Quinta Colonna puntata 2 Febbraio 2015: Paolo Del Debbio presenta gli ospiti della puntata di lunedì 2 febbraio di “Quinta Colonna”. Ospiti in studio il direttore del Tg4 Mario Giordano, il direttore del quotidiano “La Croce” Mario Adinolfi, l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi e la deputata del Partito Democratico Alessia Rotta. La copertina è dedicata all’elezione del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Adinolfi esprime il suo gradimento per la scelta e ritiene che Mattarella sia una persona di enorme intelligenza e forte sensibilità costituzionale. Giordano crede che il metodo utilizzato per l’elezione ha allontanato ulteriormente gli italiani dalla politica ed è stupito dalla corsa all’elogio in atto nei confronti del neo presidente, sottolineando sarcasticamente che una personalità di tale spicco non doveva essere tenuta in un angolino per tanto tempo. Alessia Rotta ritiene che Mattarella sia una persona dalla schiena dritta e che le premesse sembrano delle migliori. Lara Comi contesta il metodo utilizzato da Renzi per l’elezione di Mattarella e sottolinea che l’arbitro dovrebbe essere condiviso e non imposto. L’europarlamentare conclude il suo intervento sottolineando che nel caso in cui ci fosse stata un’elezione diretta gli italiani non avrebbero mai scelto Mattarella come presidente. Il tema principale di questa puntata riguarda le pensioni e viene introdotto da un servizio, in cui gli inviati della trasmissione hanno provato ad intervistare, invano, l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. In collegamento diretto da Rimini Nausica Della Valle, da un centro per anziani, intervista alcuni ospiti che faticano ad arrivare alla fine del mese. Giordano ricorda che la pensione di gennaio è stata ridotta a causa del conguaglio effettuato dall’Inps, che aveva attribuito ai pensionati una rivalutazione più elevata del tasso di inflazione effettivo. Secondo il direttore del Tg4 è necessario intervenire in maniera drastica, abolendo i vitalizi dei politici che in alcuni casi sono percepiti anche da imprenditori ricchissimi come Benetton e Merloni. Alessia Rotta crede che sia necessario riequilibrare il sistema pensionistico in senso verticale, riducendo il divario tra gli attuali percettori di pensione e le future generazioni, e in senso orizzontale, riducendo il divario tra chi percepisce una pensione minima e una pensione d’oro. Il presidente dell’Inps Tito Boeri (in attesa di conferma da parte del Parlamento) ha proposto un prelievo di solidarietà nei confronti dei percettori di pensioni d’oro per riequilibrare il sistema. Giordano è scettico in tal senso e ricorda che il tema è al centro dell’attenzione da tempo ma i vari governi che si sono succeduti non hanno fatto nulla in tal senso. Secondo Lara Comi il governo avrebbe potuto, ad esempio, estendere il bonus irpef da 80 euro ai pensionati e a chi non ha il lavoro, anzichè pensare a chi un lavoro ce l’ha già. Si torna a parlare della riforma Fornero, su cui Rotta esprime un giudizio critico, definendola una manovra economica più che una vera riforma, che dovrebbe essere modificata con l’introduzione di maggiore flessibilità in uscita dal mercato del lavoro, nonostante la scarsità di risorse a disposizione. Il tema si sposta sulle pensioni di invalidità e Adinolfi sottolinea che oltre al danno erariale i falsi invalidi (stimati al 25% del totale degli invalidi) tolgono risorse a chi davvero fatica ad arrivare a fine mese e avrebbe bisogno di tali riconoscimenti. Gli ospiti abbandonano lo studio, ad eccezione di Giordano e Comi, e vengono sostituiti dal blogger Daniele Martinelli, dall’ex deputata di Rifondazione Comunista Vladimir Luxuria, dal presidente del consiglio comunale di Padova Roberto Marcato (Lega Nord) e dalla deputata del Partito Democratico Alessia Morani. In collegamento diretto dal quartiere Pigneto (Roma) l’inviato Roberto Poletti raccoglie le proteste degli abitanti, alle prese con lo spaccio di droga e la prostituzione esercitata per strada. Una persona tra quelle in collegamento fa il gesto delle corna e viene apostrofato come cretino da Del Debbio. Vladimir Luxuria, che vive a Pigneto da oltre 20 anni, non ha alcuna intenzione di trasferirsi dal quartiere, nonostante sia stata minacciata verbalmente e fisicamente dagli spacciatori, e si augura che la zona non venga lasciata nelle mani dei delinquenti. Secondo Lara Comi l’organico delle forze dell’ordine dovrebbe essere aumentato e non ridotto, come sta avvenendo. Marcato crede che sia necessario schierare l’esercito per le strade e mettere in scena una nuova edizione dei vespri siciliani per debellare una piaga che sta devastando il territorio. Comi sottolinea che tali misure sarebbero utili ma sono state bocciate da alcuni sindaci come quello di Milano, nonostante la città sia anche esposta al pericolo terrorismo. Alessia Morani crede che i soldati per strada siano inutili e che basterebbe riorganizzare le forze di polizia, evitando le sovrapposizioni e riducendo la mancanza di coordinamento tra i vari corpi. Giordano sottolinea che la riorganizzazione di cui parla la deputata del Pd sottointende la chiusura di alcune caserme e anche Martinelli ricorda che il governo sta per chiudere 200 commissariati in tutta Italia: inizia la guerra dei numeri tra le varie fazioni e Del Debbio è costretto ad abbassare l’audio per mettere fine ad una discussione prolungata, con reciproci scambi di accuse. Secondo Marcato lo stato dovrebbe dichiarare guerra ai delinquenti e procedere con la bonifica delle strade e con i rastrellamenti, parola poco gradita da Morani che evoca relazioni con un passato poco glorioso. Marcato ricorda che più del 50% della popolazione carceraria è costituita da extracomunitari e che servirebbero modifiche radicali anche ad operazioni come Mare Nostrum, che definisce una porcata.