La puntata di lunedì 14 luglio 2014 della trasmissione Voyager, la seconda di questa stagione televisiva, condotta su Rai Due da Roberto Giacobbo è dedicata interamente alla meravigliosa città di Venezia, rivivendo alcuni momenti storici a essa legati, contemplando le sue bellezze e i suoi fantastici segreti. Questo affascinante viaggio ha inizio raccontando una vecchia leggenda risalente al cinquecento e che vede come protagonista un fornaio dellepoca di nome Pietro Tasca, maggiormente noto con lappellativo di Fornaretto. Ebbene il Fornaretto venne giustiziato nonostante non avesse commesso lassassinio del nobile veneziano di cui si parla nella vicenda. Prendendo spunto dalla storia, Giacobbo mostra come funzionava lapparato della giustizia dellallora Serenissima, partendo dalla famosissima piazza San Marco e in particolare dal palazzo Ducale in cui cera il Doge e dal quale di fatto venivano rese note tutte le decisioni prese, in particolare la condanne a morte. Molto interessanti sono i particolari della vicenda con la cosiddetta Bocca del Leone allinterno della quale dovevano essere inseriti i documenti sui quali anche semplici cittadini, effettuavano denunce per un qualsiasi torto subito oppure per illeciti commessi da altre persone. Giacobbo ci porta a vistare linterno del Palazzo Ducale di Venezia soffermandosi ovviamente su quelle stanze che avevano un determinato significato nonché specifica funzione nella giustizia dellepoca. Viene mostrata la sala dei supplizi ossia dove gli imputati e i prigionieri venivano torturati in maniera cruente che anche se innocenti, come nel caso del Fornaretto, si dichiaravano colpevoli giacché vedevano la morte come una liberazione dallimmane dolore provato durante la tortura. Si entra nei meandri più nascosti del Palazzo Ducale, quelli che solitamente non vengono messi a disposizione dei visitatori ed in particolare le celle di detenzioni degli strati sociali più poveri del popolo e allinterno delle quali erano costretti a stare insieme, in spazio realmente molto angusti, grandi numeri di persone. Il viaggio allinterno del Palazzo Ducale continua mostrando sale ben più sfarzose dove solitamente il Doge insieme ai propri più stretti consiglieri prendeva le decisioni in merito alle presunte colpe dei detenuti, fino ad arrivare al famosissimo Ponte dei Sospiri dove i condannati a morte davano un ultimo sguardo alla bella città prima di essere uccisi. Giacobbo inoltre mostra come già allepoca del Rinascimento italiano, allinterno del Palazzo Ducale che rappresentava anche una sorte di attuale casa circondariale, ci fosse il parlatorio ossia la stanza presso la quale veniva data la possibilità ai parenti dei detenuti di poter avere un contatto con questultimi. Giacobbo ricorda alcuni dei più illustri detenuti del Palazzo Ducale come Giacomo Casanova, Silvio Pellico e Giordano Bruno. Questultimo fu di passaggio nel carcere veneziano in quanto siccome ritenuto colpevole di blasfemia fu arso vivo a Roma. Casanova invece venne condannato a cinque anni di detenzione che tuttavia non scontò mai in quanto, dopo un primo tentativo fallito miseramente, riuscì ad evadere dalle segrete celle di Palazzo Ducale. Giacobbo ricostruisce come avvenne questa fuga ossia grazie allaiuto di un invitato a una festa che si tenne presso la stessa struttura con Casanova che in pratica scontò soltanto quattro mesi di detenzione. Secondo la leggenda, pare che Casanova prima di fuggire alla volta di Parigi si fermo a Piazza San Marco per bere unultima volta nella propria vita un caffè in quello straordinario scenario. Si cambia storia passando a parlare del crollo del Campanile di Piazza San Marco che miracolosamente non uccise nessuno per poi essere ricostruito in dieci anni. Quindi è la volta delle colonne San Marco erette grazie a Nicolò Barattiero. Il focus si sposta su angusti vicoli di Venezia che sono stati teatro di numerosi assassini messi in atto da killer di professione tra i quali viene ricordato il serial killer Biagio Cargnico. Giacobbo pone lattenzione sui legami che ci sono stati tra il leggendario ordine dei Templari e la città di Venezia, utilizzata come base di appoggio per le comunicazione da e per la Terra Santa. Entrando nella Basilica di San Marco, si parla di unaltra leggenda che stando alle parole dello storico Gianni Vianello, pare avere delle basi anche dal punto di vista storico e scientifico. In pratica nella tomba di San Marco ci sarebbero i resti di due persone ossia parte del corpo dello stesso San Marco e una reliquia di Alessandro Magno. Giacobbo racconta come arrivano le spoglie di San Marco a Venezia ossia per mezzo della famosa Operazione San Marco con cui due mercanti portarono il corpo del santo da Alessandria a Venezia e pare che furono prese per sbaglio anche parte del corpo di Alessandro Magno. Ad avvalorare la tesi dei due corpi ci sarebbe il fatto storico riportato dallo stesso Vianello secondo cui nell1811 venne aperta la tomba di Sa Marco con il corpo che aveva la testa, cosa impossibile visto che San Marco perse la testa nel momento della sua uccisione. Giacobbo poi parla di una leggenda che vuole nascosta su un isolotto di Venezia il favoloso e mitico tesoro dei Templari. Quindi si parla del compositore austriaco Wagner che venne diverse volte a Venezia dove scrisse alcune parte di alcune sue opere più famose e dove peraltro morì. Nella parte finale si parla dellincendio che nel 1996 distrusse il teatro La Fenice poi ricostruito in sette anni e quindi della cosiddetta maledizione del palazzo Ca Diario per via della quale tutti i proprietari sono passati a miglior vita attraverso una morte violenta. Quindi breve passaggio su alcune isole poste nella periferia di Venezia come quella dove si dice che ci fosse il tesoro dei templari e che Papa Giovanni XXXIII comprò per donarla alla città di Venezia.
Va in onda questa sera la seconda puntata di Voyager – ai confini della conoscenza, il programma che Roberto Giacobbo tornerà a condurre a partire dalle 21.10 su Rai Due. Le telecamere della trasmissione ci porteranno a Venezia e alla scoperta dei suoi più famosi palazzi, a cominciare dal Palazzo Ducale i cui passaggi segreti sono testimoni di un potere che secoli fa ha reso la città una potenza mondiale. Visiteremo poi la cripta della Basilica di San Marco, lunico sotterraneo della città che ha conservato a lungo le spoglie del santo, per poi arrivare alla splendida Fenice, interamente ricostruita dopo lincendio del 1996 tranne un dettaglio che Voyager ci mostrerà. Oltre che delle cause che portarono alla distruzione del celebre teatro, Roberto Giacobbo ci parlerà della fuga di Giacomo Casanova portandoci allinterno del Ponte dei Sospiri, proprio come la vedevano i condannati. Andremo poi nel famoso Casinò, un tempo luogo segreto per le riunioni dei Templari, ma ci verrà raccontata anche la storia di un palazzo meraviglioso e maledetto che ha sempre distrutto le vite di chi lo ha acquistato.