Filippo Timi, nato a Perugia il 27 febbraio 1974, è un artista italiano. Timi, infatti, è scrittore, attore (di tv, cinema e teatro) e anche regista. Ha iniziato la sua carriera teatrale con la compagnia perugina “Carthago Teatro” diretta dal regista Mehdi Kraiem per poi formarsi presso il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera con Dario Marconcini. dunque approdato al Teatro Valdoca di Cesena, mentre Cesare Ronconi e con Pippo Delbono ha fatto uno studio per il suo spettacolo La rabbia. Nel 2004, dopo aver affinato gli studi vocali con Bruno De Franceschi, viene premiato come miglior attore di teatro under 30. Tantissimi gli spettacoli teatrali di cui è stato protagonista, sia come attore regista e autore. Giusto per fare qualche esempio nel 2009-2010 con Il popolo non ha il pane, diamogli le briosche, nel 2011-2012 con Favola, cera una bambino e dico cera perché ora non cè più e, sempre nel 2012 con Amleto. Mentre nel corso 2013 è stato in tour con un nuovo progetto teatrale, Il Don Giovanni, vivere è un abuso, mai un diritto. Sul grande schermo lo abbiamo visto recitare in In memoria di me di Saverio Costanzo, I demoni di San Pietroburgo di Giuliano Montaldo, Come dio comanda di Gabriele Salvatores, Vincere di Marco Bellocchio, La Doppia Ora di Giuseppe Capotondi, Vallanzasca. Il suo primo romanzo, ispirato a La vita bestia è Tuttal più muoio (2006), scritto con Edoardo Albinati, seguito da E lasciamole cadere queste stelle (2007) e Peggio che diventare famoso (2008).
Filippo Timi, quindi, da scrittore ad attore, da regista a politico. Ebbene sì, il 40enne volto noto del piccolo e grande schermo tricolore è Il Candidato, ovvero Pietro Zucca, aspirante premier che però sa ben poco per non dire nulla di politica. Si tratta, per fare chiarezza di una mini serie nata per il web satirica e alquanto cinica (presentata al Fiction Fest di Roma) nella quale Timi veste i panni di un politico quanto mai costruito, artificiale e incompetente, capace comunque di conquistare i consensi: si tratta di una rivisitazione del format francese Henaut president! che troverà spazio a partire dal 23 settembre su Rai Tre in occasione di Ballarò. Saranno infatti 6 i minuti che il talk show politico ed economico condotto da Massimo Giannini dedicherà alla serie satirica. Zucca è affiancata da un nutrito team di esperti della comunicazione disposti a tutto: le iene che manovrano il politico sono Lunetta Savino, Antonio Catania, Christian Ginepro, Marina Rocco, Flavio Furno e Fabrizio Luisi. Gli sceneggiatori de Il Candidato sono Carlo Bassetti, Fabrizio Luisi, Simone Laudiero e Pier Mauro Tamburini, mentre il regista è Ludovico Bessegato. Insomma, si tratta di una rivisitazione quanto mai satirica della politica italiana, che Ballarò dal canto suo vuole raccontare con le lenti della realità.