Questa sera su Cielo va in onda Hard Cash, film del 2002 diretto dal regista serbo Predrag Antonijevic, desideroso di confermarsi dopo il più che discreto esordio del 1998 con “Savior”, un crudo e riuscito film ambientato durante la guerra in Bosnia della seconda metà degli anni ’90. Con Hard Cash Antonijevic alleggerisce decisamente i toni, rinunciando alle atmosfere cupe e al ritratto di una realtà spietata per dar vita a un action movie di matrice più convenzionale. Il cast riesce comunque a conferire ulteriore dignità alla pellicola. Hard Cash si regge infatti soprattutto sullo strano dualismo che si viene a creare tra Taylor-Slater e Cornell-Kilmer, rispettivamente il ladro piombato in qualcosa più grande di lui e il diabolico agente federale corrotto. Christian Slater, reduce in quel periodo da un ruolo in un altro action movie di stampo criminale (La Rapina) presta dunque le sue fattezze a un altro criminale, questa volta a capo della propria banda (laddove in La Rapina interpretava invece un gregario). Dall’altra parte spicca invece un redivivo Val Kilmer, attore piuttosto versatile anch’egli non nuovo a film d’azione di vario spessore e natura (Batman Forever, Il Santo, Tombstone e l’ottimo Heat-La Sfida, solo per citarne alcuni precedenti a Hard Cash). Il contrasto fra i suoi lineamenti ancora giovanili e apparentemente gentili e il ruolo di federale corrotto cinico e senza scrupoli aggiunge un tocco in più al personaggio di Mark Cornell, con l’ulteriore particolarità di una smodata passione per l’opera lirica. A completare il quadro, la ladra Virginia, interpretata da una Daryl Hannah forse ancora parzialmente incompiuta e un po’ meno convincente, dopo l’intensa interpretazione, anni prima, della replicante Priss nel capolavoro Blade Runner. Il lavoro di Antonijevic, al netto di alcuni parziali passi falsi, comunque appare sostanzialmente convincente, dando vita a un film d’azione senza grandi pretese e capace di fermarsi un attimo prima di prendersi troppo sul serio.
La trama è incentrata sulla figura di Thomas Taylor (Christian Slater), un abile ladro e pianificatore. Quando una progettata rapina a un riciclatore di denaro sporco non va come sperato, Taylor decide di coprire la fuga dei suoi compagni di scorribande, arrendendosi e rimanendo in prigione per più di un anno, dopo il quale trova lavoro come paramedico. Ma poichè il lupo perde il pelo ma non il vizio, poco tempo dopo pianifica un grosso colpo in un’agenzia di scommesse facendo simulare a una sua complice, Virginia (Daryl Hannah) un attacco cardiaco e sfruttando la propria posizione di paramedico come copertura, riuscendo a fuggire nella confusione causata da altri complici che simulano una seconda rapina “sovrapposta”. Le cose si complicano però subito dopo la fuga, quando la banda scopre che le banconote rapinate sono segnate, e dunque potenzialmente rintracciabili con più facilità. A dar loro la caccia sarà una task force del FBI guidata dall’agente Mark Cornell (Val Kilmer), le cui motivazioni per arrivare alla banda di Taylor sono però ben più oscure del semplice desiderio di far rispettare la legge. I ladri si troveranno loro malgrado invischiati nelle macchinazioni di Cornell, facendo di necessità virtù e cercando allo stesso tempo di rimanere uniti e salvare la pelle.