Nella puntata di mercoledì 14 maggio della trasmissione La Gabbia condotta da Gianluigi Paragone sono presenti in studio Roberto Formigoni del Nuovo Centro Destra, Sergio Cofferati del Partito Democratico, Ivano Marescotti del Laltra Europa con Tsipras, Enrico Zanetti rappresentante di Scelta Civica e soprattutto sottosegretario allecononomia, il giornalista Andrea Scanzi e lavvocato Francesca Donato. Prima di entrare nella discussione viene lanciato un servizio nel quale vengono intervistati quattro imprenditori residenti nella regione Veneto e che lamentano limpossibilità di andare avanti per via delleccessivo livello di tassazione e della burocrazia. Poi viene effettuato un collegamento in diretta con Padova e per la precisione con lo stabilimento dellazienda Zanardi che sta vivendo un momento molto delicato rischiando una deleteria chiusura. Altro collegamento in diretta avviene con la piazza di Novara per il comizio in atto del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. La discussione viene aperta in merito alle dichiarazioni del Del Rio che ha annunciato come i pagamenti dei debiti da parte della pubblica amministrazione dovranno per forza di cose slittare ai primi mesi del 2015 con il sottosegretario Zanetti che sottolinea come sia molto complessa la situazione e come il Governo si stia impegnando per fare tutto. Lo stesso Formigoni sottolinea come ci sarà una ripresa mentre Scanzi rimarca come il Governo Renzi oltre agli 80 euro mensili messi nelle busta paga degli italiani con reddito tra 8 mila e 26 mila euro, non abbia fatto granchè. Cofferati sottolinea come la direzione intrapresa dal Governo con la messa a disposizione di questi 80 euro sia quella giusta. Scanzi pone la questione dello scandalo EXPO con il caso Frigerio che era stato già condannato a 7 anni di carcere per poi essere inserito ed eletto nelle fila di Forza Italia e infine viene arrestato prima di iniziare la relativa legislatura. Poi tiratina di orecchie anche per il Partito Democratico che nel corso della giornata ha preso tempo per decidere sul caso Genovese, attaccando inoltre la Picierno e la Bonafè che a suo dire non sanno di cosa parlano durante i loro interventi. Secondo Scanzi ci sarebbe un sondaggio secondo il quale al di sotto dei 29 anni il Movimento di Beppe Grillo sarebbe al 40% con Cofferati che controbatte rimarcando come oltre a lanciare diversi anatemi a destra e sinistra, in questi mesi le proposte per risollevare il Paese venute da Beppe Grillo e dal Movimento 5 Stelle sono assolutamente insufficienti. Viene poi mostrata una intervista della Criscuolo ossia la donna che ha cenato con lex ministro Scajola nella serata precedente il suo arresto e nella quale evidenzia di non aver avito rapporto sessuali con lui in quanto non il suo tipo anche se poi ammette che essere una bella donna nel Popolo della Libertà consentiva di avere dei vantaggi. Viene quindi lanciato un servizio sullo scandalo Expo con il ritorno nello studio ed il conseguente attacco di Scanzi nei confronti di Renzi al quale rimprovera di non aver ancorato votato larresto di Genovese mentre usa parola abbastanza dure nei confronti del Nuovo Centro Destra definendolo un partito pieno di mele marce. Cofferati ammette che lerrore del Pd sia stato quello di dare la tessera a Greganti in quanto non è stato rispettato un codice etico mentre dai lavoratori e gli imprenditori collegati in diretta si sentono lamentele di ogni tipo a partire dal fatto che in Italia le gare pubbliche vengono vinte sempre dalle stesse persone. La replica di Cofferati e di Zanetti è incentrata nel ricordare come gli 80 euro siano una misura molto importante che darà i propri frutti e che soprattutto a partire dal 2015 sarà strutturale ovvero definitiva. Prima dellintervento di Barnard che dunque torna a La Gabbia dopo le polemiche dei mesi scorsi, viene lanciato un servizio nel quale viene spiegato chi tra vantaggio dalla privatizzazioni e soprattutto che dalla vendita di quote marginali di alcune aziende statali non si riesca ad abbattere il debito pubblico. Barnard parla del caso Geithner con il possibile golpe che stava per essere messo in atto nei confronti di Berlusconi che è stato quasi costretto a dimettersi. Discorso che porta Barnard a richiedere che lItalia esca dalla zona euro per ritrovare quella sovranità che a suo dire è stata persa. La discussione poi si sposta sulla legge elettorale con la Donato che ricorda la incostituzionalità del Porcellum e con Amato che sottolinea come lItalicum stia seguendo quella falsa riga per cui sarebbe anchessa a sua volta incostituzionale. Mentre in studio ci sono alcuni ospiti e personaggi presenti allinterno del pubblico che richiedono la liberazione dallEuropa e dallinfluenza delle Banche, Formigoni sottolinea come occorra avere una linea politica programmatica e come sia stata lausterità a portare limpoverimento in tutta lEuropa. Zanetti sollecitato su Equitalia sottolinea come sarebbe unottima iniziativa quella di prevedere al suo interno un ufficio che si faccia carico di casi particolari mentre Amato vorrebbe la cacciata di Befera ed alcuni decreti leggi che vietino ad esempio lo sfratto ai morosi. Cofferati sottolinea come a suo dire le maggiori colpi della crisi siano del Centro Destra Europeo che ha votato tutti i provvedimenti tesi allausterità. Si parla infine di un nuovo caso Mastropasqua ossia di Andrea Monorchio che avrebbe una ventina di incarichi. Nella parte conclusiva Barnard attacca in maniera decisa il piano lavoro di Renzi-Poletti per poi chiudere con lintervento satirico di Pravettoni e la performance musicale di uno scatenato Paragone.
Dopo la litigata di qualche mese fa e il successivo scambio di insulti, Paolo Barnard torna nello studio de La Gabbia in occasione della nuova puntata in onda questa sera alle 21.10 su La7. Gli altri ospiti di Gianluigi Paragone saranno invece Roberto Formigoni (NCD), Sergio Cofferati (PD), Ivano Marescotti (Tsipras), Enrico Zanetti (Scelta Civica), l’avvocato Francesca Donato e il giornalista Andrea Scanzi. Quando mancano meno di due settimane alle elezioni europee, in programma il prossimo 25 maggio, gli scenari che travolgono il nostro Paese sono sempre più agghiaccianti, si legge sul sito ufficiale della trasmissione. Da una parte abbiamo assistito allo scandalo tangenti all’interno dell’Expo 2015 che porta alla memoria degli italiani un non troppo lontano 1992 e rischia di spargere ancor più fango su un evento che invece doveva rilanciare a livello internazionale l’immagine del nostro Paese. Dallaltra, invece, l’ex ministro Scajola finisce dietro le sbarre con l’accusa di aver favorito la fuga del latitante, ex parlamentare del popolo delle libertà, Amedeo Matacena. Come se non bastasse, Marcello Dell’Utri dopo che la Cassazione ha confermato la sua condanna a sette anni , per concorso esterno in associazione mafiosa, continua la sua permanenza a Beirut, in attesa di una sempre più incerta estradizione. Immancabile poi anche lironia Paolo Hendel che tornerà a interpretare il magnate Carcarlo Pravettoni.