Gianluigi Paragone presenta gli ospiti della puntata di domenica 1 febbraio della trasmissione “la Gabbia”, in cui si parlerà soprattutto dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ospiti in studio il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini, il senatore del Partito Democratico Corradino Mineo e i giornalisti Oliviero Beha (“Il Fatto Quotidiano”), Giuseppe Cruciani, Claudia Fusani (“Huffington Post”) e Antonio Caprarica (“Agon Channel”). Cruciani non condivide il trionfalismo sull’elezione di Mattarella e sottolinea che il nuovo presidente della Repubblica non è un eroe. Fusani crede che Mattarela sia una persona che può ricoprire il ruolo di garante nel migliore dei modi mentre Caprarica sottolinea che Mattarella è una persona seria che nel suo passato politico non ha fatto danni. Minzolini attacca Renzi, che ha imposto il nome di Mattarella al centrodestra e nella pratica ha nominato il Presidente della Repubblica, mentre nella normalità dovrebbe avvenire il contrario. In studio anche Massimo Fini, fondatore di Movimento Zero, secondo cui Mattarella, come già fatto da Napolitano, non opporrà alcuna resistenza. Caprarica sottolinea che in passato tutti i presidenti della Repubblica, a eccezione del “picconatore” Cossiga, hanno espresso gratitudine nei confronti di chi ha favorito l’elezione. Cruciani, collegandosi alle parole di Minzolini, parla delle numerose anomalie nella politica italiana degli ultimi anni, riferendosi in particolare alla nomina di governi che non sono stati scelti dagli italiani (Monti, Letta, Renzi).
In un servizio si parla del momento turbolento all’interno del centrodestra dopo l’elezione di Sergio Mattarella, che ha messo in crisi il patto del Nazareno. Raffaele Fitto ha chiesto l’azzeramento del patto del Nazareno, Michaela Biancofore ha parlato di errori e definito Alfano un traditore conclamato, Daniela Santanchè ritiene siano necessarie delle riflessioni e sottolinea il doppio tradimento, da parte di Renzi e di Alfano. Nella scorsa puntata di “Porta a porta” è andato in scena un duro battibecco tra il leader della Lega Nord Matteo Salvini e Angelino Alfano, con reciproci scambi di accuse.
In un servizio si parla di auto blu: dove è finita la proposta di Renzi, che appena un anno fa aveva proposto di vendere all’asta 1.500 auto blu? Le aste su Ebay, dall’esito fallimentare, sono state chiuse e l’inviato ha provato a chiedere informazioni, senza ottenere nulla di preciso. In Italia restano in circolazione 53.860 auto blu e in molti casi i guidatori non rispettano le norme più elementari del codice della strada, con la compiacenza di chi dovrebbe controllare.Si ritorna a parlare dell’elezione di Mattarella e Mineo sottolinea la posizione subordinata di Alfano nei confronti di Renzi e il distacco da Berlusconi. Secondo Beha l’Italia è ancora un paese democristiano e Renzi è uno dei pochi ad essere uscito vincitore dalla vicenda. Fini è d’accordo con Beha ma ritiene che Renzi sia un arrogante e che non abbia un lungo futuro come politico. Cruciani sottolinea che Nuovo Centro Destra ha un peso politico irrilevante e che l’unico modo per restare nella politica italiana è quello di aggrapparsi a Renzi. Secondo Cruciani il vero sconfitto è Grillo, che poteva creare problemi alla maggioranza ma non è riuscito ad incidere sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
In un servizio si parla di Luciano Benetton, uno degli uomini più ricchi d’Italia, che percepisce un vitalizio di 3.000 euro al mese per il suo passato da politico. L’imprenditore non ha rilasciato interviste ma un suo portavoce ha spiegato che il vitalizio viene dato in beneficenza a parrocchie della zona. Attualmente Benetton ha spostato la sua produzione in Ungheria, Romania, India e Cina, a causa del costo del lavoro minore, e ciò ha provocato la crisi del distretto produttivo tessile trevigiano. La holding di famiglia ha partecipazioni in numerose grandi imprese italiane e controlla la società Atlantia, che ha interessi nel settore delle infrastrutture. Il comitato Fuori Pista ha denunciato il futuro allargamento dell’Aeroporto di Fiumicino che a loro parere non è necessario ed avverrà con l’esproprio di terreni di proprietà della holding, che saranno venduti ad un prezzo 12 volte più elevato rispetto a quello di acquisto, con l’aumento delle tariffe aeroportuali, che graverà sui cittadini.
È possibile rivedere la puntata di La gabbia di domenica 1 febbraio sul sito di La7 nella sezione “RivediLa7”: clicca qui per il video della puntata