E’ andata in onda ieri sera la seconda puntata del nuovo reality sul mondo dell’imprenditoria, Shark Tank, e le cose, come previsto, non sono andate così bene come nella prima puntata. Lo show di Italia Uno, infatti, è stato colpito dal solito caso fiologico e la seconda puntata ha portato a casa un punto percentuale in meno rispetto all’esordio della scorsa settimana, calo che si è tradotto in un 5,66% di share. La seconda puntata di Shark Tank, infatti, ha portato a casa 1.127.000 spettatori.
Uno degli squali di Shark Tank, il business format lanciato da Italia 1, è sceso in campo sui social network per ringraziare tutti i telespettatori dell’affetto dimostrato durante la messa in onda, dove i tweet si sono davvero sprecati, tra serietà e commenti divertenti. Mariarita Costanza, infatti, ha allegato ai suoi saluti anche un simpatico meme che sta circolando in rete è che la ritrae insieme alla scritta “Ho capito bene?”, diventata un po’ il tormentone per il suo ruolo, appunto, da squalo, sul piccolo schermo (clicca qui per vedere il tweet). Rivedremo presto una proposta del genere? Secondo le fonti ufficiali, infatti, le puntate di Shark Tank in programma sarebbero solamente due, e dunque con quella di ieri siamo giunti alla conclusione. Visto il successo, non è escluso che venga riproposto…
Il 28 Maggio 2015 abbiamo assistito alla seconda serata del programma Shark Tank di Italia1, reality che mette di fronte a cinque potenti investitori degli imprenditori alla ricerca di soldi per far crescere i loro progetti. Ecco i top e i flop della serata. Quello che più a stupito stasera è stato il progetto di due giovani ragazzi che si sono presentati con Sinba, una app che aiuta le persone nel sbrigare più velocemente la spesa all’interno del supermercato. Tramite il cellulare si può fotografare il prodotto dal codice a barre e subito avere lo scontrino pronto alla cassa, per lui ha investito Dettori 200mila euro per il 20%. Davvero innovativa la proposta di Giovanni De Lisi con Green Rail che ha lavorato sulle traverse ferroviarie eco-sostenibili. Il ragazzo arriva a rifiutare un milione di euro, per una richiesta superiore della quota a cui aveva pensato. Tra i flop dobbiamo iscrivere il simpaticissimo Mauro Cavagna che porta sul palco ”La culla dell’amore”, il letto non è adatto per stimolare al meglio l’arte amatoria ma serve una specie di baldacchino che si muove e si apre a piacimento. Nonostante la simpatia non ne sentivamo il bisogno. E’ interessante anche la sfida di Orange Fiber con due ragazze che dagli scarti delle arance producono un materiale tessile. L’idea è davvero interessante, ma la sostenibilità economica per un processo così accurato e di qualità lascerà all’azienda adeguati margini di profitto mantenendo il prodotto accessibile a un ampia fetta di pubblico?