La puntata di Report di ieri sera ha avuto come argomento centrale di discussione la sharing economy. In un momento di crisi economica per il nostro Paese è indispensabile guardare al futuro per cercare di risollevarsi ed ecco che nuove forme di economia stanno prendendo sempre più piede, soprattutto grazie all’influenza della rete. Si chiama sharing economy quella forma di economia che ci è stata presentata da Michele Buono nel suo servizio. Si tratta di un’economia basata sullo scambio, una condivisione non solo di oggetti ma anche di tempo e di spazi, per puntare sul risparmio. Gli esempi concreti sono tanti, così come numerose sono le persone che hanno già provato questo sistema e che si ritengono pienamente soddisfatte.
Una forma molto apprezzata di sharing, soprattutto nelle grandi città, è quella che ha portato all’apertura di una sorta di ristoranti in casa. Gli elementi sono basiliari, una casa abbastanza spaziosa, un proprietario che sia bravo in cucina ed ecco che si possono ospitare nel proprio salotto persone totalmente sconosciute che decidono di trascorrere una serata alternativa godendo di una buona cucina, senza per questo dover andare al ristorante. Apposite applicazioni permettono di scegliere dove andare e persino di decidere con chi cenare. E’ sufficiente avere a disposizione uno smartphone collegato a internet, inoltre, per poter cercare un’automobile in condivisione o ancor meglio addirittura un passaggio. Se invece si è giovani e si ha tanta voglia di intraprendere una nuova attività, ma non si hanno a disposizione le risorse economiche necessarie per prendere in affitto un locale, si può scegliere di optare per il co-working, andando per l’appunto a condividere gli spazi con altre persone che sono mosse dalle medesime esigenze.
Nelle capitali europee e non solo lo sharing è considerato ormai la normalità e solo l’Italia lo vede ancora come una forma innovativa di economia. A Berlino ad esempio hanno inventato un sistema in base al quale in alcuni negozi non si entra più per acquistare, bensì per prendere in prestito. Sempre parlando di economia collaborativa, anche alcune delle nostre città si stanno muovendo, come Milano ad esempio, dove grazie alla collaborazione di cittadini volenterosi si è messo in piedi un co-housing. Di cosa si tratta? Di un progetto che consiste nel mettere a disposizione di chi ha bisogno delle case a basso costo, che si possono cioè prendere in affitto a prezzi estremamente bassi e che così vanno a compensare la scarsa disponibilità di alloggi popolari. Certo in rete, si può condividere di tutto, non solo gli oggetti ma anche le idee e gli americani su questo aspetto sono davvero all’avanguardia, con i loro progetti open source che permettono persino di progettare automobili in condivisione.
I vantaggi di questa sharing economy sono evidenti, il denaro risparmiato può infatti essere utilizzato in mille altri modi e così l’economia riprende a girare, con il beneficio di tutti. Per cambiare totalmente argomento, dalla sharing economy si è passati a parlare di cibo, ricollegandosi al tema dell’Expo 2015 che è attualmente in corso a Milano. Il giornalista Luca Chianca ha realizzato un servizio proprio sull’alimentazione e l’ha intitolato “Grasso che cola”.
La contraddizione che si è voluta mettere in evidenza con questo approfondimento è quella che l’Esposizione Universale è stata intitolata per l’appunto “Nutrire il pianeta”, ma poi in concreto quanto siamo davvero attenti alla nostra alimentazione? Sicuramente ben poco. Tutti noi abbiamo ormai raggiunto una pressoché perfetta conoscenza dei cibi che andrebbero evitati perché dannosi alla salute, eppure non riusciamo proprio ad eliminarli dalla nostra dieta quotidiana. Prendiamo ad esempio il caso delle bevande contenenti zucchero. Queste bevande fanno ingrassare e non dovrebbero per questo rientrare nella dieta quotidiana. Eppure non solo ne facciamo uso regolarmente sulle nostre tavole, ma i principali produttori di queste bevande sono stati accettati come espositori a Milano. Da qui emerge dunque la forte contraddizione, soprattutto se si pensa che a questi bimbi obesi ne corrispondono altri che dall’altra parte del pianeta soffrono del dramma opposto, la malnutrizione.
Quello del cibo è infatti un problema che caratterizza il mondo occidentale e la sua popolazione che non riesce a fare a meno di patatine fritte, carne conservata, cibi grassi e zuccheri in eccesso. L’Esposizione Universale di Milano dovrebbe o almeno avrebbe dovuto essere un’occasione importante per porre l’attenzione su questa tematica. Non a caso, proprio poco prima dell’apertura dell’Expo è stato firmato e presentato il documento che prende il nome di Carta di Milano e che è il risultato di un dibattito da parte della comunità scientifica internazionale che ha portato per l’appunto alla redazione di un manifesto che si prefigge di garantire alle prossime generazioni il diritto al cibo. Replica
Report, puntata 24 maggio 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Report andata in onda ieri, 24 maggio 2015, grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.