Ieri, martedì 30 marzo 2015, è andata in onda una nuova puntata di Piazzapulita. Ecco cosa è successo nello studio di Corradio Formigli: ci sono in studio quali ospiti di serata la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, Matteo Orfini del Partito Democratico, il giornalista Andrea Scanzi de Il Fatto Quotidiano, Alessandro Sallusti direttore del quotidiano Il Giornale, Claudio Cerasa de Il Foglio, Federico Rampini giornalista de La Repubblica e Benedetta Arese Lucini. La puntata si apre con la manifestazione promossa dalla Fiom dallo scorso sabato da Maurizio Landini con questultimo che viene intervistato glissando sul fatto che la Camusso non abbia voluto intervenire dal palco. In studio la stessa Camusso commentando la situazione fa presente come Renzi stia seguendo la strada di Berlusconi di lotta ai sindacati e nello specifico come a suo dire avrebbe tutte le intenzioni di portare alla loro cancellazione. La Camusso poi sottolinea come con la riforma del lavoro voluta da questo Governo i lavoratori si ritrovino senza tutele aggiungendo come tale riforma non abbia portato ai risultati sperati dallo stesso Governo. Dopo un servizio nel quale viene fatto presente come molti giovani siano costretti ad avere più lavoro per riuscire a racimolare un discreto stipendio complessivo alla fine del mese, la Camusso si assume le responsabilità dei sindacati che si sono occupati poco di questo genere di situazioni ma allo stesso tempo sottolineando come sia un qualcosa di illegale ricorda come il Governo non abbia fatto nulla per contrastare tutto ciò. Poi tornando sulla questione della manifestazione di sabato, fa presente come lintenzione era quella di essere presente anche se non si condivide lidea di Coalizione sociale. Poi la Camusso attacca la legge elettorale che sta nascendo sottolineando come debba essere data la possibilità agli elettori di poter decidere chi votare. Proprio sulla questione dellItalicum, Orfini sottolinea come siano state prese in considerazione tutte le critiche ed apportate le opportune modifiche per cui la riforma è abbastanza differente da quella che era stata presentata in Senato. Scanzi attacca Renzi definendolo un personaggio sopravvalutato in quanto a qualità aggiungendo come sia autoritario giacchè cè una grande intolleranza verso quanti lo criticano. Cerasa sulla possibilità che la minoranza interna del Pd possa fuoriuscire dal partito trova che sia altamente improbabile. Per Sallusti larrivo di Renzi è frutto di una mancanza di democrazia ricordando come nessuno degli ultimi tre Presidenti del Consiglio sia stato votato dal popolo. Orfini rimarca come il Pd sia un partito di destra e per quanto concerne la battuta di Renzi rispetto a Landini visto come soprammobile da talk show, ammette che sia stata irrispettosa. Scanzi ritorna sulla questione democrazia anche allinterno dello stesso Pd facendo presente come sia diventato un partito padronale nel quale non si possa avere una posizione differente da quella tenuta da Matteo Renzi. Viene mandato in onda quando avvenuto ad Ischia con larresto del sindaco appartenente al Pd con tanto di intervista da parte di Massimo DAlema che non solo ha rimarcato la propria estraneità alla vicenda ma ha anche fatto presente di essere indignato per essere stato chiamato in ballo. Orfini si dice daccordo con DAlema e preannuncia la sospensione del sindaco dal partito. Sallusti ribadisce una linea editoriale di contrarierà a quelle intercettazioni rese pubbliche e che non hanno nessuna rilevanza politica e legale.
Per Cerasa si sta arrivando ad una situazione paradossale sulla questione delle intercettazioni aggiungendo come sia vergognoso sia l’aver reso pubbliche le intercettazioni nel caso D’Alema e sia nel caso Lupi. Scanzi è di tutt’altro avviso facendo presente come la vera vergogna sia che nel Pd ogni giorno ne arrestano uno facendo notare come inizialmente Renzi ed i Renziani prima di andare al Governo avessero un atteggiamento giustizialista mentre ora è garantista. Si passa a parlare del caso De Luca in Campania con Cerasa che sottolinea come nella vicenda ci possa essere un possibile colpo di scena mentre Scanzi ironizza su Renzi facendo presente come pur di vincere sarebbe capace di candidare anche Mazinga. Orfini fa notare come il caso sia molto chiaro con De Luca che ha deciso di candidarsi e che per la legge Severino non ci sia nessun problema. Rampini commentando la questione fa presente come un personaggio come De Luca in America non si sarebbe mai candidato mentre Scanzi insiste sul cambiamento di atteggiamento di Renzi rispetto alla questione del garantismo. Lo stesso Scanzi attacca Orfini facendo presente come sia impensabile, essendo nel Pd romano da oltre vent’anni, che non si sia accorto di nulla al riguardo di Buzzi con Orfini che fa presente di non conoscere tale personaggio. Poi si parla della vicenda dei tassisti a Milano con la diretta interessata Benedetta Arese Lucini che è in studio e che per via delle tante minacce ricevute è costretta a vivere sotto scorta. La Lucini sottolinea come la Uber abbia portato una importante novità mentre uno dei rappresentanti dei tassisti fa presente come ci sia un atteggiamento prepotente e che facendo leva sui soldi vuole cambiare tutte le regole. La puntata si chiude dibattendo sul tema con le diverse posizioni e con Rampini che fa notare come le liberalizzazioni siano un importante strumento per creare nuovo lavoro. Nel finale intervista a Fedez che come noto ha cantato alla manifestazione di sabato della Fiom.
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