Realizzare un film documentario su un personaggio storico e immortale della storia del Rock non dev’essere stato facile, ma Amy Berg, sceneggiatrice e regista del film “Janis” ha voluto mettere a nudo la vita complicata e travagliata della grande cantante Janis Joplin, scomparsa prematuramente nel 1970.Il documentario ripercorre i passi cruciali della vita dell’artista, iniziando dall’infanzia, arrivando ai primi passi nella musica che conta, fino ai grandi concerti che l’hanno resa immortale, come Monterey Pop e Woodstock.Amy Berg ha voluto portare alla luce del sole le fasi travagliate della vita della cantante, fatta di relazioni sentimentali complicate, e purtroppo anche di grandi dipendenze, come alcol e droghe, che alla fine hanno portato alla sua scomparsa prematura, così come la maggior parte delle grandi leggende del Rock anni 70.Il film uscirà nelle sale italiane l’8 Ottobre, e verrà distribuito dalla Wonder Pictures. Il racconto cinematografico inizia con la vita scolastica di Janis, una ragazzina derisa e umiliata dall’intera scuola, persino ad un ritrovo scolastico dopo 10 anni dalla fine delle lezioni l’accanimento verso di lei è ancora presente.
Tanto che negli anni successivi la piccola Janis decide di “fuggire” da Port Arthur sua città natale in Texas, per trasferirsi nella bella San Francisco in California.Qui inizia ad esibirsi in piccoli locali solamente per ricevere birre gratis in cambio, niente di più. Ma grazie a queste esibizioni avrà la prima svolta della sua carriera, infatti è qui che avrà modo d’incontrare i Big Brother and The Hold Company, che saranno i primi ad introdurla nel mondo del Rock che conta. Grazie a loro infatti inizierà ad esibirsi in numerosi occasioni importanti, come il Monterey Pop Festival, questo concerto uno dei più importanti della sua carriera le darà modo di ottenere il primo contratto discografico, grazie al manager Albert Grossman. Lo stesso di Bob Dylan. Successivamente prenderà parte al concerto di Woodstock, dove si presenterà sul palco dopo aver assunto una massiccia dose di eroina, si esibirà apparentemente stordita, ma sempre consapevole delle sue grandi doti canore.Infine sarà presente la Janis vista comparire spesso in programmi televisivi, quella che girerà il mondo per esibirsi, ma che allo stesso tempo ha paura di non essere all’altezza, di non essere quella che il pubblico vuole.
Il viaggio fatto in Brasile per cercare la disintossicazione dall’alcol e dalla droga, e la ricerca del suo ultimo vero amore, che alla fine l’abbandonerà per scappare in Nord Africa.Il documentario si conclude con la morte della povera Janis, in una stanza d’albergo di Hollywood, causata dalle uniche cose che nella vita non l’hanno mai tradita, l’alcol e la droga.Il documentario viene ulteriormente valorizzato dalle numerose lettere originali scritte da Janis alla famiglia e gli amici più intimi, dove spiccano le sue paure e incertezze di non farcela, lette dalla splendida voce di Chan Marshall, che ridà voce alla splendida anima di Janis Japlin.