Torna questa sera con una nuova puntata, la nona, ”E’ arrivata la felicità”, serie tv Rai ideata da Ivan Cotroneo e diretta da Riccardo Milani e Francesco Vicario. Questa racconta la storia di Angelica, vedova con due gemelle, e Orlando, architetto abbandonato insieme a due figli dalla moglie fuggita con un altro. Ai microfoni de IlSussidiario.net, l’attrice Federica De Cola che nella serie interpreta Rita si è raccontata e ha parlato del suo ruolo nella fiction, quello della fidanzata della sorella di Angelica (Claudia Pandolfi).
La tua carriera è iniziata cinematografica con un film importante come ”Nuovomondo” di Emanuele Crialese, anche se avevi già una lunga esperienza teatrale, a oggi ti diverte più recitare per il cinema, per la tv o a teatro?
Metto ovunque lo stesso impegno e mi piacciono tutti i miei ambiti lavorativi. Ma il teatro per me è il luogo più sacro e anche il più divertente. Amo stare sul palcoscenico, interagire con l’emotività delle persone e vivere insieme agli spettatori ciò che il mio personaggio racconta.
Quello che stai realizzando è il tuo sogno da bambina? Se no quando hai iniziato a sognare di lavorare in questo mondo?
Ho la fortuna di vedere realizzato quello che è sempre stato il mio sogno fin da bambina. La cosa più bella è che il mio sguardo su questo mestiere è rimasto quello di un tempo: stesso amore e stesso stupore.
Il ruolo in ”E’ Arrivata la felicità”, dove interpreti una donna omosessuale Rita, è sicuramente un ruolo impegnativo. Hai trovato delle difficoltà?
Non ho trovato alcuna difficoltà perché ben guidata da sapienti registi come Riccardo Milani e Francesco Vicario e affiancata da un ottima compagna di lavoro come Giulia Bevilacqua. Tutto questo ha fatto sì che ogni scena sia stata girata in maniera naturale e spontanea.
Ci racconti un po’ il set di questa fiction? Come è stato lavoravi?
Le riprese sono durate nove mesi e in così tanto tempo il set è diventato una seconda famiglia. Specialmente in questo caso, dove si è sempre respirato una bella atmosfera e con molti colleghi è nata un’amicizia sincera.
Puoi svelarci, se lo sai, se ci sarà una seconda serie dopo la fine di questa prima?
Non c’è ancora la certezza, ma ce lo auguriamo tutti!
La fiction regala anche ottimi momento di riflessione su svariati argomenti. Tra questi c’è quello dell’omosessualità con due ragazze che si amano, ma sono costrette ad andare in un altro paese per realizzare il loro sogno di diventare mamme. Il tuo personaggio nello specifico, non essendo portatore del feto, non ha nessun diritto nei confronti del nascituro. Qualora morisse la sua compagna la legge le toglierebbe il bambino. Hai riflettuto durante questa tua interpretazione e cosa pensi di questa legge ancora legata a vecchi concetti in Italia? Daresti in adozione un bambino a una coppia omosessule?
L’italia è certamente indietro rispetto agli altri paesi europei riguardo la tutela dei diritti delle coppie omosessuali. Il mio mestiere da’ sempre nuovi spunti di riflessione e sicuramente la coppia Rita-Valeria apre dibattiti importanti. Spero che la storia che raccontiamo serva a svegliare le coscienze di quegli spettatori che non pensano che, in fin dei conti, è soprattutto l’amore che forma una famiglia.
Cosa c’è nel tuo futuro professionale?
I primi di febbraio mi vedrete nella miniserie “Luisa Spagnoli” in onda su Rai uno. Sempre con il nuovo anno riprenderò “Lei e lei”, uno spettacolo prodotto dal Teatro di Messina e diretto da Giampiero Cicciò, qui anche autore e, insieme a me, attore. Interpreto una giovane prostituta, una ragazza che vive ai margini e che imparerà a sopravvivere alla sua grande solitudine usando la fantasia. Saremo in scena a Roma al teatro Lo Spazio la prima settimana di marzo!
(Matteo Fantozzi)