Ieri, sabato 14 febbraio 2015, è andato in onda un nuovo appuntamento con “Che fuori tempo che fa“, la trasmissione condotta si Rai 3 da Fabio Fazio e Gramellini. Ecco cosa è successo: la puntata è cominciata in perfetto orario, alle ore 20.10 e si è iniziato con un intervento di Mathieu Mantanus, il quale dirige la Jeans Symphony Orchestra e che per la rubrica “la Stanza delle Meraviglie” ha deliziato i telespettatori con una disanima del Romeo e Giulietta di Ciaikovskij. Il direttore d’orchestra ha raccontato come il grande compositore russo, vissuto tra la prime metà e la fine del 1800, abbia composto il balletto ispirato all’opera di Shakespeare quando aveva appena 30 anni ed era costretto a non rendere pubblica la sua omosessualità nella Russia dell’epoca. Mantanus ha fatto presente come per Ciaikovskij il comporre fosse “assimilabile a una spremuta di cuore” e come fece di tutto perchè del suo Romeo e Giulietta non fosse “divulgata nessuna anticipazione prima di averlo portato a conclusione”. Quindi, il direttore d’orchestra ha spiegato come Ciaikovskij sviluppò il proprio lavoro e in che modo si rapportò all’opera di Shakespeare. Il compositore concentrò la sua attenzione su quattro elementi romantici, non facendo invece entrare nella sua personale trasposizione di Romeo e Giulietta elementi per lui non utili, come ad esempio il moralismo. Quindi Mantanus ha analizzato il rapporto tra il concetto di amore e la musica nell’autore russo e come quest’ultimo abbia utilizzato e a suo modo reinventato il linguaggio shakespeariano nella propria composizione. Quindi, dopo questa approfondita analisi ha diretto la sua Jeans Symphony Orchestra nell’esecuzione in studio dell'”overture” di Romeo e Giulietta, opera ancora oggi capace di emozionare l’ascoltatore. Dopo la pubblicità vi è stato il monologo di Fabio Fazio, il quale ha ovviamente dedicato la propria attenzione al giorno e alla festa di San Valentino. Il conduttore ha affermato di non sentirsi parte di nessun schieramento in proposito e di non essere favorevole o contrario al festeggiare questa ricorrenza. Ha però aggiunto che dal suo punto di vista sarebbe necessario “festeggiarlo tutto l’anno” perchè altrimenti il rischio concreto è che “da festa degli innamorati diventi la festa di Confcommercio”. Quindi ha fatto il suo ingresso in studio Massimo Gramellini, che dopo aver scherzosamente dato del cinico a Fazio, ha tirato fuori dalla tasca un libro che Fazio scrisse circa 20 anni, dal titolo “Aforismi d’amore e odio”. Il vicedirettore de “La Stampa” ne ha letti alcuni scatenando l’ilarietà di Fazio e del pubblico. A questo punto è stato aperto il collegamento con Marco Mengoni. Il cantautore, in diretta dalla Pinacoteca di Brera è sembrato molto emozionato. Dopo i saluti di rito con Fazio e il pubblico in studio e da casa ha deliziato la platea con una sua personale reinterpretazione di “C’è tempo”, uno dei pezzi più famosi di Ivano Fossati, spiegando poi i motivi per cui ha deciso di cimentarsi in questa rivisitazione e come ha sviluppato il lavoro di approccio a una canzone così impegnativa. Quindi è cominciata la carrellata di Gramellini attraverso le sette notizie più importanti della settimana e la partenza è stata ovviamente dedicata a San Valentino. Gramellini ne ha brevemente ricordato le origini e ha poi voluto ricordare come in alcuni paesi questa festa sia una sorta di “sinonimo di libertà”. L’attenzione di Gramellini si è quindi concentrata sulla tragedia di Ragusa, dove una bambina appena nata è stata rifiutata da tre ospedali ed è alla fine deceduta per le complicazioni post-parto. Il vicedirettore de “La Stampa” ha ricordato come vi siano già degli indagati per poi aggiungere che dal suo punto di vista quanto avvenuto non è degno di un paese che voglia dirsi civile. E’ quindi entrato in studio Diego Abatantuono, il quale come di consueto ha intrattenuto il pubblico in studio e quello a casa con quella che ormai è da tutti definita come la rubrica “Finestra sul cortile”, spazio nel quale descrive la Milano che ha modo di vedere affacciandosi al balcone della propria abitazione. L’artista ha raccontato quindi un aneddoto su dei soldatini che teneva su una mensola nella sua abitazione di Bologna: questa mensola non era stabile e alla fine è crollato tutto. Il motivo del racconto di questo aneddoto è stata la possibilità, in questo modo, di citare una delle pellicole più famose del cinema nostrano, ovvero “I soliti ignoti” di Mario Monicelli. Quindi sullo schermo è apparsa una foto dell’artista da bambino, la quale è stata lo spunto per dei racconti sulla Milano che non c’è più, oltre che sulla sua prima cotta, verificatasi all’asilo e terminata non appena gli venne detto che la bambina era sua cugina.
Quindi Gramellini ha letto la quinta e la quarta notizia: dapprima ha concentrato la sua attenzione sulla rissa alla Camera tra i deputati di PD e SEL e poi, dopo l’invio di un tweet da parte di Fazio a Samantha Cristoforetti, nel quale il conduttore ha chiesto all’astronauta “chi trova più bello a San Valentino tra il Sole e la Luna”, ha parlato dell’Eternit: dopo la sentenza con cui la Cassazione ha fatto cadere il reato di disastro colposo, la presidente del associazione delle vittime da Eternit ha lasciato il proprio incarico. E proprio da Casale Monferrato è stato quindi avviato il collegamento con Marco d’Amore. L’attore, esploso con la serie “Gomorra” ha girato una pellicola che tratta proprio le devastanti conseguenze che l’Eternit ha avuto sulla salute delle persone. L’attore ha affermato come la storia raccontata nelle pellicola possa essere una vicenda che può fungere da esempio per l’italia, perchè si è di fronte a “una storia contemporanea, che riguarda il paese a diverse latitudini” e che “racconta il grande senso che c’è tra un posto sicuro che dovrebbe essere il lavoro e quello che spesso il lavoro contribuisce a eliminare”. A Marco D’Amore si è quindi aggiunta Matilde Gioli, che ha lavorato con lui nella pellicola. Fabio Fazio, vista la giornata di San Valentino, ha fatto cantare loro “E parlami d’amore Mariù”. Quindi Marco D’Amore, prima di salutare Fazio e il pubblico insieme alla troupe, si è scherzosamente rifiutato di rivelare anticipazioni sulla prossima stagione di Gomorra, trincerandosi dietro un “Sta’senz’pensier”, battuta cult del suo personaggio nella serie. Poi Gramellini ha ripreso la carrellata delle notizie dicendosi “indignato dagli insulti ricevuti dalla manager di Uber”, presa di mira dai tassisti. Quindi ha concentrato l’attenzione sulla foto che ha vinto il “World Press Photo 2015” e ha poi concluso la serata con un monologo sull’amore. Prima dei saluti finali Fazio ha letto il tweet di risposta di Samantha Cristoforetti la quale alla domanda fattele dal conduttore poco prima ha risposto che “Non è facile rispondere ma dopo aver visto questo (ndr: un’immagine dallo spazio che ha postato su Twitter) devo ammettere… il riflesso della Luna sulla Terra”.
– E’ possibile rivedere – o vedere, nel caso ve la siate persi – la puntata trasmessa ieri, sabato 14 febbraio 2015, di “Che fuori tempo che fa” grazie al servizio di video streaming proposto da Rai.tv: clicca qui.