Questa sera Iris trasmette alle 21.00 ‘Non ho sonno’, thriller di Dario Argento ambientato a Torino. In questa città, infatti, un misterioso killer compie una serie di crimini che seguono i passi di quelli di un serial killer che aveva messo in ginocchio Torino anni prima. Il commissario Moretti, ormai anziano ed affetto da amnesia, chiede aiuto al giovane Giacomo e, insieme a lui, si mette sulle tracce dell’assassino. Ecco il trailer del film.
Stasera, giovedì 6 agosto 2015 alle ore 21 su Iris, appuntamento con Dario Argento e uno dei suoi film all’insegna del brivido e dell’alta tensione. Sul canale Mediaset del digitale terrestre dedicato al cinema, infatti, va in onda ‘Non ho sonno‘, pellicola girata nel 2001 con la quale il maestro dell’orrore italiano è voluto tornare alle origini delle sue storie. ‘Non ho sonno’ ricorda infatti per trama e caratteristiche i primi film di Dario Argento, che grande fama hanno regalato al registra, come ‘Profondo Rosso’, forse il suo lavoro più riuscito e che a quasi quaranta anni di distanza dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, viene considerato ancora un vero e proprio cult dagli appassionati. La storia di ‘Non ho sonno’ è ambientata nella città di Torino, nell’anno 1983. Giacomo Gallo (interpretato da Stefano Dionisi) è un giovane ragazzo che assiste al brutale assassinio della madre, senza però riuscire a scoprire il volto dell’assassino. Giacomo scoprirà ben presto che il killer della madre è il famigerato ‘Nano Assassino’, un serial killer sul quale il commissario di polizia Ulisse Moretti (interpretato da Max von Sydow) sta indagando da molto tempo.
Le indagini hanno però un’improvvisa svolta quando lo scrittore Vincenzo De Fabitiis (interpretato da Luca Fagioli) viene trovato morto nella sua abitazione, probabilmente suicida. De Fabritiis era da tempo sospettato di essere il responsabile degli omicidi del ‘Nano Assassino’, ed il suo suicidio viene dunque considerato una implicita ammissione di colpevolezza, con il caso che viene così archiviato. Trascorrono diciassette anni, e nel 2000 Torino viene scossa da un efferato duplice omicidio, quello di due prostitute che hanno ritrovato, nell’abitazione di un cliente, una busta contenente foto, documenti e prove di delitti da lui commessi molti anni prima. Il commissario Ulisse Moretti è ormai invecchiato ed inizia anche ad avere problemi legati alla memoria, ma vede riaffiorare a galla l’incubo del ‘Nano Assassino’, e decide così di rimettersi ad indagare. Potrà contare sull’aiuto di Giacomo Gallo, che nel frattempo era andato avanti con la sua vita ed aveva lasciato Torino, ma viene richiamato in città dal suo amico di vecchia data Lorenzo Betti (interpretato da Roberto Zibetti), che lo avverte su come il caso della madre potrebbe essere riaperto. Il serial killer nel frattempo è definitivamente tornato in azione, ricominciando a lasciare dietro di sé una lunga scia di sangue.
Il commissario Moretti scopre però qual è la logica assassina del folle, che uccide seguendo la sequenza di una filastrocca, ‘La Filastrocca del fattore’, contenuta in un libro che era stato scritto da Vincenzo De Fabritiis, intitolato ‘La Fattoria della Morte’. Alcune differenze tra quanto indicato nella filastrocca e quanto messo in pratica effettivamente dall’assassino, mettono però Moretti sulla pista giusta per individuarlo. Inoltre, il commissario si rende conto come diciassette anni prima gli omicidi del ‘Nano Assassino’ si fossero concentrati esclusivamente in un quartiere, mentre ora vengono commessi in tutto il perimetro della città. Il commissario Moretti riesce a comunicare tutte le sue deduzioni a Giacomo, ma muore improvvisamente a causa di un infarto, ritrovandosi faccia a faccia con il manichino del ‘Nano Assassino’, che veniva utilizzato durante gli attacchi omicidi del serial killer. Giacomo si reca alla villa che fu dello scrittore De Fabritiis, e vede il custode armeggiare con un manichino: lo ritrova però senza vita subito dopo, e viene aggredito dall’avvocato Betti (interpretato da Gabriele Lavia), padre del suo amico Lorenzo, che si scoprirà dunque essere il vero responsabile degli omicidi. Il padre sta cercando di difenderlo eliminando tutti coloro che si stanno avvicinando alla verità.
Nella villa fanno irruzione Lorenzo e Gloria (interpretata da Chiara Caselli) una ragazza con la quale Giacomo aveva iniziato una relazione una volta fatto ritorno a Torino. Alla vista del figlio, compreso ormai come la sua colpevolezza sarebbe venuta a galla, l’avvocato si suicida, mentre Lorenzo confessa tutto a Giacomo prendendo in ostaggio Gloria. Il ragazzo nel 1983 aveva commesso gli omicidi pur essendo solo un bambino, per questo tutto si era svolto in un solo quartiere. Quando la situazione sta per precipitare però, Lorenzo viene ucciso da un colpo sparato dal sostituto di Moretti, il commissario Manni (interpretato da Paolo Maria Scalondro), che si era nel frattempo introdotto nella villa.