In un periodo in cui i palazzi della politica sono travolti da nuovi scandali, a Le Iene Show è arrivata una segnalazione che riguarda direttamente Palazzo Chigi. Ad occuparsene è stato linviato Filippo Roma che ha intervistato la fonte che ha preferito rimanere anonima. “Ho lavorato per molti anni con un’azienda che si occupa di forniture di servizi”, dice la fonte parlando di “una gara della Presidenza del Consiglio dei Ministri con importo pari a qualcosa meno di 10 milioni di euro gestita in modo totalmente illegale”. A questa gara “sono state invitate 5 ditte, queste 5 ditte sono state, guarda caso, segnalate alla Presidenza del Consiglio dalla ditta stessa che si è aggiudicata l’appalto finale, e quindi già in partenza i giochi erano già fatti. Si sapeva già chi doveva vincere”. Ad essere coinvolto sarebbe “personale interno alla Presidenza del Consiglio” che “in cambio di denaro ha favorito questa ditta in tutto e per tutto”. La fonte può anche documentare le sue affermazioni: “Questo è parte di un libro paga, parliamo di oltre 2 milioni di euro di mazzette”. Clicca qui per vedere il video
Ieri, giovedì 26 marzo 2015, è andata in onda una nuova puntata de Le Iene Show condotta come sempre da Ilary Blasi, Teo Mammucari e il trio comico della Gialappas. Ecco cosa è successo: la puntata inizia con le battute vicendevoli dei due conduttori, mentre il pubblico si dimostra alquanto vivace stasera, al punto che la Gialappa’s propone un test antidoping per loro prima di farli entrare in studio. Il primo servizio è di Giulio Golia, che incontra un’anziana coppia che ha vissuto per ben 52 anni in una casa sul lungomare di Rossano. Il Comune però, avendo ricevuto milioni per il rinnovamento della zona, ha da un giorno all’altro demolito la proprietà. Un giorno, mentre loro non erano in casa, l’abitazione è stata abbattuta, con la loro roba ancora dentro ovviamente. Nessun avviso per loro. Il sindaco giustifica il tutto dicendo che la casa era abusiva e che non ci viveva nessuno. I vicini però confermano la storia dei due anziani. La Toffa va in Abruzzo per parlare d’acqua tossica. Per farlo si reca alle sorgenti. Nella zona sono stati gettati dei materiali tossici, e col tempo sono terminati nella falda acquifera, fino a raggiungere i livelli più profondi. Per questo ora è tutto rovinato. I medici confermano come quest’acqua faccia molto male e i cittadini temono per la salute. Il presidente dell’acquedotto però accusa la giornalista di mentire, e dice che la sua coscienza è a posto. Viviani affronta un tema delicato come quello degli abusi sessuali. Pare infatti ne siano avvenuti nel santuario di padre Pio. Anna lavorava lì, sudando 10 ore al giorno per 400mila lire. Tutto in nero. Ciò non basta e un frate perde la testa per lei. Una sera le si avvicina, la tocca e inizia a masturbarsi. L’aggressione infine avviene, lei denuncia tutto e l’uomo va a processo, ma dal santuario non viene licenziato. Infine a essere licenziata è proprio lei, rea d’aver voltato le spalle a chi l’ha sfamata per anni. Lei chiede un udienza a papa Francesco, mentre la iena fa un appello per aiutarla, dato che sta per essere sfrattata. In studio ci si chiede perché i giovani fumino erba. Mammucari ipotizza sia per dimenticare i brutti periodi, e così ne ordina un tir per la Roma. Agresti parla con un imprenditore, Gigi, che ha fatto truffe per milioni ma non ha mai pagato con la giustizia. Lui lavora conquistando la fiducia della gente, anche un po’ ingenua, come un’anziana che gli aveva consegnato 10 assegni in bianco, perdendo alla fine 117mila euro. Alla fine Agresti lo incontra, fingendo un appuntamento di lavoro, e questi inizia a piangere, dicendo che proverà a restituire tutto. Pelazza vola in Ucraina dell’Est, dove parla con un italiano, ex destra radicale, Andrea, che si è unito ai ribelli per la guerra di secessione. Il giovane adora combattere e fa un regalo a Pelazza, una granata, tanto per capire il tipo. Lui sostiene la Russia e ama combattere. In Italia dice che rischiava la galera, dati i suoi istinti, e lì ha lasciato un figlio, che vede a volte via internet. Sul fronte il giornalista incontra anche Antonio, altro italiano combattente. E’ di Avellino ed è per la prima volta in missione. Neanche viene pagato, ma è un cecchino per passione. Si parla di tasse con la iena Giarrusso, che incontra alcuni vip che hanno avuto problemi. Paoli non ha intenzione di parlare, la Gregoraci nega tutto, mentre Mora e Mannheimer si dicono oggi felici d’aver regolato i propri conti. Infine Bova, innocente a suo dire, sostiene che chi resta in Italia e paga è messo nel mirino del fisco. La Nobile sempre a contatto con i politici.
La Mussolini ha fatto allusioni sul modo in cui la De Girolamo sia diventata parlamentare, ma preferisce non dirlo. La disputa non si risolve, e nessuna scusa arriva dalla Mussolini, che anzi se la ride. La De Girolamo intanto l’ha querelata. Lucci si occupa di un gruppo di lavorati costretti a vivere nel supermercato dove lavoravano e che ora ha cambiato proprietà, senza indicare nelle carte la presenza di dipendenti. L’ex proprietario si difende dicendo che era agosto e che i documenti furono redatti in fretta. Brutta storia quella affrontata dalla Palmieri, che vola nelle Filippe per conoscere Daniele, ex diplomatico accusato di pedofilia. Lui è anche un operatore sociale, abituato al contatto con i bambini. Un giorno vede dei piccoli in strada, poveri e sporchi, e decide di portarli in una piscina. Prima passano da casa sua, dove lui li lava. Il giorno dopo stessa cosa, ma con altri tre bambini. Ancora una doccia e poi in piscina, dove un’operatrice nota qualcosa di strano e allerta la polizia. Lui nega tutto, e intanto si andrà a processo. I piccoli intanto hanno rilasciato due versioni differenti. Nella prima nessuna violenza sarebbe avvenuta, mentre nella seconda Daniele li avrebbe toccati nell’intimo. Casciari a Catania parla di tombe scomparse. Il responsabile di un cimitero vendeva loculi molto datati, gettando i resti dei cadaveri in un cassonetto. Dinanzi alle telecamere nega tutto, dando addirittura la colpa ai concessionari dei loculi, rei di incuria. Golia affronta il caso Alpi, dimostrando, grazie agli avvocati del condannato per l’omicidio, che il testimone chiave era fasullo e, grazie a un’inchiesta della BBC, che fu pagato per dire falsità. L’ultimo servizio è di Roma, che intervista l’ex dipendente di un’azienda che, grazie a mazzette milionarie, otteneva lavori dallo Stato. Una seconda tangentopoli se tutto fosse confermato, ma la ragazza ha delle carte che possono provarlo, ma ora, minacciata, teme per la propria vita.
Replica Le Iene Show, puntata 26 marzo 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di ieri de Le Iene Show grazie al servizio di video streaming proposto da Mediaset, cliccando qui.