Nella puntata di Teo in the Box di questa settimana, andata in onda ieri sabato 12 dicembre 2015, Teo all’interno della sua scatola viene trasportato dentro al carcere di Rebibbia: il comico viene rinchiuso all’interno di uno stanzone dove ripensa e ricorda quando ancora bambino turbolento, frequentava la scuola elementare e veniva messo in punizione. Dopo di che, come ogni soggetto che arriva nel carcere, vengono svolte le procedure di rito, consegna degli oggetti personali, distribuzione di tutto ciò che è necessario per la permanenza e rilevamento delle impronte digitali. A questo punto per il presentatore e comico Teo Teoccoli è giunto il momento di raggiungere la sua cella; rimasto solo l’uomo esamina quello che gli è stato consegnato, gli oggetti per la permanenza in carcere. Qualche oggetto di uso comune indispensabili, una forchetta, un cucchiaio, del dentifricio, un deodorante, lo spazzolino da denti, la carta igienica e delle coperte sono tutto ciò che un carcerato ha diritto; l’uomo rimasto solo prova sensazioni contrastanti e le emozioni iniziano a farsi sentire. Inizia così a chiedersi come si può passare molto tempo o in qualche caso tutta la vita all’interno di una cella così piccola senza poter uscire e con il minimo necessario per sopravvivere; quattro mura, pochi oggetti e una finestra minuscola diventano tutto il mondo di chi è rinchiuso all’interno di questa struttura carceraria. Si arriva al momento della tanta attesa ora d’aria; in questo momento si fa conoscenza con gli altri carcerati che accolgono il nuovo arrivato pacificamente e il veterano del gruppo gli spiega poche semplici regole per convivere con gli altri senza problema. In questa conversazione Teo scopre che all’interno del carcere è presente una sorta di graduatoria per poter ottenere una cella singola, che è il miraggio per molti che devono stare all’interno del carcere per molti anni; dopo l’ora d’aria Teo viene trasferito all’interno di una cella quadrupla occupata da Vincenzo, Salvatore e un ragazzo di etnia Rom. Il presentatore cerca di fare alcune domande in maniera discreta e presenta subito alcune difficoltà nel rifarsi il letto; mentre è in corso una partita a scopa, viene trasferito all’interno delle cucine per preparare il pranzo della giornata; dopo il pranzo si intrattiene con alcuni carcerati, un fan sfegatato di Papa Francesco e un altro che dichiara di aver lavorato con Tornatore il regista. La giornata passa e all’interno della cella, con ospite zio Antonio il fan del Papa, si prepara la cena e ci si abbandona ad alcune confidenze; Teo in seguito incontra un detenuto intento nello studio di un copione per lo spettacolo di teatro e dopo aver fatto richiesta gli viene concesso di assistere alle prove dello spettacolo. L’attore e presentatore tv rimane colpito dall’impianto scenico e dagli attori e non nega qualche preziosissimo consiglio per migliorare le perfomance agli attori che vivono questo momento come unico sfogo di libertà. La giornata è finita e Teo esce dal carcere consapevole di aver lasciato qualcosa ai detenuti e più arricchito come uomo.
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