Stasera, sabato 7 novembre 2015, non tornerà sul piccolo schermo di Rai 2 la terza stagione di Elementary con una nuova puntata: la serie tv, infatti, si è conclusa la settimana scorsa con l’ultimo appuntamento della terza stagione, dal titolo “Verso l’abisso”. Il secondo canale nazionale, però, ha in serbo anche per stasera una proposta davvero molto interessate per tutti i telespettatori: stasera andranno infatti in onda ben due episodi della settima stagione di Castle, con un doppio appuntamento. Si tratta del nono e del decimo, intitolati rispettivamente “L’ultimo grande eroe” e “Un babbo natale cattivo“.
Nell’ultima puntata di Elementary 3, Sherlock (Jonny Lee Miller) si lamenta con Alfredo (Ato Essandoh) di non avere più uno sponsor e l’amico gli promette che l’indomani gli fornirà un contatto. Il giorno dopo, Alfredo non è nel suo garage e il cliente presente afferma di essere stato derubato della sua vettura. L’investigatore prova a chiamarlo, ma scopre subito dopo che il suo cellulare è nelle vicinanze. Sherlock teme che l’amico possa aver ripreso a drogarsi a causa di una delusione d’amore e anche la madre sa che quest’eventualità si ripete periodicamente. Poco dopo Oscar Rankin (Michael Weston) chiama l’investigatore e lo informa che gli restituirà Alfredo se lo aiuterà a trovare la sorella Olivia. Anche la ragazza è una tossicodipendente e nelle ultime settimane Oscar era riuscito a farla entrare nella stessa clinica dove Sherlock si era disintossicato. L’investigatore riattraversa lentamente tutte le fasi della sua dipendenza e la tentazione di cedervi ancora è molto forte, ma riesce a resistere per liberare Alfredo. Sherlock chiede a Watson (Lucy Liu) di dedicarsi solo alle indagini su Oscar per scoprire se abbia nascosto l’amico in qualche struttura che frequentava. Una paziente della clinica dice di aver visto Olivia andare via con un altro tossicodipendente conosciuto come Beta Ray, e Oscar crede che possano essere diretti in uno dei classici luoghi di spaccio. Marcus (Jon Michael Hill) e Watson individuano la macchina rubata da Oscar e a bordo trovano un cartoccio di un fast food di Long Island. Ancora una volta Sherlock deve resistere alla tentazione ed è costretto a passare la notte in quel posto perché Beta Ray dovrebbe ritornare quella notte. L’investigatore riesce a chiamare Watson di nascosto e la aiuta nelle ricerche indicandole che Oscar ha sugli abiti della polvere di granito e che Alfredo possa trovarsi quindi in un cantiere o un deposito di piastrelle. L’assistente vorrebbe anche che Sherlock tornasse in città perché crede il luogo in cui si trova lo possa far cedere, ma l’investigatore è deciso a risolvere il caso prima che Alfredo possa morire. Qualche istante dopo, Sherlock trova la carta di identità di Jonathan Bloom (Patrick Page) e teme che Olivia possa essere con lui. L’investigatore si precipita nell’appartamento di Bloom perché è conosciuto per la sua pericolosità e ricorre alla forza per ottenere una confessione. L’uomo gli riferisce che la ragazza gli ha rubato un forte quantitativo di droga pregiata e una somma di denaro ma che non è riuscito a fermarla prima che scappasse. Olivia si sarebbe anche allontanata su un taxi di una particolare compagnia che Bloom conosce perfettamente. Intanto, Marcus crede che la pista giusta da seguire riguardi uno zio di Oscar che lo aveva aiutato in passato e Watson ricorda di aver visto nel suo appartamento una foto in cui si trovava a casa dello zio. Nell’immagine si vede chiaramente una lapide di granito e che Alfredo può essere nascosto in un luogo legato quindi allo zio. Sherlock e Oscar raggiungono il posto in cui Olivia si è fatta lasciare e raggiungono una galleria percorsa da un binario in disuso, ma l’investigatore comincia a sospettare qualcosa e chiede ad Oscar di aspettarlo all’esterno. Poco dopo Sherlock trova il cadavere di Olivia con una siringa al braccio e capisce immediatamente che il fratello era a conoscenza della sua morte. L’investigatore vuole sapere il motivo del suo gesto e Oscar gli confessa di aver fatto di tutto per dimostrargli che è simile a lui e che si era divertito per averlo visto in difficoltà per tutto quel tempo. Oscar crede che non possa resistere a lungo e gli porge la scatola in cui ha conservato parte della droga rubata da Olivia perché pensa che gli serva solo una spinta. Watson e Marcus entrano nell’ufficio dello zio di Oscar e trovano Marcus nascosto nello sgabuzzino. L’assistente chiama immediatamente Sherlock per avvisarlo e l’investigatore può finalmente picchiare Oscar come avrebbe voluto fare fin dall’inizio. Una volta finito, prende con sé anche la scatola con la droga e alla sera è ormai ritornato nel vortice.