DiMartedì, riassunto puntata 10 marzo 2015 – Ieri, martedì 10 marzo 2015, è andata in onda una nuova puntata del talk show DiMartedì, condotta come sempre da Giovanni Floris su La7. Ecco cosa è successo: sono presenti per dibattere delle varie tematiche la deputata del Partito Democratico Alessandra Moretti peraltro candidata al ruolo di Presidente della Regione Veneto per il Centrosinistra, Massimiliano Frediga deputato della Lega Nord, Giovanni Toti esponente di Forza Italia e tra i principali collaboratori di Silvio Berlusconi, Laura Biagiotti nota imprenditrice nel campo della moda e non solo, Sergio Rizzo de Il Corriere della Sera, Mario Giordano direttore del Tg4 e lex leader e segretario del Partito Democratico Walter Veltroni. La trasmissione si apre come consuetudine con la classica copertina di Maurizio Crozza che prima si diletta nel prendere in giro quello che succede nel Partito Democratico per poi passare a Forza Italia ed in particolare proprio a Giovanni Toti che viene pizzicato dalle telecamere proprio sta rispondendo in diretta ad una telefonata. Crozza quindi imita prima Renato Brunetta e poi il guru del Movimento Cinque Stelle Roberto Casaleggio che ironizzando prevede un possibile dialogo tra gli altri partiti ed il prossimo nel 2021. La prima parte della trasmissione prevede una lunga intervista a Walter Veltroni in quale sottolinea come fosse necessaria una riforma costituzionale aggiungendo come Renzi stia ottenendo degli obiettivi che erano alla base dello stesso Pd. Poi volendo fare una disamina della situazione politica in generale, rimarca come sia preoccupante la crisi della destra in quanto è necessario per il bene della democrazia che vi sia un certo equilibrio aggiungendo che non sia assolutamente da sottovalutare lavanzata della Lega. Il suo intervento si chiude valutando come positivo quello che sta facendo Renzi. Dopo un servizio nel quale si parla delle nuove misure per arrivare alla semplificazione in tema di fisco, Giordano rimarca come la dichiarazione non arrivi a casa per posta bensì su internet il che potrebbe essere un problema serio per le persone più anziane e quindi meno abituate ad utilizzare questo canale comunicativo. In studio cè anche Di Bella che mostra una soluzione adottata in Francia ed ossia la carta Vitale per mezzo della quale può essere effettuato qualsiasi genere di lavoro. Fedriga dal proprio canto rimarca come in tema di semplificazione, il Governo abbia operato in maniera troppo frettolosa commettendo diversi errori. Toti dal proprio canto attacca loperato del Governo rimarcando un aumento della tassazione sulla casa mentre invece è di tuttaltro genere lintervento della Moretti che sottolinea come sia siano gettate le basi per una ripresa. In collegamento cè Paolo Agnelli presidente della Confimi, che ha parole positive per il Governo sottolineando come sia riuscito ad invertire la tendenza aggiungendo sulla questione del Jobs Act, che in linea di principio le aziende assumono dipendenti quando cè lavoro e non perché vi sia la possibilità di licenziarli. La Moretti prende la palla al balzo rimarcando alcune interventi che hanno portato allabbassamento del costo del lavoro il che si traduce in maggiore competitività da parte delle aziende italiane. Dopo un servizio sulla lotta allevasione fiscale, in studio arriva anche Giorgio Ariaudo di Sel mentre la Moretti parla degli accordi che il Governo ha siglato in tal senso con San Marino e la Svizzera. Fedriga critica la concezione della limitazione delluso del contante mentre la Moretti ribadisce limportanza in tal senso della tracciabilità. Toti pensa che sia giusto usare la tracciabilità ma non è del tutto certo che il limitare il contanti non sia un freno per i consumi.
La Moretti parla quindi del caso Galan che ha toccato proprio la regione per la quale lei sta concorrendo a ruolo di Governatore aggiungendo come in Veneto ci siano già diversi imprenditori che stanno toccando con mano la ripresa tant’è che hanno ripreso ad assumere. Si parla di pensioni con Rizzo che fa presente come le regole siano state rese più severe soltanto per i cittadini mentre per i politici continuano ad esserci enormi privilegi come quello dei vitalizi. Poi si parla anche di partita iva con la Moretti che fa presente di avere una partita iva ammettendo l’errore del Governo in tal senso con tanto di immediata correzione aggiungendo come i vitalizi siano un errore del passato. In studio c’è anche la Signorelli che non pare molto convinta di alcune decisioni del Governo tra cui quella relativa agli 80 euro. La Moretti controbatte evidenziando soluzioni adottate ma la Signorelli fa presente come l’oro cercano di far nascere l’idea nei cittadini che siano in possesso di una sorta di bacchetta magica che consenta di risolvere al meglio ogni problema. La Moretti viene attaccata da Giordano sottolineando come non si stato fatto molto soprattutto in tema di eliminazione degli sprechi nelle varie regioni d’Italia. Dopo un grafico che dimostra come il gradimento nei confronti di Renzi sia in leggera flessione viene mandata in onda la seconda parte dell’intervista a Veltroni che parla diffusamente delle correnti interne del Pd definendole un bene, della figura di Cofferati augurandosi il suo ritorno e delle primarie. Nella parte finale del programma c’è prima l’intervista a Roberto Fico del Movimento Cinque Stelle per parlare del reddito di cittadinanza di 780 euro e delle sue coperture finanziarie e del problema delle fuoriuscita dal suo partito di diversi esponenti, e poi quella a Giuliano Ferrara che sottolinea come Renzi possa arrivare a concretizzare almeno la metà di quello che ha promesso sottolineando come sia un risultato notevole.
Replica DiMartedì, riassunto puntata 10 marzo 2015 – E’ possibile rivedere la puntata di DiMartedì andata in onda ieri grazie al servizio Rivedila7 proposto dal canale televisivo: clicca qui.