RANGO/ Su Rai 3 il film di Gore Verbinski che ha vinto l’Oscar
Su Rai Tre stasera va in onda in prima tv il film d’animazione Rango, diretto da Gore Verbinski e con Johnny Depp che doppia il protagonista. Vediamone la trama

Su Rai 3 stasera, giovedì 17 aprile, su Rai Tre va in onda in prima tv il film Rango. Nel 2011 Gore Verbinski, già regista della prima trilogia de I pirati dei Caraibi, torna a collaborare con Johnny Depp (che lo seguirà anche nel progetto successivo, The Lone Ranger) in Rango (nome che fa riferimento al Django di Sergio Corbucci con Franco Nero), un film d’animazione accattivante che a tratti loda e a tratti prende in giro il fantastico mondo del western cinematografico. Nel 2012 Rango ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione. Il protagonista è un camaleonte, Rango (doppiato da Johnny Depp, in lingua originale), che ha trascorso la sua intera vita all’interno di una piccola teca, posizionata nella camera del proprio padrone. Non ha mai visto il mondo reale, se non attraverso un vetro protettivo, dietro al quale a fargli compagnia ci sono Mister Beekles, ovvero un pesciolino di gomma, un insetto morto e una bambola.
Il destino però ha in serbo per lui un’avventura incredibile, e tutto ha inizio quando il suo terrario cade dall’auto in corsa sulla quale si trovava, facendolo ritrovare sperduto nel bel mezzo del Desero del Mojave. Ormai solo e spaesato, Rango non sa proprio cosa fare. Tenta di raggiungere l’auto che lo ha involontariamente scalzato via, ma è impossibile. Si mette allora in salvo sul ciglio della strada, dove incontra un armadillo, il saggio Carcassa (Alfred Molina), che gli indica la via verso Polvere. La strada però è lunga e faticosa da percorrere e lungo il percorso Rango incontra il primo grave pericolo. Un rospo infatti, nascosto tra i cactus, lo avverte della presenza in zona di un famelico falco, dal quale entrambi tentano poi di nascondersi. Il piano però riesce soltanto per il camaleonte, mentre il rospo viene agguantato dagli artigli del volatile.
Il giorno seguente si imbatte in una particolare lucertola, Borlotta (Isla Fisher), che a bordo della sua carrozza lo conduce fino a Polvere, composta esclusivamente da casupole in legno nel bel mezzo del nulla. I suoi abitanti soffrono le terribili pene della sete, a causa di un’atroce siccità, e l’acqua è il bene più prezioso, al punto che viene custodita (al pari di risparmi monetari) nel caveau della banca. Rango si reca subito nel saloon, dove tutti sembrano essere dei brutti ceffi. Nessuno smette di osservarlo, dal momento che lì di gente nuova se ne vede raramente, ma il caso e un po’ di inventiva lo aiutano a farsi un nome. Egli infatti si spaccia per un eroe del west, e anche se qualcuno ha i suoi dubbi, l’uccisione (del tutto fortuita) del grande e temibile falco che lo aveva attaccato il giorno prima e che da tempo teneva sotto scacco la cittadina, fa ricredere tutti.
Così in un solo giorno Rango diventa il nuovo sceriffo di Polvere. Poco dopo però egli si ritrova costretto ad affrontare una tragedia immane, il furto di tutta l’acqua. Dei malviventi, scavando un tunnel sotterraneo, giungono fino al caveu (seguendo tra l’altro le indicazioni di uno sprovveduto Rango), rapiscono il proprietario e si danno alla fuga. Lo sceriffo si offre per una spedizione di recupero, accompagnato da un gruppo improbabile composto tra gli altri da Cucchiai (Alex Manugian), Doc (Stephen Root) e Borlotta. Il proprietario viene trovato annegato, mentre, una volta raggiunti i ladri, si dà vita a uno spettacolare inseguimento, al termine del quale si scopre che il vero responsabile della scomparsa dell’acqua è il sindaco John (Ned Beatty) con il suo seguito capeggiato dal bandito Bill (Ray Winstone). Il piano di John è quello di far fruttare al massimo le proprie terre e per zittire chiunque voglia opporsi chiama il temibile Jake Sonagli (Bill Nighy).
Questi smaschera tutte le bugie di Rango, umiliandolo nello scontro. Rinnegato ed esiliato nel deserto, Rango incontra lo spirito del deserto (Timothy Olyphant), con le fattezze di Clint Eastwood, e scopre che tutta l’acqua è stata volontariamente dirottata verso la nuova città in costruzione. Rango fa dunque ritorno, accompagnato dalla banda di talpe, ma viene imprigionato nel caveau insieme a Borlotta. Riesce però a liberarsi, sfruttando l’ultima pallottola che il sindaco voleva usare per far fuori Jake, il quale non apprezza e, dopo averlo rapito, lo trascina nel deserto, lasciando in pace Polvere, che grazie a Rango recupera l’agognata acqua.
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