Si avvicina sempre di più il momento più atteso per gli amanti di Maurizio Crozza e delle sue imitazioni perfette e divertenti: Crozza nel paese delle meraviglie 2015 sta per tornare su La7 tra qualche minuto e porterà con sé il suo solito carico di personaggi imitati con maestria e acuto senso di osservazione, il tutto sotto il grande ombrello della satira di casa Crozza. Interessante l’ultimo tweet apparso sull’account ufficiale della trasmissione, che per ricordare l’appuntamento in onda tra poco fa largo uso dell’ironia. “Lo streaming consente di seguirci anche dal taxi”, con però l’immagine che rivela di quale taxi si tratti: è la gag dei Denis Verdini che porta a spasso i suoi personaggi politici del momento. È ovviamente una presa in giro del fatto che il politico fuoriuscito da Forza Italia sia un “taxi” su cui possano starci tutti di ogni partito possibile: in questo modo tra l’altro il tweet ricorda un importante servizio che il programma di Crozza, come tutti quelli in onda su La7 offrono al proprio pubblico. Non solo dalla tv infatti è possibile seguire Crozza nel paese delle meraviglie, bensì anche su pc, tablet e smarpthone (o anche Taxi a questo punto!) grazie alla diretta streaming video che La7.tv offre come sempre gratuitamente a questo link. Buona visione e occhio al tassametro.
Non poteva mancare l’ironia neanche nel tweet che annuncia la nuova puntata di Crozza nel Paese delle Meraviglie 2015 prevista per stasera, venerdì 23 ottobre. Sul profilo Twitter del comico genovese, infatti, si legge “Stasera torna #crozzameraviglie! L’unico programma che non fa la coda a #Expo… perché non ci va! #ore2110 @La7tv”. Forse quote parole potrebbero rivelarsi anche un indizio nel comprendere quali saranno gli argomenti – e soprattutto i personaggi – che il protagonista del one-man show ha intenzione di riportare sul piccolo schermo. Si parlerà di Expo, a pochissimi giorni dalla chiusura di tutti i padiglioni e dalla conclusione dell’evento? Clicca qui per vedere il tweet direttamente dalla pagina social del comico ligure.
Il venerdì, in casa La7 e in questa ritrovata stagione autunno-invernale, è sinonimo di Maurizio Crozza: il comico genovese, infatti, si prepara per tornare anche stasera – 23 ottobre 2015 – con una nuova del suo one-man show, Crozza nel paese delle meraviglie. I fans più scatenati della trasmissione si staranno certo chiedendo quali saranno le imitazioni e gli sketch che proporrà stasera, e magari in cuor loro sperano di rivedere alcuni tra i più amati cavalli di battaglia del comico, come per esempio Enrico Mentana e il premier Matteo Renzi, riproposti rigorosamente il venerdì passato. La settimana scorsa, naturalmente sempre molto attento ai principali fatti che scuotono il mondo politico, si è concentrato anche sulle accuse a Mario Mantovani e dunque ha preso i panni di Roberto Formigoni, per passare infine alle nuove regole per pagare il canone Rai. Anche stasera, dunque, molto probabilmente non mancheranno i suoi personaggi più famosi, come anche il filmato in chiusura che mostra gli errori e le gaffe durante la realizzazione degli sketch, ma fondamentale sarà nuovamente uno sguardo attento alla settimana passata: rivedremo per caso il genovese nei panni di Papa Francesco?
Crozza nel Paese delle Meraviglie di venerdì scorso è iniziata con un video dove Maroni ha affermato che “non ci sono tangenti nella sanità Lombardia ed è quindi un attacco politico.” E’ salito sul palco Crozza-Maroni che ha ribadito il concetto, difendendo anche Garavaglia con la solita fretta di andar via dal palco. Ha negato “timidamente” di conoscere il vice presidente da poco agli arresti. E’ quindi piombato Bossi che ha ribadito “l’attacco politico” con i suoi soliti modi irruenti. E’ tornato quindi Crozza parlando del “pubblico delle meraviglie”che ha paura di definire tali perchè poi magari “ci riprensano” come in politica. E’ comparso quindi Mario Mantovani che è stato accusato di truccare diverse gare d’appalto nella sanità e che è stato arrestato 3 giorni fa. Secondo Crozza “Non potrebbe passare neppure sotto la Porta Santa perché suonerebbero i metal detector”. Ex sottosegretario di Berlusconi e collaboratore di Formigoni, Crozza si è chiesto cosa poteva uscirne. Ma Mantovani non si è ancora dimesso, solo “autosospeso” in attesa di chiarire la sua posizione. Formigoni lamenta che si è dimesso per molto meno.
E’ arrivato sul palco Formigoni-Crozza assalito dai giornalisti. Ha parlato della conoscenza con Mantovani, vantando il suo “metodo per la sanità tra i migliori”. Ha elencato i reati di cui è accusato Mantovani, ma la cosa più grave è che “si sia fatto ristrutturare una casa che non è intestata a un prestanome”. Con le sue sporadiche minacce di querele ha cercato di fermare le domande del giornalista- Azzalone. Crozza ha preso di mira anche Verdini che chiede il ponte sullo stretto e il condono in Campania in cambio di 13 senatori che hanno votato a favore il Ddl per rinnovare il senato. Crozza ha sottolineato che ormai la moralità politica ha toccato il fondo. Verdini si è definito un “taxi” per Renzi ed è quindi apparso sul palco un vero taxi. E’ partito quindi un video dove Verdini parafrasava cantando “La lontananza” di Modugno. Crozza-Verdini quindi si è improvvisato tassista per chi vuole uscire da Forza Italia, per gli indagati del Pdl e infine per un Berlusconi travestito che vorrebbe entrare nel Pdl. Sul palco poi Crozza ha letto un titolo di Berlusconi che si lamenta su Renzi che lo copia, paragonandoli ai Blues Brothers con gli occhiali scuri. Crozza ha fatto notare che Confindustria ha apprezzato la Legge di Stabilità con un no dei sindacati.
Insomma Renzi ormai “fa quello che vuole” simile a Re Luigi del “Libro della Jungla” dove tante scimmiette gli obbediscono in cambio di qualche banana. E’ entrato quindi Renzi-Crozza cantando che “incanta tutti in cambio di contentini”. Renzi insomma ha sviato tutte le domande sulla legge di Stabilità: no primarie perché lo scocciano, 150 milioni a Roma e Milano per accaparrarsi voti alle prossime elezioni nelle 2 città, e lo stravolgimento della realtà in cui crederanno tutti. Crozza ha anche parlato del canone Rai nella bolletta per cui se non si paga verrà staccata la luce. Ha immaginato un’esilarante scena di “Ghost” nel caso in cui andasse via la corrente. Crozza ha cercato quindi di indorare la pillola “Cosa c’è di più trasparente di una bolletta?” Tra le varie voci si “brancola nel buio”. In totale si paga il doppio di quello che si è consumato, bolletta alla mano. Tra le voci incluse nelle “spese aggiuntive” ci sono i soldi per le Ferrovie dello Stato e la tutela dei siti nucleari. Tutte le compagnie hanno voci simili. I cittadini insomma vengono”intortati” per bene: le tariffe telefoniche sono passate dal calcolo su 1 mese a 4 settimane (con 3 giorni in meno al mese si arriva a pagare un mese in più all’anno). E’ arrivato anche il turno di Mentana-Crozza: lui stesso si è detto divertito per le “sofferenze” a cui è sottoposto il giornalista. E’ partita quindi la maratona televisiva, con le “lodi” alla regia per l’errore al primo secondo. La notizia di punta è che il ministro Boschi è la persona con cui gli italiani vorrebbero “farsi” un selfie. E’ partito un servizio con la Boschi senza audio.
Mentana quindi è stato costretto a doppiarla sbagliando il testo e leggendo il monologo de “Il gladiatore”. Intanto Celata è a New York mentre Mentana addenta uno sfilatino, ma non in pace perché la regia non stacca sul collegamento e quindi lui cerca di sbrigarsi per non essere “beccato”. A Mentana però va per traverso e arriva Celata che “gli salva la vita” con una manovra. Mentana quindi si rende conto che Cerata non è a New York e si sente “preso in giro”. Celata fa presente che si collega dallo studio accanto a sua insaputa perché non si può fare un collegamento cosi distante. Il collegamento continua con la Sarchioni da Firenze presso la casa del ministro Boschi, che ha davanti un cartello stradale. Mentana pensa che la giornalista si “vergogni” di lavorare per il Tg di La7. La Sarchioni invece si vergogna per la sua messa in piega, il suo parrucchiere ha sbagliato. In effetti in testa ha un vero disastro e Mentana non trattiene le risate. La Sarchioni si arrabbia e lancia il microfono su Mentana: non ci sono i soldi per fare il collegamento da Firenze. Crozza ha parlato di De Luca che è insieme i magnifici 7 tutti insieme. E’ un vero vulcano ma la sua criptonite è la legge Severino. Il 20 ottobre infatti la consulta deciderà se De Luca dovrà dimettersi. Il politico è inviperito per questa possibilità, lanciando sproloqui su chi vuole estrometterlo. Lo Stato è appunto “stato” perché è qualcosa che non c’è più,secondo lui. Ha apprezzato il fatto di aver incontrato la Cristoforetti e che lo ha ispirato per un progetto in modo da far diventare Salerno la Cape Canaveral del sud Italia. Ma il progetto è stato interrotto perché qualcuno si è fregato i caschi degli astronauti per trasformarli in insalatiere. Alla fine della puntata, dando l’appuntamento per la serata di oggi, c’è stata una clip molto divertente sulle prove e sulla preparazione della puntata.