Sette anni di storie, di amicizie, di casi risolti e non. Sono sette anni che la maggior parte degli italiani resta incollata al televisore per il fenomeno Squadra Antimafia, come se creasse una certa dipendenza fisica e psicologica, come se non riuscissimo a non guardare la puntata successiva per capire il come e il quando sono avvenute determinate situazioni. Con il passare degli anni locchio dellitaliano ha spostato lattenzione più sulle vicende sentimentali che alla criminologia che viene trattata. Cè da dire però che il prodotto funziona dal primo giorno della messa in onda e accresce sempre di più la curiosità: basti pensare che il trailer che annuncia la settima stagione della fiction è lo spot più visto in questi giorni.
Un cast deccellenza, che forse è andato leggermente scemando nel corso degli anni. Restano intatti la bravura e il talento innato di Giulia Michelini, esempio di purezza e genialità. In ogni rovescio del suo personaggio ha saputo dimostrare di essere sopra ogni standard, facendo quasi amare al pubblico più il male, in questo caso la mafia, che il bene o la giustizia. riuscita a creare con le sue interpretazioni un legame con il pubblico oggi amareggiato per il suo ruolo quasi a margine. Rosy Abate è senzaltro lassoluta protagonista della fiction e, nonostante le sue stragi, ha dato largo spazio a brividi e lacrime in seguito alla morte di suo figlio.
Marco Bocci, meglio conosciuto come Domenico Calcaterra, che è andato a sostituire il misterioso e amato Ivan Di Meo, ha saputo dare spazio al suo personaggio sempre fuori dagli schemi, sempre contro le regole (salvo che nella sua prima stagione), sempre una spanna sopra agli altri, mostrandoci il lato più scontroso della giustizia, quella sorta di fai da te impercettibile ma estremamente efficace.
Cè poi Sandro Pietrangeli, storico elemento della Duomo, impassibile, sempre razionale, sempre pronto a fare giustizia per chi ama, sempre rispettoso delle regole nonostante i suoi alti e bassi personali che lo hanno spesso trovato incastrato nella gestione dei suoi affetti, gelido e affascinante, attento e perseverante.
Questa settima stagione si aprirà con la cattura di Calcaterra e non è difficile intuire che ancora una volta a cercare di salvarlo sarà la nostra Rosy Abate, che, pur avendo preso i voti, ha sempre lasciato aperta una parte del suo cuore al poliziotto fuorilegge.
Per quanto riguarda il temerario Filippo De Silva, sembra che questa volta abbia fatto la sua definitiva uscita di scena, nonostante la sua pelle indistruttibile e la sua intelligenza inarrivabile (ma sarà davvero vero così?). I nuovi personaggi saranno invece al centro di molte novità che non ci è concesso sapere, almeno non totalmente, prima del 7 settembre… Cuori impazienti per nuovi intrecci mafiosi.
Una produzione Taodue, l’ennesimo successo messo in tasca da Pietro Valsecchi, che da 24 anni non sbaglia un colpo, seguendo le intuizioni e la genialità che caratterizzano e portano in alto la sua firma. Noi ci aspettiamo grandi novità e speriamo anche che questa settima serie sia migliore addirittura delle precedenti.
(Maria Chiara Sacchetti)