Dopo aver indossato i guantoni da boxe per Southpaw, Jake Gyllenhaal torna subito al cinema con Everesti, in uscita il 24 settembre nei cinema italiani. Il film narra la storia vera di un gruppo di alpinisti che nel 1996 si trovò nel mezzo di una tremenda tempesta mentre cercavano di raggiungere la vetta dell’Everest, la montagna dell’Himalaya fra Cina e Nepal con l’altezza maggiore del mondo. La promessa di avventura è quello che ci ha attirati come attori. Non capita spesso di lavorare allaperto, alla mercé degli elementi. A me piace molto viaggiare e quindi la prospettiva era intrigante – ha detto Gyllnhaal, che fa parte del cast scelto dal regista Baltasar Kormakur insieme a Josh Brolin e Jason Clarke, in un’intervista al sito Film.it – ho imparato, specialmente vedendo il film per la prima volta al Festival di Venezia, è che il cinema non potrà mai davvero riprodurre la realtà. Girarlo è stato fantastico, ci siamo divertiti un mondo e sulle Dolomiti vivevamo, mangiavamo e lavoravamo insieme. Ma in mezzo a tutto lo spettacolo, il momento più commovente è quella telefonata finale tra Jason Clarke e Keira Knightley. Il grande lavoro fatto da loro è quello che più si avvicina al reale”.