E andata in onda ieri sera la centesima puntata di Piazzapulita, quasi interamente dedicata alle elezioni europee del prossimo 25 maggio. “Se vince Grillo…” è stato il titolo dellappuntamento con la trasmissione condotta da Corrado Formigli, in riferimento alle possibilità del Movimento 5 Stelle di emergere durante il voto per il rinnovo del Parlamento europeo. Gli ospiti in studio sono stati i giornalisti Maurizio Belpietro di Libero, Ilaria d’Amico di Sky, Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, l’onorevole Giorgia Meloni, Emiliano Liuzzi de Il Fatto Quotidiano e Fabrizio Rondolino. C’erano anche Ivan Scalfarotto, attuale sottosegretario alle riforme e Giovanni Favia, consigliere indipendente nella regione Emilia Romagna e dissidente del Movimento di Grillo. Si inizia a parlare del tema delle riforme e, in particolare, di quella del Senato: si tratta di un vero cambiamento oppure non porterà a nulla? Secondo il giornalista Giordano, la finalità di queste riforme sarebbe esclusivamente elettorale e per questo le stesse non avrebbero alcuna convenienza per gli italiani. Cosa ne pensa invece Beppe Grillo delle riforme avviate da Matteo Renzi? Ebbene egli è convinto che lo Stato al momento non stia facendo affatto bene ed ha la certezza che uscirà personalmente vincitore dalle elezioni per il Parlamento Europeo. Ma proprio parlando di riforme, in studio viene fuori un confronto con la Germania e con il suo sistema parlamentare molto diverso da quello italiano, privo di bicameralismo. Dovremmo anche noi rinunciare a questo sistema? Ne hanno discusso in studio l’onorevole Giorgia Meloni e il Presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. La conclusione a cui si è giunti è che l’Italia è bene che mantenga il bicameralismo, ma occorrerebbe perfezionarlo. Intanto è stato dato il via anche alla riforma delle province, con i tagli di politici che la stessa comporterà. Ma è giusto che gli accordi vengano presi tra Renzi e Berlusconi e non all’interno del Parlamento? A questa domanda risponde Enrico Mentana che spiega come il meccanismo sia in fondo sempre lo stesso e come in fin dei conti non sia mai il Parlamento a indicare ai vari leader come si debba agire. A rincarare la dose c’è poi un altro attivista del M5S, Daniele Masini, che se la prende invece più direttamente con Silvio Berlusconi, andando a sottolineare le sue condanne e il fatto che per tali ragioni non dovrebbe giocare un ruolo così decisivo nel gestire il futuro dell’Italia. Nel frattempo, mentre da Milano continuano ad arrivare le proteste circa le riforme di Matteo Renzi, Enrico Mentana sottolinea come occorra porre attenzione nel dare eccessivo peso alle condanne erariali, che siano quella di Berlusconi o quella di Renzi. Dall’altra parte, Mario Giordano fa notare come neanche l’abolizione totale del Senato potrebbe essere sufficiente a ridurre come dovuto il debito pubblico dell’Italia e proprio per questa ragione occorrerebbero ulteriori manovre. La Serracchiani intanto giustifica gli 80 euro che Matteo Renzi ha promesso in busta paga ai lavoratori dipendenti e ribadisce che i fondi ci sono e non saranno introdotte nuove tasse per finanziare tutto questo, bensì vi sarà una riduzione della spesa. Ma chi sarà il beneficiario di questi 80 euro, corrispondenti a circa 1000 euro annui in busta paga? Ad avere l’aumento sarà chi guadagna attualmente tra i 15 e i 25.000 euro, mentre tutti gli altri ne saranno esclusi. La Meloni giudica positiva l’introduzione degli 80 euro, ma fa notare come occorra capire meglio da dove verranno presi i soldi. Inoltre, a suo giudizio, lo stato dovrebbe iniziare ad occuparsi di situazioni talmente gravi e palesi allo stesso tempo che non dovrebbero più andare avanti. L’onorevole fa riferimento in particolare al caso delle aziende della provincia di Prato. Qui infatti è stato constatato che le imprese italiane sono costrette a chiudere i battenti, mentre quelle cinesi iniziano a proliferare sempre di più, semplicemente perché non sottostanno alle regole che il nostro Paese impone e sembra che nessuno se ne occupi. Resta il fatto che in Veneto il movimento eversivo che chiede l’indipendenza dallo Stato italiano è ancora attivo e si fa strada. Vi sono persino dei sindaci, come quello della provincia di Vicenza, che hanno firmato per l’indipendenza della regione. La Serracchiani ha commentato in merito che le tasse vanno pagate, anche se non piacciono a nessuno, ma servono a garantire il mantenimento dei servizi, in quanto senza le tasse i cittadini non potrebbero usufruire più neanche di questi ultimi. Un servizio è stato dedicato proprio a questo argomento per cercare di capirne qualcosa di più. Secondo Mieli, che commenta in studio, si tratterebbe solo di azioni folcloristiche che non avrebbero alcuna fondatezza.
Mario Giordano è convinto che l’unica soluzione immediata per risollevare i conti dell’Italia e riuscire a ridurre il debito sarebbe quella di uscire dall’euro. Restare nella moneta unica significherebbe soltanto peggiorare la situazione sempre di più. La sovranità monetaria va recuperata, secondo il giornalista, e deve essere la forza del Paese. Mentana, al contrario, si rifiuta di accusare l’euro e ritiene che il vero problema sia la delocalizzazione delle aziende al di fuori dell’Italia.
Si parla del Movimento 5 Stelle nella puntata di Piazzapulita in onda questa sera su La7. In anteprima verrà mostrato il meccanismo delle espulsioni che tanto hanno fatto discutere negli ultimi mesi, ma si guarderà soprattutto al 25 maggio, il giorno in cui si terranno le elezioni europee: e se vincesse proprio Beppe Grillo? I 5 Stelle, infatti, mentre Forza Italia è alle prese con i guai giudiziari di Berlusconi e il Pd con loperato del governo Renzi, continua a guadagnare punti su punti nei sondaggi. Cosa dobbiamo aspettarci tra meno di un mese e mezzo? Anche la puntata di stasera sarà visibile come sempre, oltre che in diretta televisiva, anche in streaming video sul sito ufficiale di La7. Clicca qui per seguire la diretta streaming della puntata di Piazzapulita
Questa sera, lunedì 14 aprile 2014, va in onda una nuova puntata di Piazzapulita, il talk show di approfondimento politico ed economico condotto da Corrado Formigli su La7. Attualmente Forza Italia sta facendo i conti con i problemi di Silvio Berlusconi e di recente anche con la fuga di Marcello Dell’Utri, poi arrestato in un hotel di lusso di Beirut dalla polizia libanese, mentre Matteo Renzi è costantemente impegnato sull’attuazione delle riforme e a respingere le polemiche che queste puntualmente sollevano tra gli altri schieramenti e non solo. Nel frattempo, Beppe Grillo cresce nei sondaggi e il suo Movimento 5 Stelle guadagna punti su punti. E se alle elezioni europee del prossimo 25 maggio vincesse lui? Se vince Grillo…, è infatti il titolo di questa nuova puntata di Piazzapulita, in onda oggi in prima serata. Ospiti di Corrado Formigli saranno Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme, il fotografo Oliviero Toscani, Giovanni Favia, ex M5s e consigliere indipendente in Emilia Romagna, Emiliano Liuzzi del Fatto quotidiano, Ilaria D’Amico di Sky, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, Fabrizio Rondolino, Claudio Velardi ed Enrico Bracalente, ad di Nero Giardini.