Dopo sette anni Dario Fo torna sulla Rai con uno spettacolo in prima serata: Francesco, lu Santo jullare. A pochi mesi dalla scomparsa di Franca Rame, il premio Nobel, 89enne, torna a calcare le scene con un lavoro scritto quindici anni fa ma completamente riscritto oggi per un nuovo allestimento. Tutto dedicato alla vita del Santo di Assisi, ne propone un ritratto inedito e avvincente, che mescola realtà e tradizione popolare. Contadini, cardinali, papi prestano la loro voce a Dario Fo per ripercorrere i momenti più importanti della vita di San Francesco: dalla decisione di spogliarsi di tutto allincontro con Innocenzo III, dalla predica agli uccelli, a quella ai maiali, dal dialogo con il lupo, alla malattia agli occhi e la successiva morte. Francesco ne emerge con tutta la forza e la singolarità del suo personaggio: coraggio, ironia e provocazione contraddistinguono il “jullare al servizio di Dio”, come si definisce lui stesso. Le prediche di San Francesco, effettivamente, sono a tutti gli effetti degli spettacoli vicini a quelli dei giullari: attraverso il canto e luso di tutto il corpo nella recitazione, Francesco sa suscitare divertimento e commozione in tutti coloro che lo ascoltano predicare nelle piazze, nei mercati, per le strade. Abbandonato luso del latino, il Santo predica il Vangelo in Volgare umbro, infarcendolo, però, di termini spagnoli, provenzali, napoletani, siciliani e latini. Per questo spettacolo, dunque, Dario Fo riporta in vita il linguaggio rivoluzionario di San Francesco, emozionando e divertendo il pubblico. Lo spettacolo viene introdotto dietro le quinte da Dario Fo e Mika: mentre il pubblico entra in teatro, introducono scherzosamente la figura di San Francesco parlando della loro infanzia. Dopo lintroduzione, Dario Fo entra in scena tra gli applausi del pubblico napoletano: sul palco, solo un tavolo e una sedia. Il premio Nobel fa subito notare limportanza di ricordare la vita di San Francesco proprio oggi, quando per la prima volta un Papa ha voluto darsi il nome del santo di Assisi. E, proprio sulle orme di San Francesco, Papa Bergoglio ha il coraggio di criticare pubblicamente i vertici della società e della chiesa, i detentori del potere economico e politico. Come Francesco, Bergoglio si è spogliato di ogni ricchezza e privilegio, si è trasferito in un alloggio per comuni prelati e addirittura, scherza Fo, “si mette in fila col vassoio per la distribuzione del cibo”. Si entra a questo punto nel vivo dello spettacolo. San Francesco, racconta Dario Fo, viene proclamato santo solo un anno dopo la sua morte. Tommaso da Celano, suo discepolo, ne scrive la storia e Papa Onofrio III la approva. Ma, quaranta anni dopo, il Capitolo di Narbona, un tribunale censorio, provvede a cancellare dalla biografia tutti gli elementi considerati improponibili e tutt’altro che esemplari. Primo fra tutti, la storia in cui Francesco a diciassette anni partecipa a una rivolta popolare contro i signori padroni della città. Viene poi cancellata la vicenda dellarruolamento di Francesco nellesercito che doveva difendere Assisi, la sua cattura e imprigionamento. E, come più volte nel corso dello spettacolo, Dario Fo strappa una risata al suo pubblico raccontando che il padre del Santo, saputo quello che gli era accaduto, si reca dai signori della città a chiedere la grazia ma non riesce a corrompere nessuno. “La corruzione allora non funzionava! Erano tempi bui!”. Dario Fo si lancia a questo punto nel suo monologo in volgare umbro, nel quale racconta tutti i passaggi censurati.Il primo episodio raccontato è quello in cui Francesco, appena uscito dal carcere, si trova ad aiutare un lebbroso portandolo a casa sua. Alla sua morte pochi giorni dopo Francesco, disperato, medita sul significato della sua vita. Poi corre in città e va in chiesa. Lì, davanti ai fedeli e ai suoi genitori, si spoglia nudo, gridando il suo desiderio di tornare a essere pulito e nudo come appena nato. Da quel momento comincia la sua nuova vita. Decide di formare una comunità di cristiani nuovi e comincia a predicare tra la gente. Anche lincontro con il lupo viene cancellato. questo uno dei momenti più divertenti dello spettacolo. Fo racconta, attraverso parole e ululati, il discorso con cui San Francesco ammansisce un lupo che faceva strage di pecore e agnelli. Il lupo, docile, si allontana, tra le lacrime di commozione dei pastori. Divertentissimo è anche il racconto del Santo che viene invitato a un matrimonio per raccontare una delle sue storie. Francesco, spiega, Fo, decide di parlare ai giovani sposi delle nozze di Cana. La trasformazione dellacqua in vino viene raccontata in modo dissacrante e divertente, la figura di Cristo si fa viva e popolare. Tutti gli invitati al matrimonio applaudono e ridono. Un prete, invece, gli chiede se ha il permesso del Papa per raccontare il Vangelo in volgare. così che nasce, nel racconto di Fo, la decisione di andare a Roma a parlare con Papa Innocenzo III. Di fronte ai suoi discorsi sulla povertà, il Papa, sprezzante, gli suggerisce di andare a predicare le sue idee ai porci. E Francesco, davanti allo sguardo incredulo dei suoi compagni, ci va davvero e comincia a parlare con loro ad abbracciarli e baciarli. Sporco dalla testa ai piedi, Francesco torna dal Papa ringraziandolo per il suo suggerimento. allora che il Papa gli chiede perdono Francesco e gli concede così il permesso richiesto.Lultimo episodio che Fo racconta prima dellunico intervallo, è quello in cui San Francesco predica agli uccelli davanti a un pubblico che lo osserva attonito, restando senza respiro e con le lacrime agli occhi.Il secondo tempo dello spettacolo riprende con la morte di Innocenzo III nel 1216 e la successione al soglio pontificio di Onofrio III a cui Francesco torna a presentarsi. Francesco, ormai quarantenne, ha la febbre malarica e un occhio malato. A nulla servono le cure dei medici: ormai è vicina la fine. Commovente è il momento in cui Francesco chiede che gli sia alleviata la pena con dei canti allegri in lode al Signore. Alla sua amata Porziuncola, sdraiato per terra, Francesco muore guardando il cielo e ascoltando le voci del coro che lo accompagna nel suo ultimo viaggio. La voce forte ed emozionante di Dario Fo si alza in questi ultimi istanti dello spettacolo, nel silenzio assoluto e commosso del pubblico.
Sarà visibile anche in diretta streaming lo spettacolo di Dario Fo dal titolo Francesco -Lu Santo Jullare che Rai 1 trasmette questa sera a partire dalle 21.25. Il Premio Nobel riporta dunque in scena il lavoro sulla vita del Santo di Assisi riscritto in una nuova versione che consente allinterprete espliciti accostamenti alla figura di Papa Francesco. Verranno ovviamente descritti i momenti più significativi di Francesco, dal confronto con Papa Innocenzo III per la richiesta di approvazione della Regola fino alla predica agli uccelli e il rapporto con i cardinali. Realizzato dal Centro di Produzione Tv di Napoli, lo spettacolo si aprirà con un confronto tra Dario Fo e il cantautore Mika. Clicca qui per seguire lo spettacolo in diretta streaming
E tutto pronto per linizio di Francesco, lopera di Dario Fo nata quindici anni fa con il titolo “Lu Santo Jullare Francesco” che Rai 1 propone nella prima serata di ogi, domenica 22 giugno 2014. Come già annunciato, poco prima dellinizio lautore-attore Premio Nobel si confronterà con uno dei giovani spettatori della rappresentazione, vale a dire il cantautore anglo-libanese Mika. Ma non è la prima volta che i due si incontrano in occasione di uno show televisivo: era già successo nel gennaio di questanno durante una puntata de “Le invasioni barbariche”, condotto da Daria Bignardi su La7. In quelloccasione, Fo e Mika avevano intonato The origin of love, brano contenuto nel terzo disco del cantante, e Ho visto un re, canzone di Enzo Jannacci in dialetto milanese. Ecco il video.
Questa sera, domenica 22 giugno, su Rai 1 torna il grande Teatro di Dario Fo con Francesco. Si tratta di un vero evento, poiché Fo mancava dalla Rai da sette anni, e dalla prima serata dal 1977, dopo la sospensione di Mistero Buffo. Scritto 15 anni fa con il titolo Lu Santo Jullare Francesco, il lavoro sulla vita del santo di Assisi è stato presentato per la prima volta nel 1999 al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Oggi il Premio Nobel propone un nuova versione del suo lavoro sulla vita del Santo di Assisi che consente espliciti accostamenti alla figura di Papa Francesco: Bergoglio è la meteora che è arrivata come quella che seguivano i magi. è arrivato in mezzo a noi e ha detto: io sono Francesco. Prendersi questo nome è un momento di impegno bisogna avere delle spalle forti, ha detto Dario Fo intervistato da Paola Marinozzi per Radio News.
Durante lo spettacolo lo spettatore assisterà a un intreccio di realtà storica e leggende popolari. Non mancheranno i momenti cruciali della vita del Santo di Assisi: il confronto con Papa Innocenzo III per la richiesta di approvazione della Regola, la predica agli uccelli, il rapporto con i semplici, i confratelli, i cardinali. Prima dell’inizio dello spettacolo, registrato il mese scorso a Napoli, verrà trasmesa una conversazione tra Dario Fo e Mika di circa 10 minuti, mentre la versione integrale della loro chiacchierata di 40 minuti sarà disponibile da lunedì 23 giugno su Rai.tv. Dario Fo e Mika si sono incontrati per la prima volta lo scorso 17 gennaio nella prima puntata de Le Invasioni Barbariche di Daria Bignardi. Francesco, per la regia di Felice Cappa, è stato realizzato da Gianmarco Mazzi con Jacopo Fo, figlio dell’attore.