Le grandi navi di Europa e di Asia riescono a pescare fino a 250 tonnellate di pesce: è con queste immagini che parte il video promo di anticipazioni della puntata di Presadiretta condotta oggi – domenica 4 ottobre 2015 – da Riccardo Iacona su Rai 3. Una sorta di navi aspirapolvere, che però intervengono pesantemente nellabbattere leconomia dei paesi africano che danno sulloceano Atlantico, dal momento che è in gran parte basata sulla pesca. Alcuni dei pesci pescati in quelle enormi quantità, inoltre, vengono in seguito buttati. Ma che cosa succede anche nel mare Mediterraneo, più vicino a casa nostra? Sarà unaltra delle domande a cui si cercherà di rispondere stasera: nella clip viene mostrato che sono tante le zone in cui è addirittura difficile trovare il pesce. Nellattesa di saperne di più, clicca qui per vedere il video promo disponibile su Rai.tv.
Tra pochissimo su Rai 3 ‘Presa diretta’, il programma di attualità di Riccardo Iacona. In questo episodio, che conclude il primo cilo, il conduttore propone ìPesca selvaggia’, una video-inchiesta che racconta, attraverso un viaggio dalla Sicilia alla Sardegna fino a Malta e al Senegal, di come abbiamo depredato il mare nonostante le leggi specifiche che regolano il traffico marittimo. Vi ricordiamo che sarà possibile seguore ‘Presa diretta’ su Rai 3 all 21.45 oppure in diretta streaming sul sito di Rai TV cliccando qui.
Torna stasera, domenica 4 ottobre 2015, con la quarta e ultima inchiesta di questo breve ciclo Riccardo Iacona alla guida di Presadiretta, il programma in onda su Rai 3 dalle 21.45 circa: in particolare, il lavoro che verrà portato sul piccolo schermo stasera si intitola Pesca selvaggia e indaga appunto il mondo della pesca, che in Italia negli ultimi anni ha letteralmente saccheggiato i mari, con unattività estremamente intensiva e portata avanti con metodi scorretti. Nonostante le quote, i fermi pesca e tutti gli accordi internazionali stilati, i nostri mari risultano ormai del tutto poveri di pesce, una delle basi dellecosistema alimentare mondiale. La trasmissione ha viaggiato fino in Senegal per raccontare che cosa sia la pesca di rapina, portata avanti anche dai grossi gruppi internazionali. Le imbarcazioni asiatiche, russe, ma anche europee, sposato i loro pescherecci in riserve ittiche do comunità locali, che dopo il loro passaggio devono dimprovviso smettere di far affidamento su una risorsa che mai era mancata e sulla quale basavano anche la loro sopravvivenza. Si cerchie di capire perché, nonostante le quote, il tonno rosso – uno dei pesci più pregiati – sia completamente sparito dalle tavole dello Stivale, e infine si porteranno anche degli esempi positivi, con le storie di quanto accade per esempio a Favignana in Sicilia, ma anche in Toscana e in Puglia.