Questa sera, domenica 1 febbraio, alle 21.10 su Rai 4 va in onda il terzo appuntamento con l’ottava stagione di Doctor Who. Prima di scoprire le anticipazioni dell’episodio Robot of Sherwood, rivediamo quanto successo settimana. La puntata ha inizio nello spazio, dove la navicella di Journey Blue (Zawe Ashton) e suo fratello è sotto attacco. A tentare di distruggerli sono i Dalek, che potrebbero facilmente ucciderli entrambi, se non fosse per l’intervento provvidenziale del Dottore (Peter Capaldi), che salva almeno Journey. Lei è furiosa, e pretende d’essere ricondotta alla propria navicella, soprattutto per poter salvare il fratello. Il Dottore le spiega che ormai è tutto finito, e che di certo non potrebbe fare nulla per lui, essendo la navicella stata ridotta in cenere. A questo punto allora lei chiede d’essere riportata sull’Aristotele, ovvero la nave madre dei ribelli cui lei appartiene. Il Dottore l’accontenta, e qui fa la conoscenza dello zio di Journey, a capo delle operazioni. Questi, sentito che l’uomo si fa chiamare Dottore, gli chiede di guarire un ostaggio malato. Si scopre essere un Dalek. Ci si ritrova poi nella scuola di Clara (Jenna-Louise Coleman), dove è da poco arrivato un ex soldato dall’Afghanistan. Si chiama Danny Pink (Samuel Anderson) e ha qualche cicatrice del suo passato che ancora lo tormenta. Piange in aula al pensiero delle morti causate ed è timido a dir poco con Clara, che con i suoi modi diretti però strappa un appuntamento. A scuola arriva il Tardis e così ha inizio una nuova avventura. Sull’Aristotele si vuole rimpicciolire un gruppo di persone per inerirle nella struttura del Dalek. Si tratta del Dottore, Clara e tre soldati, tra cui Journey. Non appena entrati restano ammaliati e spaventati da ciò che vedono, e i soldati non riescono a rendersi conto che il luogo in cui sono è vivo. Trattandosi di un organismo vivente, quando uno dei soldati spara dei ganci, scatta automaticamente un sistema di autodifesa, che neanche il Dalek può controllare. Gli anticorpi sono crudeli e spietati come solo quelli di un Dalek possono essere, e così accerchiano il soldato responsabile e lo disintegrano. Il Dottore però, avendo capito che l’uomo era spacciato, gli fa mangiare una pillola in grado di tracciare i suoi resti. Ciò conduce il gruppo in una discarica di corpi umani disgregati. Usciti di lì si dirigono verso il cuore del Dalek, ma devono dividersi. Il piano è rischioso, e uno dei soldati perde la vita. Gretchen non è propriamente morta, ma si ritrova in una sala da té al cospetto della stessa donna che aveva accolto l’androide di Londra nello scorso episodio. La ribelle dunque è in quello che viene definito ancora una volta il Paradiso.
Il guasto del Dalek viene riparato, ma ci si rende ben presto conto che ciò che non andava era proprio l’atteggiamento pacifico dell’essere, pronto a uccidere gli stessi Dalek dopo aver visto una stella nascere, simbolo della continua vittoria della vita sulla morte. Il Dottore lo ha salvato, e lui ora è pronto a riprendere la propria missione principale, distruggere chiunque non sia un Dalek. Mentre trasporta ancora delle persone dentro di sé, muove la propria carcassa verso la sala comandi. Uccide molti soldati e comunica la posizione della nave al resto dell’esercito alieno. Clara intanto prova a riavviare la memoria del Dalek, riportandogli alla mente il ricordo della stessa nascente. Ci riesce ma non basta. Serve il tocco del Dottore, che collega la propria mente a quella del Dalek, mostrandogli tutto ciò che egli stesso è in realtà. Il Dalek vede la bellezza dei tanti mondi conosciuti dal Dottore, e placa il proprio animo, ma poi si rende conto del lato oscuro e dominante dentro di lui. Il Dottore prova tanto rancore e odio, e tutto concentrato verso i Dalek. A questo punto l’essere torna a cambiare il proprio obiettivo e si dà alla distruzione. Il Dottore ne è sconcertato, dal momento che quella che credeva essere una piccola parte di sé, in realtà pare dominante, al punto tale da condizionare il pensiero di un Dalek stesso. Tutto ciò corrobora in lui l’idea che non sia una brava persona. Il Dalek si getta in mischia e salva la vita a molti soldati, uccidendo tutti i Dalek presenti a bordo e mandando un segnale alla nave madre per farle credere che gli uomini abbiano preferito morire in un’esplosione.
Il Dottore, Clara e Journey possono uscire ed è già il momento dei saluti. Il Dalek va via pronto a dare inizio a una nuova vita, di certo lontano dagli ideali della sua gente. Dice però al Dottore qualcosa che lo lascia basito, ovvero che l’unico Dalek buono esistente è lo stesso Guardiano del Tempo. Si deve fare ritorno a casa, e senza salutare il Dottore si avvia verso il Tardis. Lo segue Clara a ruota, ma così fa anche Journey, che gli chiede di poter partire con lui. Vuol vedere l’universo e il Dottore riconosce in lei una certa bontà d’animo, ma non intende fidarsi dei soldati, e dunque la lascia sulla sua navicella. Clara si cambia d’abito e viene rispedita nello sgabuzzino della scuola dov’era entrata nel Tardis. Esce e incontra Pink, che nota il suo abito nuovo e, a detta di Clara, supera il primo test per uscire con lei, ovvero fare attenzione ai dettagli. Lui le chiede se l’appuntamento è confermato, e lei gli dice di non avere alcun pregiudizio contro i soldati. Prima di lasciare il Dottore però gli dice che l’importante non è essere buoni, ma provarci come fa lui, continuamente.
Trama puntata 1 febbraio 2015 – Su richiesta di Clara, il TARDIS atterra nel 1190 nella foresta di Sherwood: la ragazza e il Dottore faranno la conoscenza del leggendario Robin Hood. I tre ingaggiano una lotta all’ultimo sangue contro lo Sceriffo, con l’intento di smascherare i suoi piani di conquista e impedire alla sua nave di decollareverso lo spazio.