Banshee 2, anticipazioni puntata 24 aprile 2015 "The Thunder Man": la rivalità tra Proctor e Alex diventa sempre più grande, nel frattempo Nola rapisce Rebecca ma interviene Lucas
Torna stasera, venerdì 24 aprile 2014, la seconda stagione di Banshee su Sky Atlantic: verrà trasmesso il secondo episodio, intitolato The Thunder Man. Alex fa esplodere con del C4 uno dei carri di bestiame di Proctor e questo inasprisce ulteriormente i loro rapporti. Inoltre, Nola rapisce Rebecca e lo stesso Proctor si avvale del favore che Lucas gli deve per mandarlo a recuperare la donna. Dopo aver sconfitto tutte le guardie ed essersi introdotto nella struttura, si stupisce di trovarsi davanti proprio Nola con la quale, abbiamo visto, sta avendo un relazione. Nel frattempo, lex marito di Siobhan arriva in città e chiede alla ex compagna di rimuovere lordine restrittivo in modo che possa accettare un lavoro che suo cugino gli ha offerto proprio lì vicino. Infine, Carrie viene condannata a 30 giorni di prigione e sarà proprio Lucas ad accompagnarla in carcere, dove ci sarà subito qualcosa che non va
Ci si era lasciati con Hood (Antony Starr) rapito da Rabbit e il resto della squadra pronto a salvarlo. Ci fu un vero e proprio massacro quella notte, con gli agenti di polizia che divennero per un po’ dei criminali, pronti a venir meno alle regole per salvare il loro particolare sceriffo. Ovviamente Ana non poteva mancare all’appello, ed ecco che si ritrova, dopo tanti cadaveri alle spalle, a poter regolare i conti con suo padre. Faccia a faccia, gli spara a sangue freddo, liberando quello che è il suo uomo, o forse no. Il corpo di Rabbit però non viene trovato, e nella sua nuova stagione Lucas, ormai ripresosi, sa fin troppo bene che il mafioso tornerà a farsi vivo, in attesa nell’ombra dell’occasione buona per poterlo uccidere, e stavolta se la prenderà anche con Ana. Ormai dovranno morire entrambi. Gli incubi tormentano lo sceriffo, che la notte vede Rabbit entrare in casa sua. La realtà però è decisamente differente. Con lui c’è soltanto Carrie (Ivana Milicevic), che gli confida la delicata situazione in casa sua. Gordon (Rus Blackwell) le aveva detto di non lasciare casa loro e pensare ai bambini, perché quella missione era suicida e lei era una madre, non di certo un’assassina su commissione. Ora sono vicinissimi al divorzio e lui non le consente di vedere i suoi figli. Guarda Lucas e gli dice poi che a breve ci sarà un ovvio processo, e che lui non vorrà essere in città quando il tutto avrà inizio, soprattutto perchè corre il rischio di far saltare la sua copertura. Rebecca (Ben Cross) intanto è colpita da dei profondi sensi di colpa.
Ha accettato di premere quel pulsante per suo zio Kai (Ulrich Thomsen), credendo però di far soltanto saltare un edificio, e non uccidere il giovane sindaco che vi era all’interno. La struttura doveva essere vuota, ma forse suo zio sapeva tutto e le ha sporcato le mani di sangue di proposito, quasi fosse un battesimo al contrario. Ora lei ha paura e vorrebbe tornare nel mondo Amish. Kai però le parla e la convince a tornare a casa. Quello ormai non è più un luogo che le appartiene. Lo scorso finale di stagione ha visto anche riapparire il cadavere del vero Lucas Hood, che Job (Hoon Lee) e Sugar (Frankie Faison) rubano dall’obitorio prima che possano essere effettuati dei test, per poi seppellirlo nuovamente in un altro punto del bosco. In città arriva l’agente speciale Racine, che ha una era e propria ossessione per Rabbit. Ha inizio un breve processo, nel quale si prova a capire che responsabilità abbiano tutti i coinvolti nella storia. Hood e Carrie provano a rispondere in maniera convincente, ma soprattutto evitando di lasciar trapelare la loro precedente relazione. Alla fine Racine conferma il peggior timore di Lucas, ovvero che Rabbit è ancora in vita, e fuori da qualche parte in attesa. Ecco le telecamere che lo inquadrano.
Apre gli occhi in un bosco. E’ debole e ferito, ma non di certo morto, e ovviamente farà il suo ritorno strategico nel corso della stagione. Racine decide di non prendersela con Hood, al quale restituisce la stella di sceriffo che lui stesso aveva lasciato a Brock (Matt Servitto) la notte della sparatoria. Crede inoltre lui possa fare bene alla città come sceriffo. Ora però Racine si aggira per l’aula come uno squalo a caccia della sua vera preda, ovvero Carrie, che potrebbe finire in carcere per tutto ciò che ha fatto. Ciò ovviamente vorrebbe dire attraversare un vero processo, e nel caso finire in prigione lontano dai suoi figli, logorando ancor di più il loro rapporto. Xavier, agente speciale, è furioso con Racine per come abbia sbrigato la faccenda in breve tempo. Intanto Gordon, furioso con lo sceriffo, che ancora una volta l’ha fatta franca, dice a Lotus di tenerlo d’occhio per lui. Job, Carrie e Hood si gettano in un nuovo colpo e insieme rapinano un furgone blindato, ma concluso il colpo un motociclista li attacca. Sugar salva la giornata stavolta, ma una volta tolto il casco, si scopre che sulla moto c’era Nola Longshadow. Divertente rivedere Hood sul luogo della sua rapina, chiamato per investigare. Job gli dice ancora una volta che deve lasciare la città, ma lui ha altro a cui pensare, in particolar modo Deva (Ryann Shane), sua figlia. Alex (Anthony Ruivivar) ha problemi nel ruolo di capo della tribù, e le pressioni di sua sorella non aiutano. Nola intanto fa sesso con Hood, mentre Rabbit trova rifugio nella chiesa di suo fratello.