va in onda il film A dangerous method, diretto da David Cronenberg nel 2011 e basato su un testo teatrale andato in scena nel 2002. La trama, ambientata tra Svizzera e Austria nel 1904, vede protagonisti Carl Gustav Jung (Michael Fassbender), Sigmund Freud (Viggo Mortensen) e una donna che viene a frapporsi nei loro rapporti compromettendoli in maniera irreparabile, la bellissima Sabina Spielrein (Keira Knightley). La narrazione parte con Jung in primo piano, del quale viene descritto un quadro familiare sostanzialmente felice, con la moglie Emma (Sara Gadon) incinta. Lo psicologo lavora all’interno di una struttura ospedaliera portando avanti il suo lavoro che è chiaramente ispirato a quello di Sigmund Freud, il suo riconosciuto maestro. In questo quadro decide di provare la terapia freudiana delle parole, un trattamento sperimentale, su una paziente russa di diciotto anni, Sabina Spielrein, afflitta da una forma acuta di schizofrenia e incapace di controllare le sue reazioni che sfociano spesso in violenza gratuita.
Nel corso dei colloqui, la ragazza rivelerà di avere avuto un rapporto molto conflittuale con il padre, segnato da maltrattamenti e umiliazioni e di trarre particolare piacere quando viene picchiata. Attivata una corrispondenza con il suo mentore, Jung stringe un rapporto di vera e propria amicizia con Freud, il quale vede chiaramente nel più giovane collega l’uomo in grado di approfondire e portare avanti i suoi metodi. Un rapporto che cresce parallelamente a quello tra Jung e Sabina, la quale dopo essere stata curata con il trattamento sperimentale di Freud ha deciso di dedicarsi alla carriera di psichiatra, rivelando una fervida intelligenza. La relazione tra i due, però, non è soltanto di natura professionale, ma anche sentimentale, con una chiara violazione dell’etica.
Quando Jung capisce l’errore cerca di troncare la relazione, ma fa letteralmente esplodere l’ira della donna, la quale per ritorsione si rivolge, ancora una volta in qualità di paziente, a Freud. Quando rivelerà allo psicanalista la sua relazione con Jung, lo stesso Freud deciderà a sua volta di rompere il rapporto con il giovane collega. Il finale della pellicola vedrà un ultimo incontro tra Jung e Sabina Spielrein, durante il quale si viene a sapere che il primo ha una nuova relazione con una donna, anch’essa una sua ex paziente. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia prima di essere distribuito nelle sale cinematografiche.